FANFANI, Pietro
Edoardo Zamarra
Nacque il 21 apr. 1815 a Montale, in provincia di Pistoia, dall'agiato fattore Francesco e da Clementina Signorini vedova Pinzauti, quintogenito dopo due sorellastre [...] nel parlato quanto, soprattutto, nello scritto, prestando attenzione alle esigenze espressive dell'uso vivo, in Critica letteraria, XVI (1988), 59, pp. 327-355; Id., Tre interventi linguistici di P. F., ibid., 60, pp. 523-562; Id., Una lettera aperta ...
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Vedi Nepal dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Il Nepal è geograficamente confinante con l’India e con la regione autonoma del Tibet della Cina, ma non è molto distante da Bangladesh e Bhutan: [...] India, in particolare, sono i rapporti religiosi, culturali, linguistici ed economici a fondare un rapporto duraturo negli anni. crescente: la Cina ha recentemente promesso prestiti per finanziare tre macroprogetti riguardanti il miglioramento ...
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Si definisce terminologia l’insieme dei termini e delle espressioni che designano i concetti e gli oggetti di un particolare settore del sapere o di una attività e professione umana (Marello 1995: 719) [...] , cellule a palizzata), che però mal si prestano alla tendenza, propria delle terminologie, a escludere @rum.farum.it).
Marello, Carla (1995), Terminologia, in Dizionario di linguistica e di filologia, metrica, retorica, diretto da G.L. Beccaria, ...
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Gli elementi formativi sono elementi morfologici non autonomi, tratti dalle lingue classiche (greco e latino), impiegati per formare composti (➔ composizione), di norma in combinazione con un altro elemento [...] è opportuno parlare di una convergenza interlinguistica di prestiti e calchi, che avviene tramite un circuito , Raffaella (1993), Riflessioni sulla composizione con affissoidi, «Incontri linguistici» 16, pp. 159-169.
Fradin, Bernard (2000), Combining ...
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Si dicono prefissoidi una serie di morfemi con significato lessicale che non possono occorrere da soli (tecnicamente, morfemi lessicali legati; ➔ morfologia), perlopiù di origine greca o latina, del tipo [...] da attribuire più a una convergenza di ➔ calchi e ➔ prestiti tra le lingue che all’influsso esercitato da una singola lingua Raffaella (1993), Riflessioni sulla composizione con affissoidi, «Incontri linguistici» 16, pp. 159-169.
Iacobini, Claudio ( ...
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RANZO, Mercurino
Paolo Rosso
RANZO, Mercurino. – Nacque a Vercelli nei primissimi anni del Quattrocento da Roglerio, appartenente al collegio dei notai di Vercelli, e dalla novarese Franceschina Caccia; [...] di lingua presenti nello Janus sacerdos, chiari prestiti dalla tradizione goliardico-farsesca. La più convinta iudex, il patrimonio di elementi comici e, in modo meno rilevante, linguistici della sua opera.
I legami con Vercelli, in cui possedeva un’ ...
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Giudeo-italiano è un’etichetta ambigua perché può designare due fatti linguistici e culturali diversi, qualunque sia il rapporto ‘genetico’ tra loro, di continuità o di indipendenza. Da una parte c’è la [...] di valore»). Vanno poi considerati anche i prestiti dalle comunità iberiche in fuga dalla madrepatria ai 185-271.
Cuomo, Luisa (1983), Il giudeo-italiano e le vicende linguistiche degli ebrei d’Italia, in Italia Judaica. Atti del I convegno ...
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Angelo Ambrogini, detto il Poliziano (Montepulciano 1454 - Firenze 1494), fu uno dei maggiori umanisti e poeti del Quattrocento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’). Accolto giovanissimo in casa [...] piuttosto una certa sensibilità per la diversità dei piani linguistici, «un desiderio di riordinare, oltre che di : parole dello Stilnovo come spiriti, spiritelli, valore, gentilezza; prestiti esibiti dalla Commedia quali punga (per pugna: Inf. IX ...
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L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] , imbroglio». Tali lessemi si configurano per lo più come ➔ prestiti adattati morfo-fonologicamente (sono tali, ad es., i termini che e ottocentesche e dalle spinte postunitarie all’unificazione linguistica (➔ scuola e lingua), continuò a manifestarsi ...
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I suoni sibilanti sono una sottoclasse di ➔ consonanti (➔ fricative), suoni rumorosi e intensi, articolati mediante un forte restringimento del condotto orale.
La differenza tra fricative sibilanti (ingl. [...] /ʒ/ è assente, dato che si rileva solo in alcuni ➔ prestiti: abat-jour, garage, ecc.
Emblematico è il comportamento della italiano: questioni teoriche ed analisi sperimentale, in Scritti linguistici e filologici in onore di Tristano Bolelli, a cura ...
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presto3
prèsto3 s. m. [derverbale di prestare], ant. – 1. Prestito: Da chi aver in presto ora potrebbesi ... almeno un picciolo Mantellino ...? (Ariosto); il prender denaro a presto non si faceva ... se non con molta cautela (Botta). Anche...
prestito
prèstito s. m. [dal lat. praestĭtum, propr. part. pass. neutro di praestare: v. prestare]. – 1. L’atto del prestare, il fatto di dare o ricevere qualche cosa (denaro, un bene, un oggetto) con l’impegno di restituirla entro un periodo...