La compresenza di più lingue negli usi dei parlanti dà luogo a una situazione di contatto linguistico. Una definizione classica di contatto linguistico si trova nell’opera di Uriel Weinreich che ha aperto [...] dialetti urbani, e dei dialetti nel loro insieme verso la lingua standard.
I fenomeni linguistici più tipici del contatto sono il prestito (➔ prestiti), l’➔interferenza e la ➔ commutazione di codice, nelle loro varie forme e sottocategorie. Anche ...
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I pronomi personali, come tutti i ➔ pronomi, sono una sottoclasse della categoria più generale delle cosiddette pro-forme, parole semanticamente vuote (o quasi) che servono a sostituire altre unità linguistiche [...] gli chiederò di farmi un prestito → *gli chiederò di mi fare un prestito
(11) fammi un prestito!
Con l’imperativo negativo ( a un’entità menzionata prima nel discorso tramite una forma linguistica (l’antecedente del pronome), che può essere un ...
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I geosinonimi sono parole di uso regionale (➔ regionalismi) che, nelle varie parti del territorio italiano, designano uno stesso oggetto. Al pari dei ➔ sinonimi, sono quindi dotati di significato uguale [...] nell’italiano regionale piemontese, significa «viale» ed è un probabile prestito dal fr. allée «viale» (part. pass. di aller « Lint, pp. 109-117.
De Mauro, Tullio (19702), Storia linguistica dell’Italia unita, Bari, Laterza (1a ed. 1963).
Paolini, ...
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Nella teoria dell’➔interferenza linguistica il termine forestierismo è talvolta usato per indicare quelle parole o espressioni di matrice straniera che più propriamente sono denominate prestiti integrali, [...] termine forestierismo ha tuttavia un valore più generale, indicando una qualsiasi parola o fenomeno linguistico dovuto a influenza straniera. E quindi non solo i prestiti integrali, ma anche gli adattamenti e i calchi, specialmente se vi si avverte ...
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Giudeo-italiano è un’etichetta ambigua perché può designare due fatti linguistici e culturali diversi, qualunque sia il rapporto ‘genetico’ tra loro, di continuità o di indipendenza. Da una parte c’è la [...] di valore»). Vanno poi considerati anche i prestiti dalle comunità iberiche in fuga dalla madrepatria ai 185-271.
Cuomo, Luisa (1983), Il giudeo-italiano e le vicende linguistiche degli ebrei d’Italia, in Italia Judaica. Atti del I convegno ...
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L’espressione italianizzazione dei dialetti fa riferimento in generale al processo per cui i dialetti tendono ad evolversi verso una riduzione della loro distanza strutturale con l’italiano, a tutti i [...] del lessico, che sono i più sensibili al contatto linguistico in generale, ma anche i meno decisivi dal punto di in torinese, quando non è adattato in [j] o almeno [lj], in prestiti comuni come [zbaˈʎe] «sbagliare», [miʎuˈre] «migliorare». Più spesso ...
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L’espressione baby talk (prestito composto da baby «bambino piccolo» e talk «parlata», attestato in inglese dal 1836) designa il modo di rivolgersi a bambini in tenera età da parte degli adulti che si [...] 1987). Il picco nell’uso di baby talk si ha verso bambini tra i 12 e i 16 mesi, agli inizi del loro apprendimento linguistico; prima di quell’età l’uso del baby talk è saltuario, mentre dopo i 16 mesi diminuisce gradualmente fino ai sette-otto anni ...
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Il neopurismo è il movimento linguistico promosso da Bruno Migliorini (1896-1975), fra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento, per assecondare un equilibrato sviluppo della lingua contemporanea valutando, [...] da quelle di uso incipiente o ancora oscillante. E nell’esame linguistico non ci si limita al piano formale della fonetica e della clima culturale mutato, di fronte alla trasformazione del prestito in un massiccio fenomeno di massa e alla rapida ...
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Il termine rianalisi abbraccia fenomeni linguistici di varia natura, per lo più in prospettiva diacronica, e con riferimento a livelli d’analisi diversi (morfologia, sintassi). Il termine evidenzia una [...] formativo -poli, prima col valore di «città» in prestiti e in neoformazioni (➔ neologismi), e a partire dagli anni La formazione delle parole. Atti del XXXVII congresso della Società di Linguistica Italiana (L’Aquila, 25-27 settembre 2003), a cura di ...
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I vezzeggiativi sono alterati (➔ alterazione) che hanno un significato attenuativo con forte componente affettiva. Attraverso il vezzeggiativo il parlante vuole in genere esprimere la propria vicinanza [...] fisica) al denotato dell’alterato o dell’atto linguistico in cui questo è usato.
L’effetto vezzeggiativo i/, «un suffisso alterativo per lo più sentito dai parlanti come un prestito dall’inglese» (Thornton 2004: 604), che prende perciò anche la forma ...
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prestito
prèstito s. m. [dal lat. praestĭtum, propr. part. pass. neutro di praestare: v. prestare]. – 1. L’atto del prestare, il fatto di dare o ricevere qualche cosa (denaro, un bene, un oggetto) con l’impegno di restituirla entro un periodo...
presto3
prèsto3 s. m. [derverbale di prestare], ant. – 1. Prestito: Da chi aver in presto ora potrebbesi ... almeno un picciolo Mantellino ...? (Ariosto); il prender denaro a presto non si faceva ... se non con molta cautela (Botta). Anche...