Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] Empireo, il cielo di fuoco e di pura luce, luogo dell'assoluta quiete e della perfetta immobilità, «soprano edificio del mondo» che chiude «quello che le cose sono», non accecate dalla presunzione, non ostinate nell'ignoranza e nel rifiuto del sapere ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] in molta parte della cultura medievale) trionfi la fiducia nell’assoluta conciliabilità di ogni forma di sapere, in cui anche la Terra, che la centralità dell’uomo era solo una presunzione, dal momento che le migliaia di stelle che si aggiungevano ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] "ver0" poté trapassare dalle emozioni private a considerazioni di assoluta portata storico-morale (La sera del dì di festa, . Le Operette stemperarono l'aggressività in ironia sulla presunzione degli uomini, non rassegnati alla loro infima parte ...
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ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] marino, di incertezza o di terrore nella dea sul toro e quindi la presunzione che si tratti di un ratto e non di una cavalcata trionfale, più Ma il fatto più singolare è che nella quasi assoluta identità degli schemi e delle figure - praticamente le ...
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GREGOROVIUS, Ferdinand
Alberto Forni
Nacque a Neidenburg, in Prussia orientale, il 19 genn. 1821 da Ferdinand Timotheus e da Wilhelmine Charlotte Dorothea Kausch. A partire dal 1838 studiò a Königsberg [...] confronto tra le due storie di Roma si è poi risolto con l'assoluta prevalenza di quella del G., sia per l'oggettiva messe di nuovi che a differenza di altri studiosi tedeschi aveva avuto la presunzione di scrivere non di un solo papa ma dell'intera ...
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Torquato Tasso, Prose - Premessa
Francesco Flora
Una capacità di alta prosa, anche strettamente speculativa, è da dire ovvia nei grandi poeti, ed è talora non so che garanzia della loro poesia, specie [...] costante esercizio di preparazione alla poesia, con la padronanza assoluta di un superiore mestiere.
Questo è il criterio per salvezza per le opere o per la grazia. Senza alcuna presunzione e senza alcuna empietà il poeta s'immagina nel cielo, ...
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BANDIERA, Alessandro
Claudio Mutini
Nacque a Siena nel 1699 da Giulio Girolamo, medico, e da Maria Vittoria Grilli: fratello minore di Francesco, sacerdote e giureconsulto, e di Giovanni Niccolò, accademico [...] idea che il parlar latino possa far conseguire l'assoluta padronanza e proprietà della lingua, la pretesa di non mancava neanche il Parini di sottolineare l'immodestia e la presunzione del B., che anche il Soresi ribadiva quando, cercando di ...
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presunzione
preṡunzióne (ant. o pop. proṡunzióne) s. f. [dal lat. praesumptio -onis, der. di praesumĕre «presumere», part. pass. praesumptus]. – 1. a. Argomentazione o congettura per cui da fatti noti o anche in parte immaginati si ricavano...
commorienza
commoriènza s. f. [der. del lat. commoriens -entis, part. pres. di commŏri «morire insieme»]. – Il morire insieme; morte di due o più persone avvenuta contemporaneamente: presunzione di c., istituto giuridico per il quale, nei...