I prossimi interventi di cui questo articolo costituisce l’introduzione saranno dedicati ai deonimici che provengono da altre lingue e sono quindi in italiano classificabili come “prestiti”. Anche solo [...] sud di Parigi), le due cuoche alle quali si deve la ricetta diffusa a partire dall’inizio del Novecento e diventata ben presto nota al di fuori dei confini francesi (cfr. TLFi: s.v. tarte «la tarte Tatin connaissait un destin international (Le Monde ...
Leggi Tutto
Marcello AprileManuale di base di linguistica e grammatica italianaBologna, il Mulino, 2021 Il sintagma di base contenuto nel titolo del manuale di Marcello Aprile, professore ordinario di Linguistica [...] tramite i testi scritti (su queste parole l’autore rinvia più ampiamente al cap. 9). Si fa cenno naturalmente anche ai prestiti e ai dialettismi, componenti del lessico dell’italiano sui quali anche in questo caso l’autore ritorna più avanti (cap. 9 ...
Leggi Tutto
Lingua italiana e lingua albanese hanno un rapporto di lunga data. Basti pensare che il primo dizionario bilingue italiano-albanese risale al 1702, ad opera del frate francescano Da Lecce, missionario [...] guerra del Kosovo (1998-1999). Tradizionalmente, insomma, l’italiano si è limitato a prendere dall’albanese solo i prestiti in qualche modo legati alla storia (linguistica e culturale) italiana, come tosco, ghego e arberesh, gli etnici schipetaro ...
Leggi Tutto
I deonimici provenienti dal francese antico e dal francese otto-novecentesco sono 131 (così in Caffarelli 2020: pp. 125-139). Già nelle esemplificazioni di de Fazio 2024, nell’articolo di apertura a questa [...] 24).Tra i vini, proseguendo con una selezione operata tra DI e Zing 24, ci limitiamo a segnalarne alcuni. Tra i prestiti più antichi dal francese, abbiamo champagne, attestato nella forma ellittica vin de Champagne dal 1695: è il vino francese per ...
Leggi Tutto
Come rileva Andrea De Benedetti (2020, p. 13), lo spagnolo è, «dopo l’inglese e il francese, l’idioma straniero che ha fornito il maggior apporto alla nostra lingua in fatto di prestiti», specialmente [...] e attraverso lo spagnolo cominciarono a entrare in italiano anche i primi deonimici provenienti dall’America, fra i quali cannibale, prestito dallo spagnolo caníbal, che a sua volta «deriva da una voce indigena del tipo Caniba o Canima che designa la ...
Leggi Tutto
Sebbene non sia possibile stabilire con certezza l’esatta incidenza dei prestiti stranieri sull’italiano, non c’è dubbio che essi rappresentano una componente rilevante del nostro lessico. Nel vasto lemmario [...] vero, la descrizione di una trafila etimologica non è di per sé sufficiente a spiegare le ragioni dell’adozione di un prestito (di natura deonimica o meno).Sapere ad esempio che Atlante, il gigante che nel mito classico reggeva il mondo sulle spalle ...
Leggi Tutto
L’arabo rappresenta probabilmente, nell’immaginario collettivo degli italiani, la lingua di più difficile comprensione in assoluto, tanto da essere entrata in locuzioni quali “parlo arabo?”. Ciononostante, [...] subìto, nel corso dei secoli, importanti variazioni, tali da giustificare la diversità dei campi semantici all’interno dei quali troviamo prestiti e, più nello specifico, deonimici di matrice araba. Se dopo l’VIII e il IX secolo d. C., sulla scia ...
Leggi Tutto
Sfogliando la sezione Atlante del pregevole libretto di Enzo Caffarelli intitolato Parole comuni da nomi propri è possibile fare il giro del mondo attraverso 1.072 deonimici, classificati attraverso le [...] partic. alla lingua italiana, i latinismi lessicali di questo secondo tipo sono costituiti da quelle parole (dette anche prestiti o voci dotte) che a un dato punto dello svolgimento della nostra lingua sono state desunte dal latino scritto ...
Leggi Tutto
Femm vedè sodament, senza smorbià,che ’l nost lenguagg el dis tutt quell che ’l voeur;che l’è bon da mett s’cess e che ’l sa andàpar la stræda pù curta a trovà el coeur.Domenico Balestrieri Domenico Balestrieri [...] , pubblicando le Rimm milanes, articolate in varie, amorose e morali. Dalla sezione centrale non esita a ricavare prestiti per ottenere il registro lirico del travestimento. Così, il giovane cavaliere Eustazio, un po’ troppo civettuolo intorno ...
Leggi Tutto
Per quanto marginale, soprattutto se paragonato al ruolo dell’inglese, del francese e dello spagnolo (si vedano i contributi di Rati, Piro e Vinciguerra in questa rubrica) o, per tutt’altro verso, al lascito [...] ] chiamasi Heller, che quasi si perde nella mano», vol. I, p. 328).La possibilità di retrodatare la presenza di un prestito in italiano contribuisce a ricostruire i rapporti tra la lingua d’origine e quella d’arrivo. La voce draisìna (‘veicolo a due ...
Leggi Tutto
presta
prèsta s. f. [deverbale di prestare], ant. – Prestanza, prestito; in partic., prestito obbligatorio allo stato da parte dei cittadini: p. senesi, risalenti alla fine del sec. 13° e divenute in breve il mezzo più idoneo per rifornire...
prestamente
prestaménte avv. [der. di presto1], ant. o letter. – In breve tempo o entro breve tempo, ben presto; rapidamente, in fretta: bisognandogli una buona quantità di denari, né veggendo donde così p. come gli bisognavano avergli potesse,...
PRESTITI
Il prestito (o forestierismo) è una parola, una locuzione o una costruzione sintattica di una lingua straniera che entra nel lessico di un’altra lingua.
Nel lessico italiano contemporaneo si contano oltre 6.000 prestiti (di cui circa...
In linguistica il prestito indica un qualsiasi fenomeno di ➔ interferenza, dovuto al contatto e all’influsso reciproco di comunità che parlano lingue diverse, e non solo lingue letterarie o generalmente diffuse, ma anche quelle di cerchie più...