Uomo politico polacco (Tarnów 1911 - Varsavia 1989); nella seconda guerra mondiale e nella resistenza ai Tedeschi fu uno dei capi, insieme con Osóbka-Morawski, del Partito socialista dei lavoratori. Dopo [...] Bierut divenne segretario del comitato centrale del Partito comunista. Mantenne l'incarico fino al 1970, quando dovette abbandonarlo in seguito ai gravi disordini scoppiati nelle città baltiche. Dal 1970 al 1972 fu presidente del Consiglio di stato. ...
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Statista romeno (Piteşti 1821 - Bucarest 1891); fratello minore di Dimitrie, fu con lui a Parigi: tornato nel 1848, ebbe una partedi primo piano nel moto rivoluzionario di Bucarest. Fallito il moto, in [...] abbandonerà), sostenne la candidatura di Carlo di Hohenzollern di cui fu il principale collaboratore. Dal 1876 capo del partito liberale, fu per circa dodici anni (1876-88), con una breve interruzione nel 1881, presidente del Consiglio, esercitando ...
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Uomo politico canadese (Berlin, Ontario, 1874 - Ottawa 1950), direttore della Labour Gazette (1900-10); membro del parlamento (dal 1908), leader del Partito liberale (1919-48), ministro del Lavoro (1909-12), [...] e in quelle dei primi ministri dell'Impero (1944 e 1946), presidente della delegazione canadese alle conferenze di San Francisco (1945) e di Parigi (1946). Fu autore di scritti politici e di Industry and humanity: a study in the principles underlying ...
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Uomo politico sovietico (Nagutskoe, Stravropol´, 1914 - Mosca 1984). Militante, dal 1936, di organismi della gioventù comunista (Komsomol) di Rybinsk e Jaroslavl, si iscrisse (1939) al partito comunista [...] a Budapest. Entrato nel comitato centrale del PCUS (1961), assunse nel 1967 la presidenza del KGB. Membro del Politbjuro dal 1973, lasciò l'incarico dipresidente del KGB nel maggio 1982 per entrare nella segreteria del comitato centrale del PCUS ...
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Giornalista e uomo politico italiano (San Giovanni in Persiceto 1871 - Roma 1962). Liberale di destra, diresse il Giornale d'Italia dal 1901 al 1923, quando, avverso al regime fascista, si ritirò dal giornalismo. [...] la concentrazione democratica liberale, confluita poi nel partito nazionale monarchico. Già senatore del Regno (1920), senatore di diritto della Repubblica (1948-53). Dal 1956 alla morte fu presidente della Federazione nazionale della stampa. Nel ...
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Uomo politico tedesco (Hannover 1865 - Rohbraken, Rinteln, 1951). Fu dapprima nell'amministrazione statale. Presidente del direttorio della società Krupp a Essen (1909-18), riuscì durante la guerra e nel [...] Weimar e del Reichstag, esercitò grande influenza sull'opinione pubblica tedesca di destra e divenne (1928) capo del Partito tedesco-nazionale. Con la nomina di Hitler a cancelliere, H. divenne ministro dell'Economia e dell'Agricoltura, ma si dimise ...
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Uomo politico statunitense (contea di Mecklenburg, Carolina del Nord, 1795 - Nashville 1849). Figlio di Irlandesi stabilitisi nel Tennessee, avvocato, entrò nel 1823 nella vita politica, e divenne in breve [...] uno dei capi del partito democratico. Undicesimo presidente degli Stati Uniti (1845). Durante il suo mandato gli USA conobbero una notevole espansione territoriale: nel 1846 fu appianata la disputa con la Gran Bretagna a proposito del territorio dell ...
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Esponente sionista e uomo politico israeliano (Poltava 1884 - Gerusalemme 1963). Tra i fondatori in Ucraina dell'organizzazione socialdemocratica sionista Poalé Zion, nel 1907 si trasferì in Palestina. [...] alla costituzione dell'Histadrut (Federazione generale dei lavoratori d'Israele, 1920) e del Mapai (Partito laburista israeliano, 1930). Presidente dal 1931 al 1948 del Consiglio nazionale ebraico, che durante il mandato britannico riuniva gli Ebrei ...
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Uomo politico italiano (Como 1895 - Roma 1972), industriale e proprietario d'aziende agricole. Militante del partito liberale dal 1919, dopo il 25 luglio 1943 contribuì alla ricostruzione del suo partito, [...] Il Mondo, nel 1955 contribuì alla fondazione del Partito radicale, da cui uscì nel 1962 per dedicarsi pienamente alle sue attività manageriali (presidente dell'Alitalia, 1948-68; presidente dell'Istituto di credito fondiario, 1948-68, ecc.). ...
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Uomo politico tedesco (Guben, Bassa Lusazia, 1876 - Berlino 1960). Nell'autunno del 1918 fondò con R. Luxemburg e K. Liebknecht il partito comunista tedesco; nel gennaio 1919 prese parte alla rivoluzione [...] centrale del partito comunista tedesco e, dal 1941, capo del movimento della Germania libera. Tornato in Germania nel 1945, nel febbraio 1946 creò con i socialisti di O. Grotewohl il Sozialistische Einheitspartei Deutschlands (SED). Presidente della ...
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presidènte s. f. e m. [dal lat. praesĭdens -entis, part. pres. di praesidere «presiedere»] (f. anche -éssa). – 1. Chi presiede, cioè la persona che, nominata elettivamente o per investitura dall’alto, sovraintende, dirige, coordina, con o senza...
pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...