BUDAPEST
E. Marosi
Capitale dell'Ungheria, sorta dall'unione di tre centri di origine medievale - Óbuda e Buda sulla riva destra del Danubio, Pest sulla riva sinistra - e di numerosi insediamenti, borghi [...] La sezione storica espone capolavori della scultura ungherese, in parte prestiti da altre raccolte: una lastra tombale del tardo sec. raccolta di manoscritti medievali e di monumenti linguistici ungheresi; nel 1926 si aggiunsero hungarica provenienti ...
Leggi Tutto
Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] posteriore semichiusa in fine di parola (non fanno eccezione neppure i prestiti adattati come bordò [borˈdɔ] e paltò [palˈtɔ]), , Bologna, Zanichelli.
De Mauro, Tullio (19702), Storia linguistica dell’Italia unita, Bari, Laterza (1a ed. 1963). ...
Leggi Tutto
Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] caratterizzata da un contatto più intenso e prolungato col latino colto. Benché a rigore i prestiti dal latino, antenato linguistico dell’italiano, non possano essere considerati un elemento strutturale di continuità diacronica, pur tuttavia essi ...
Leggi Tutto
di Maria Cristina Ercolessi
La rinascita economica
Panafricanismo e ‘Rinascimento africano’ sono i temi attorno ai quali si è celebrato il cinquantenario della fondazione, nel 1963, dell’Organizzazione [...] una popolazione berbera che ha saputo resistere all’assimilazione. Dal punto di vista linguistico, il tamashek conserva un ricco lessico autoctono, con un tasso di prestiti dall’arabo o dalle lingue europee molto inferiore a quello del tamazight. Per ...
Leggi Tutto
Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] è (più o meno) [ˈwɛlfer].
L’immissione di prestiti non adattati ha conseguenze profonde sulla fonologia di giuntura (➔ 115, pp. 362-378.
Lepschy, Giulio C. (1978a), Saggi di linguistica italiana, Bologna, il Mulino,
Lepschy, Giulio C. (1978b), Note ...
Leggi Tutto
Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] nel 1580, mentre pétrarquisme è recente (1842). Anche il prestito di sonetto appare dapprima in francese, dal 1536; dal 1557 d’Italia 2003, pp. 31-55.
Mancini, Marco (2006), Contatti linguistici: Arabo e Italoromania, in HSK 1991-2006, vol. 23°/2, pp ...
Leggi Tutto
I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] ? Altro che, conosciamo tutte Anna Livia! Dimmi tutto, e prestopresto. Roba da chiodi! Beh, sai quando il messercalzone andò in 161-177.
Contini, Gianfranco (1970), Varianti e altra linguistica. Una raccolta di saggi (1938-1968), Torino, Einaudi. ...
Leggi Tutto
Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] lessico tecnico, ma anche ai dialetti, oltre che ai prestiti forestieri.
Il Saggio di Cesarotti, così disponibile alle italiano del suo tempo, sostenendo che il centro irradiatore delle novità linguistiche si era spostato: non era più a Firenze o a ...
Leggi Tutto
Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] , ad es., si distinguono tre aree principali (➔ aree linguistiche) per le caratteristiche fonetiche e fonologiche della lingua: un più raramente, a fine parola (soprattutto in parole funzionali, prestiti, latinismi e acronimi: il, boom, lapis, FIAT).
...
Leggi Tutto
Contenuto, analisi del
Franco Rositi
1. Definizione
La locuzione 'analisi del contenuto' copre un vasto campo di procedure metodologiche che hanno il fine di tracciare con rigore un sintetico profilo [...] insiemi simbolici (non solo testuali), in quanto i prestiti fra queste diverse procedure si sono rivelati spesso molto altri, 1985), che si basa su un complesso apparato teorico linguistico-sociologico e su un corpo molto articolato di regole per la ...
Leggi Tutto
presto3
prèsto3 s. m. [derverbale di prestare], ant. – 1. Prestito: Da chi aver in presto ora potrebbesi ... almeno un picciolo Mantellino ...? (Ariosto); il prender denaro a presto non si faceva ... se non con molta cautela (Botta). Anche...
prestito
prèstito s. m. [dal lat. praestĭtum, propr. part. pass. neutro di praestare: v. prestare]. – 1. L’atto del prestare, il fatto di dare o ricevere qualche cosa (denaro, un bene, un oggetto) con l’impegno di restituirla entro un periodo...