PATTO (pactum)
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Carmelo SCUTO
Diritto romano. - Dal verbo pacio o paciscor che letteralmente significa "fare la pace", il patto indica nel più antico latino (ad es. nelle XII [...] il riscatto dalla vendetta. Da ciò la regola che l'azione di furto o d'ingiuria si estingue per pactum.
Nell'editto del pretore il nome di patto è dato a un accordo non formale intervenuto fra le parti d'un rapporto di obbligazione, nel senso che il ...
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Nel diritto privato romano, finto processo con il quale si attuava, nell’accordo delle parti, il trasferimento della proprietà di una cosa. Di fronte al magistrato si presentava l’acquirente, che rivendicava [...] rinunciava a pronunciare la formula della contravindicatio, e anzi, interrogato dal pretore, rispondeva negativamente (faceva cioè l’atto di ritirarsi, cessio), cosicché il pretore assegnava la cosa a chi aveva parlato per primo, con un provvedimento ...
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ONORE (fr. honneur; sp. honor; ted. Ehre; ingl. honour)
Fulvio Maroi
Il moderno concetto di onore, inteso in senso lato come patrimonio morale di una persona, è estraneo al più antico diritto romano. [...] come repressione di atti positivi che ledono la persona. Solo più tardi, mercé l'editto del pretore, si manifesta il principio che vuol punita, l'offesa; è il pretore che volta per volta riconosce se vi sia stata ingiuria e la reprime secondo la sua ...
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D’Ambrosio, Gerardo. – Magistrato e uomo politico italiano (Santa Maria a Vico, Caserta, 1930 - Milano 2014). Laureatosi in Giurisprudenza nel 1952, cinque anni dopo è entrato in magistratura ed è stato [...] presso il tribunale di Nola e poi il tribunale di Voghera. Successivamente è stato trasferito al tribunale di Milano come pretore civile, e poi come giudice ispettore penale, incarico durante il quale, tra l’altro, ha sostenuto l’accusa nel processo ...
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Giurista romano del sec. 2º d. C., vissuto fra l'età di Adriano e quella di Commodo. Nulla sappiamo della sua vita; non conosciamo neppure il suo nome completo, perché Gaius è semplicemente il prenome. [...] sue opere sono: i Libri ex Quinto Mucio; un commento in sei libri alle Dodici Tavole; un commento all'editto del pretore urbano; un commento in trenta libri all'editto provinciale; i Libri aureorum o rerum cottidianarum; e soprattutto i quattro libri ...
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VIOLENZA
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Diritto privato. - Si dice violenza la minaccia esercitata contro qualcuno allo scopo di farlo addivenire a un negozio giuridico.
Il più antico diritto romano non conosceva [...] , infatti, si doveva riconoscere esistente la dichiarazione, ma anche la volontà stessa (coactus volui, sed volui). Soltanto il pretore venne in aiuto della vittima, con rimedî a duplice tendenza: mentre in un momento iniziale sembra aver dominato il ...
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VIVIANO
Edoardo Volterra
. Giureconsulto romano, ricordato in varî frammenti del Digesto, in special modo da Ulpiano e Paolo. Secondo l'ipotesi del Viertel sembra che sia vissuto dopo Cassio e prima [...] d. C.).
Da quanto possiamo dedurre dalle citazioni dei giuristi nel Digesto, V. avrebbe composto commenti all'editto del pretore e all'editto degli edili. Alcuni studiosi (A. Pernice) ritengono che Ulpiano e Paolo abbiano citato Viviano di seconda ...
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Nel diritto costituzionale romano, termine con cui si usava indicare le magistrature, in quanto il loro esercizio non era retribuito, ma conferiva un grande prestigio. Ciò portò in seguito a distinguere [...] La carriera politica, in età repubblicana, era detta cursus honorum (➔ cursus); l’espressione ius honorarium si riferiva a quella parte del diritto romano che promanava dall’editto del pretore e degli altri magistrati aventi funzioni giurisdizionali. ...
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Diritto processuale civile (p. 1006). - Nel codice di procedura civile italiano del 1942 la ripartizione della competenza è fatta sempre in base alla materia, al valore, al territorio. Ad essi bisogna [...] cui valore non supera le lire cinquemila, per effetto delle modifiche apportate dal decr. legge 5 aprile 1946, n. 247. Il pretore è competente per le cause di maggior valore fino a lire cinquantamila. Per le cause di valore superiore è competente il ...
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INSTITORE (fr. gérant; sp. agente; ted. Prokurist; ingl. agent)
Pier Franco Biemmi
Nel diritto romano institor era il filiusfamilias o il servus che il paterfamilias preponeva alla gestione d'una sua [...] filiusfamilias o servus posto a capo d'un naviglio.
L'una e l'altra, figure storicamente interessanti; perché il pretore romano, scorgendo nel fatto della praepositio la volontà del paterfamilias di obbligarsi per i negozî conchiusi dal preposto nell ...
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pretore
pretóre s. m. [dal lat. praetor -oris, da *praeitor, der. di praeire «andare avanti», propr. «chi precede (l’esercito)»]. – 1. Nell’antica Roma, nome dato in origine ai supremi magistrati della repubblica, comandanti in quanto tali...
pretoriano1 agg. e s. m. [dal lat. praetorianus]. – 1. agg. e s. m. Nell’antica Roma, del pretore, relativo al pretore: esercito p.; soldati p. (o, come sost., i pretoriani), i soldati che costituivano la guardia del corpo del comandante dell’esercito...