BALBO, Cesare
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque in Torino da Prospero e da Enrichetta Taparelli d'Azeglio il 21 nov. 1789. Orfano della madre già nel 1792, fu affidato, col fratello cadetto Ferdinando [...] che succedeva al padre, chiamato a coprire la carica dipresidente del Magistrato della Riforma a Torino, cioè negli ultimi mesi nuovo papa, di Pio IX, che senz'esser stato "uomo diparte", né "liberale", era già vicino, dopo sei mesi di saggio e ...
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DOLFI, Giuseppe
Marcello Ralli
Nato a Firenze il 3 maggio 1818, ultimo di tre fratelli, da Valentino e da Annunziata Galvani, subì dapprima l'influsso della madre religiosissima, che avrebbe voluto [...] 1859 coi crismi di Torino il governo retto dal Ricasoli, con la puntuale esclusione di ogni elemento diparte democratica, il D un poco noto tentativo propiziato da lui, da Edmond Beales, presidente della Reform League, e dal D. per creare un'intesa ...
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Nacque a Roma l'8 giugno del 1757 dal marchese Giuseppe di Tuscania, e da Claudia dei conti Carandini, ma era di origini plebee: suo nonno Brunacci era stato adottato dai marchesi Consalvi. Perduto il [...] presidente della Corte di appello, accattivandosi a tal punto la fiducia di Napoleone da esserne nominato barone e da divenire consigliere di da lui voluto, per ovviare all'assenza di un "partito" consalviano. Così, per esempio, potrà essere ...
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Nacque a Grazzano Monferrato (prov. di Asti; oggi Grazzano Badoglio) il 28 sett. 1871 da Mario e Antonietta Pittarelli, modesti proprietari di campagna. Entrato all'Accademia di artiglieria e genio di [...] della questione adriatica. Per ordine del presidente del consiglio Nitti aveva assunto nell'estate il comando dell'8ª armata e si era trasferito a Udine; dopo l'occupazione di Fiume da partedi D'Annunzio, veniva nominato commissario straordinario ...
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FEDERZONI, Luigi
Albertina Vittoria
Nacque a Bologna il 27 sctt- 1878, da Giovanni ed Elisa Giovannini.
La famiglia, originaria del Ferrarese, si era trasferita prima a Modena e successivamente a Bologna. [...] del regime. Anzitutto proprio attraverso la sua esperienza dipresidente del Senato. nei confronti del quale andava constatando i reiterati tentativi di Mussolini, a partire dal 1932-34, di distruggerne il prestigio e giungere all'abolizione del ...
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CODRONCHI ARGELI, Giovanni
Rita Cambria
Nacque ad Imola il 14 maggio 1841, secondogenito del conte Carlo Alessandretti e della contessa Caterina Codronchi, di famiglia romagnola di antica nobiltà. Solo [...] prestigio con la nomina, nel 1870, a presidente della Deputazione provinciale, di cui faceva già parte dal 1867.
In questo periodo, il 5 febbr. 1865, sposò Giulia Pizzoli, vedova con tre figli di Giuseppe Fornioni. Da lei, nei successivi dieci anni ...
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BONGHI, Ruggiero
Pietro Scoppola
Nacque a Napoli il 21 marzo 1826 da Luigi, avvocato di origine bergamasca, e da Carolina de Curtis. Morto il padre nel 1836, il B. fu educato dal nonno materno Clemente [...]
In questi anni il B. entrò a far partedi numerose accademie ed enti culturali: dal 1875 fu membro della Accademia dei Lincei, nel 1880 presidente della R. Accademia di scienze morali e politiche di Napoli (di cui sarà segretario dal 1882 alla morte ...
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LABRIOLA, Antonio
Stefano Miccolis
Nacque a Sangermano (l'odierna Cassino) il 2 luglio 1843, da una "famiglia patriottico-liberale" (scriveva egli stesso a Friedrich Engels il 14 ag. 1891) di modeste [...] progressiva dello Stato a strumento di potere di una parte. Osservava Croce (1904) che di candidarsi alle elezioni comunali di Roma; e pochi mesi dopo ruppe definitivamente con la democrazia radicale. In una lettera aperta a E. Socci, presidente ...
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BENEDETTO XV, papa
Gabriele De Rosa
Giacomo Della Chiesa nacque a Genova il 21 nov. 1854 dal marchese Giuseppe, di antica illustre famiglia, originaria dai duchi di Spoleto, e da Giovanna Migliorati, [...] per questa particolare missione dalla segreteria di stato presso il presidente della Repubblica svizzera. Va ancora tutto quanto riguarda le obbligazioni reciproche tra i governi che vi presero parte, così per l'articolo 15, come per tutto il resto". ...
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CARACCIOLO, Domenico
Antonello Scibilia
Nacque il 2 ott. 1715 a Malpartida de la Serena, in Spagna, dove suo padre Tommaso, marchese di Villamarina e Capriglia, era tenente colonnello in un reggimento [...] "spagnolo" del lasciar correre in materia di usurpazioni di privilegi da parte della nobiltà ai danni degli altri ceti monopolio della censura, già attribuito al presidente della Gran Corte civile e criminale, di cui continuò a colpire certe tendenze ...
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presidènte s. f. e m. [dal lat. praesĭdens -entis, part. pres. di praesidere «presiedere»] (f. anche -éssa). – 1. Chi presiede, cioè la persona che, nominata elettivamente o per investitura dall’alto, sovraintende, dirige, coordina, con o senza...
pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...