Uomo politico ed economista tedesco (Neustadt, Palatinato, 1872 - Bellinzona 1924), in particolare esperto di questioni tributarie e bancarie, segretario di stato del Tesoro (1915), propugnò il finanziamento [...] della guerra con prestiti; vicecancelliere, s'oppose alla guerra sottomarina a oltranza. Dal 1920 al Reichs tag per la Deutschnationale Volkspartei, si oppose alla politica delle riparazioni e formulò nel 1923 un piano per il risanamento della ...
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Finanziere anglo-tedesco (Colonia 1852 - Londra 1921); figlio di un piccolo banchiere, emigrò in Inghilterra nel 1869. Occupato in una banca tedesca, si distinse per la maniera brillante con cui risolse [...] attività bancaria in proprio; si interessò alle finanze sudamericane, riorganizzando quelle dell'Uruguay e concludendo tre prestiti messicani. Finanziò inoltre i lavori di sistemazione della vallata del Nilo e promosse l'istituzione della banca ...
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Banchiere italiano (Alessandria 1963 - m. 2024). Laureato in Economia e commercio presso l’Università degli Studi di Torino, dal luglio 2015 ricopre il ruolo di amministratore delegato di Cassa Depositi [...] e Prestiti S.p.A. e dall'agosto dello stesso anno è inoltre direttore generale di CDP. Attualmente riveste i seguenti incarichi: consigliere di amministrazione di Coesia S.p.A., di Ariston Thermo S.p.A., della Fondazione Telethon, membro della Giunta ...
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Famiglia di finanzieri statunitensi e inglesi, d'origine tedesca.
1. John Jacob
(Walldorf, Baden, 1763 - New York 1848) emigrò a Londra presso il fratello George, poi (1783) a New York presso l'altro [...] . Danneggiato dalla guerra anglo-americana (1813), si arricchì con l'acquisto di terreni nell'is. di Manhattan e prestiti al governo; si ritirò dagli affari nel 1834, lasciando la cura di amministrare il vasto patrimonio al secondogenito William ...
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Scrittore e uomo politico (Venezia 1540 - ivi 1598). Di nobile famiglia di origine lucchese, dopo aver aperto (1561) in Venezia un'accademia privata di scienze politiche e morali, fu provveditore alla [...] Camera dei prestiti (1580), savio di Terraferma, provveditore alle biade (1587), membro dei Sessanta (1588), governatore di Brescia (1591), ambasciatore a Roma (1592-95), infine procuratore di S. Marco (1596). Dal 1579 storiografo ufficiale, P. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Montes Pietatis
Maria Giuseppina Muzzarelli
Quando a Perugia nel 1462 fu fondato il primo Monte di Pietà, l’idea era probabilmente in circolazione da un po’ di tempo. Ad accomunare le differenti iniziative [...] della città e di usare il denaro per buona e giusta causa e non, per es., per giocare.
Se i banchi privati prestavano un servizio impiegando il denaro dei banchieri o di quanti avevano deciso di investire in essi in vista di un guadagno che quindi ...
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GIANFIGLIAZZI, Castello (Tello)
Vanna Arrighi
Nacque presumibilmente a Firenze da Cafaggio di Adimaro verso la metà del secolo XIII.
I Gianfigliazzi erano una antichissima e potente famiglia fiorentina [...] a Carlo II si manifestò anche in seguito: il 2 giugno 1307 l'Angiò scriveva da Marsiglia di aver contratto con il G. un forte prestito di 500 once d'oro, necessario a pagare le truppe al suo servizio in Piemonte e nel Monferrato. Nel 1308 il G. era ...
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Finanziere e diplomatico statunitense (New York 1891 - ivi 1986), figlio di Edward Henry; repubblicano, passò al partito democratico sotto il governo Roosevelt, di cui fu collaboratore dal 1934. Nel 1941 [...] fu incaricato di provvedere all'applicazione della legge Affitti e prestiti tra USA e Gran Bretagna e nel 1942 tra USA e URSS; fu quindi ambasciatore a Mosca (1943-46) e a Londra (1946), ministro del Commercio (1946-48), rappresentante dell'ECA ( ...
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Glottologo (Copenaghen 1842 - ivi 1927). Si è occupato di finnico, d'indoeuropeistica, di turcologia e di etrusco. Addottoratosi con la tesi Über den Einfluss der germanischen Sprachen auf die finnish-lappischen [...] Sprachen (1870), nella quale dimostrava che i prestiti germanici nel finnico provengono da un dialetto germanico orientale più arcaico del gotico, passò a insegnare (1871) a Copenaghen, dove nel 1875 fu nominato professore. Sua è la dimostrazione che ...
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Filologo croato (Ragusa, Dalmazia, 1835 - Castelferretti, Ancona, 1914), autore della Grammatica della lingua serbocroata (1866-67). Redattore, dal 1883 al 1907, del grande "Dizionario" (Rječnik) dell'Accademia [...] di Zagabria, B. ha il merito di avere per primo distinto nel croato i prestiti dal dalmatico da quelli dai dialetti italiani. ...
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presta
prèsta s. f. [deverbale di prestare], ant. – Prestanza, prestito; in partic., prestito obbligatorio allo stato da parte dei cittadini: p. senesi, risalenti alla fine del sec. 13° e divenute in breve il mezzo più idoneo per rifornire...
prestamente
prestaménte avv. [der. di presto1], ant. o letter. – In breve tempo o entro breve tempo, ben presto; rapidamente, in fretta: bisognandogli una buona quantità di denari, né veggendo donde così p. come gli bisognavano avergli potesse,...