Il termine c. viene ad assumere una pluralità di significati assai diversi tra loro, a seconda dei contesti storici, politici, sociali e culturali di riferimento. Generalmente, per c. si intende un [...] , oppure mediante deposito in cancelleria di un fascicolo – cosiddetto fascicolo diparte da inserire nel fascicolo d’ufficio di c., sia per l’attore sia per il convenuto, possono essere ridotti sino alla metà con decreto motivato del presidente ...
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Cossiga, Francesco. - Uomo politico e giurista italiano (Sassari 1928 - Roma 2010). Deputato e senatore della DC, nelle cui vesti fu ministro, presidente del Consiglio e presidente del Senato, nel 1985 [...] del Centro cristiano democratico. Leader effettivo del nuovo partito, pur ricoprendo al suo interno la carica dipresidente onorario, C. promosse l'alleanza dell'UDR con lo schieramento di centrosinistra, culminata nell'ottobre 1998 nell'ingresso nel ...
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Stato
Sergio Bartole
(XXXII, p. 613; App. III, ii, p. 839)
Riforme istituzionali
Leggi di revisione della Costituzione
Il tema delle riforme istituzionali in Italia ha acquistato particolare attualità [...] per quanto concerne la conduzione della politica estera e di quella della difesa. D'altra parte, è pur vero che il nuovo presidente della Repubblica sembra destinato a trovarsi di fronte un presidente del Consiglio rafforzato, se non da un'elezione ...
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Uomo di stato e patriota, nato a Savona l'8 giugno 1838. Studiò prima nella città natale, frequentando la scuola di rettorica degli scolopî, e poi a Torino, ove si iscrisse alla facoltà di legge, laureandosi [...] e la difesa del diritto di nazionalità". Non avendo mai appartenuto combattivamente a un dato partito politico, il B., gran magistero dell'ordine Mauriziano, presidente della "Dante Alighieri" e membro di moltissime accademie e società scientifiche ...
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Giustizia
MMauro Cappelletti
di Mauro Cappelletti
Giustizia
sommario: 1. Introduzione. 2. La ‛giustizia costituzionale' e il superamento dei tradizionali conflitti fra equità e legge, fra diritto naturale [...] ‛preventivo', potendo esercitarsi soltanto prima della promulgazione della legge da parte del presidente della Repubblica; una volta avvenuta la promulgazione, ogni potere di controllo cessa. In secondo luogo, anche prima della promulgazione la ...
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Accentramento-decentramento
Yves Mény
Introduzione
I termini 'accentramento' e 'decentramento' indicano particolari modi di organizzazione dell'attività umana e in primo luogo del potere politico e [...] centro-periferia attraverso organizzazioni dipartito nella Repubblica Federale Tedesca e in Italia; creazione presso il potere centrale o federale di portavoce locali o regionali (associazioni di sindaci e dipresidenti regionali, in Francia e ...
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SCHIAVITÙ
Emilio Gabba e Raimondo Luraghi
1. Schiavitù nel mondo antico di Emilio Gabba
2. Schiavitù nell'età moderna di Raimondo Luraghi
Schiavitù nel mondo antico
di Emilio Gabba
Considerazioni [...] allorché il Sud, con la secessione, tentò di giocare la carta dell'indipendenza. Essa non ebbe né come causa né come fine iniziale l'abolizione della schiavitù: anzi, il presidente Lincoln e il suo partito erano intenzionati a offrire al Sud un ...
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FERRERO, Guglielmo
Piero Treves
Nacque, di borghese famiglia subalpina, da Francesco e Candida Ceppi, il 21 luglio 1871, a Portici (Napoli), dove allora risiedeva suo padre, ingegnere delle Ferrovie.
Il [...] e nel merito, anche perché il F. non era uomo dipartito e non amato, in sostanza, né dai socialisti né dai giolittiani peraltro, ebbero la meglio sul presidente Wilson e perciò appunto dimostrarono la loro incapacità di dettare la pace.
Donde un' ...
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MANIN, Daniele
Michele Gottardi
Nacque a Venezia il 13 maggio 1804, terzogenito di Pietro di Ludovico e Anna Maria Bellotto.
Il nonno paterno, di origine veronese e di religione ebraica, si chiamava [...] opposizione interna capeggiata da G. Sirtori (che sfociò anche in manifestazioni di piazza): prima venne la nomina plebiscitaria, da parte dell'Assemblea, a presidentedi un governo in cui sedevano moderati come Cavedalis, Graziani, Calucci, I ...
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Nacque a Roma il 20 luglio 1900 da Filippo, di famiglia borghese di solida e rigorosa tradizione cattolica, e da Adele Santambrogio. Dal padre Filippo, docente di letteratura latina medievale nell'università [...] portava poi l'E. a dare particolare rilievo, a partire dal sec. XV, al ruolo giurisdizionale unificante della Rota romana.
L'attività di storico aveva portato l'E. alla presidenza della Giunta centrale per gli studi storici, da lui rappresentata ...
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presidènte s. f. e m. [dal lat. praesĭdens -entis, part. pres. di praesidere «presiedere»] (f. anche -éssa). – 1. Chi presiede, cioè la persona che, nominata elettivamente o per investitura dall’alto, sovraintende, dirige, coordina, con o senza...
pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...