Scrittore francese (Narbonne 1897 - Carcassonne 1950). Arruolatosi volontario, nella primaguerramondiale, fu ferito due volte, restando paralizzato. Ma l'immobilità del corpo cui venne condannato contribuì [...] a esaltare le energie della mente. B. si inserisce nella tradizione del Romanticismo tedesco, del simbolismo francese e si sente attratto dal surrealismo. La poesia è mezzo di esplorazione metafisica che ...
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Drammaturgo irlandese (Dublino 1880 - Torquay 1964). Di formazione socialista, attivo membro per molti anni della Gaelic League. Fu uno degli autori più popolari dell'Abbey Theatre. I suoi drammi, spesso [...] Juno and the paycock (1925, forse il suo capolavoro), The plough and the stars (1926). Gli eventi della primaguerramondiale si riflettono in The silver Tassie (1928), dove i personaggi parlano in una specie di recitativo; un esperimento continuato ...
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Scrittore e pubblicista romeno (Hodora, Roman, 1892 - Bucarest 1961). Romanziere e narratore assai fecondo pubblicò oltre cinquanta volumi per lo più dedicati a fatti e personaggi del suo paese. Incominciò [...] capitale, 1935); Aurul negru ("L'oro nero", 1933). Întunecare ("L'ombra che scende", 1927), quadro narrativo della primaguerramondiale, è considerato il suo migliore romanzo. Due trilogie riguardano la vita di Mihai Eminescu e la rivolta contadina ...
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Scultore (Gand 1866 - Laethem-Saint-Martin 1941). Interrotti gli studî di architettura all'accademia di Gand, dal 1885 si dedicò alla scultura. Ammiratore di A. Rodin, che conobbe a Parigi nel 1890, maturò [...] espressività e contenuta malinconia. Nel 1899 si unì agli artisti di Laethem-Saint-Martin. Durante la primaguerramondiale fu in Inghilterra, dedicandosi esclusivamente al disegno. Tornato in Belgio, riprese a scolpire affrontando le consuete ...
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Generale serbo (Ivanjica 1893 - Belgrado 1946). Partecipò alle guerre balcaniche e alla primaguerramondiale. Allo scoppio della seconda guerramondiale era colonnello. Dopo il crollo iugoslavo raccolse [...] supremazia serba, M. fu nominato dal governo in esilio comandante dell'"esercito iugoslavo in patria" e ministro della Guerra. Abbandonata quasi completamente la resistenza contro gli invasori italo-tedeschi, M. concentrò i suoi sforzi contro Tito ...
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Giornalista e diplomatico (Roma 1885 - ivi 1964). Iniziata l'attività giornalistica nel 1903, collaborò al Nuovo Giornale di Firenze e alla Tribuna di Roma, trasferendosi poi a New York, dove diresse il [...] Cittadino. Rientrato in Italia nel 1915, partecipò come volontario alla primaguerramondiale e nel 1919 entrò nella redazione del Corriere della Sera, rimanendovi fino al 1925, quando fu costretto a emigrare in Francia per le sue idee antifasciste. ...
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Sociologa, politologa ed economista statunitense (Boston 1867 - Cambridge, Mass., 1961). Professore di politica economica e scienze sociali al Wellesley College dal 1896, si impegnò nella promozione di [...] riforme sociali tese a migliorare le condizioni di vita degli immigrati. Pacifista convinta, durante la primaguerramondiale fu tra le promotrici della Women's International League for Peace and Freedom (1918), di cui fu dapprima segretario (fino al ...
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Scrittore austriaco (Vienna 1886 - New Haven 1951). Dapprima industriale tessile, si dedicò dal 1928 alle lettere, occupandosi, oltre che di letteratura in senso stretto, anche di filosofia, sociologia, [...] vuol essere la storia del tragico cammino dell'uomo tedesco tra la fine dell'Ottocento e la fine della primaguerramondiale: Der Tod des Vergil (1945); Die Schuldlosen (1950). Dell'attività da lui svolta in America rimangono efficace documento il ...
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Critico letterario e uomo politico romeno (Craiova 1840 - Bucarest 1917). Prof. di filosofia dell'univ. di Iaşi (dal 1872), poi (dal 1883) a Bucarest, fu più volte deputato e ministro (dell'Istruzione [...] del Consiglio (1912-14), presiedette la conferenza di pace di Bucarest (1913) e si pronunciò contro l'intervento nella primaguerramondiale. Insieme a Iacob Negruzzi e ad altri fondò nel 1864 la società "Junimea", che dal 1867 pubblicò la rivista ...
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Giornalista, critico e pubblicista statunitense (Baltimora 1880 - ivi 1956), esordì nel 1899 nel giornalismo. Critico (dal 1908) del periodico The smart set; formatosi in una cerchia di seguaci dell'estetica [...] e Nietzsche, si fece campione del naturalismo e dei movimenti d'avanguardia sorti nella letteratura americana dopo la primaguerramondiale. Fondò nel 1924 con G. J. Natham The American mercury, facendone un giornale della nuova critica. Scrisse una ...
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alleato agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di alleare]. – 1. agg. Che ha fatto alleanza, stretto da vincolo di alleanza: popolo a.; nazioni a.; anche, degli alleati: flotta, aviazione, vittoria alleata. 2. s. m. Chi è legato da patto di alleanza,...
domicìdio s. m. La distruzione deliberata e sistematica di case, palazzi e infrastrutture civili in un insediamento abitato, in una città o in una zona circoscritta. | In senso ristretto e attenuato, la negazione del diritto all’abitazione....