Uomo di stato cecoslovacco (Hodonín, Moravia, 1850 - castello di Lány, Praga, 1937). Di umili natali, studiò alle università di Vienna e Lipsia e nel 1882 ottenne la cattedra di filosofia all'univ. ceca [...] 1891, si dimise due anni dopo per contrasti con il partito. Di questo periodo sono alcuni dei suoi scritti più significativi: in discusse col presidente W. Wilson i termini della futura indipendenza cecoslovacca e concluse il patto di Pittsburgh con ...
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Uomo politico romeno (n. Oltenita 1930). Membro del Partito comunista, dal 1971guidò l'opposizione interna a N. Ceauşescu e, nel 1989, il Fronte democratico di salvezza nazionale che pose fine al regime. [...] (1968-84) del Comitato centrale del partito. Guidò il Fronte di salvezza nazionale (FSN) fino al rovesciamento di Ceaşescu (nov. 1989) e al controllo del paese. Dopo l'esecuzione di Ceaşescu, I. fu nominato presidente della Repubblica ad interim. La ...
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Uomo politico e militare cinese (Fenghua, Zhejiang, 1887 - Taibei 1975), il cui nome ufficiale era Jiang Zhongzheng, essendo Jieshi un soprannome; più noto come Chiang Kai-shek, con la forma dialettale [...] . Accettò un un 'fronte unito' con il Partito comunista cinese (PCC) nel 1937, ma l' di Sun Zhongshan (1925) portò a termine la lotta contro i signori della guerra, assumendo la guida del governo centrale stabilito a Nanchino nel 1927 (presidente ...
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Uomo politico spagnolo (n. Madrid 1953). Presidente del Partido popular, grazie alla svolta marcatamente centrista e alla crisi dei socialisti riuscì a vincere le elezioni politiche del 1996 e del 2000, [...] divenne vicepresidente nel 1982. Eletto deputato in quello stesso anno, e presidente della Regione autonoma di Castiglia e León nel 1987, assunse la guida dell'AP nel 1989. Fu A. a imprimere al partito, che per sua iniziativa cambiò il nome in quello ...
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Giurista e uomo politico (Napoli 1875 - Roma 1935). Esponente del movimento nazionalista, aderì al fascismo (1923), fu presidente della Camera (1924-25) e quindi ministro di Grazia e giustizia (1925-32). [...] dello stato, e a propugnare (1921) la fusione del partito nazionalista con il PNF; nello stesso anno fu eletto deputato nella lista dei blocchi nazionali; presidente della Camera, fu quindi ministro di Grazia e Giustizia, e in questo periodo avviò la ...
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Giurista e uomo politico italiano (Napoli 1884 - Roma 1964). Fu uno dei maggiori studiosi italiani di diritto romano e insegnò in numerose università. Nel 1943 presidente del Comitato di liberazione nazionale [...] ministero Parri (21 giugno 1945-8 dicembre 1945), in rappresentanza del partito liberale. Fu inoltre socio nazionale dell'Accademia dei Lincei (1947), dove ricoprì anche la carica dipresidente (1952-58) e vicepresidente (1950-52 e 1958-64).
Opere ...
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Uomo politico britannico (Birmingham 1869 - Heckfield, Hampshire, 1940). Figlio di Joseph, coprì alte cariche durante la prima guerra mondiale; nel 1918 fu eletto deputato. Ministro della Sanità nel 1923 [...] dello Scacchiere, finché il 18 maggio 1937 successe a Baldwin nella presidenza del gabinetto conservatore e nella direzione del partito. Proseguì tenacemente un'azione di accomodamento, quasi di rinuncia, con la politica dell'Asse nell'illusione ...
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Uomo politico francese (Parigi 1872 - Jouy-en-Josas 1950). Funzionario dal 1895 al 1919 del Consiglio di stato, fu portato alla politica dagli ultimi sussulti dell'affare Dreyfus e dalla profonda influenza [...] gouvernementale, 1917). Deputato dal 1919, presidente del gruppo parlamentare socialista, nel congresso di Tours (dic. 1920) guidò e la direzione del partito. Fautore dal 1934 di un'alleanza fra tutte le forze di sinistra contro il pericolo fascista ...
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Fratello (Aiaccio 1775 - Viterbo 1840) di Napoleone I; fatti gli studi in Francia, ritornato in Corsica nel 1789, vi divenne uno dei più calorosi giacobini, in amicizia con F. Buonarroti e ben presto con [...] Deputato del Consiglio dei Cinquecento dal 1798, preparò come presidente il colpo di stato del 18 brumaio, che riuscì grazie alla sua di vita cercò di riorganizzare in Inghilterra il partito bonapartista (1832-39). Si occupò di letteratura e di ...
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Uomo politico (Torino 1898 - Roma 1988). Militante socialista dal 1922 e membro della direzione del PSU dal 1925, per il suo antifascismo fu costretto ad abbandonare l'Italia e a stabilirsi a Vienna (1926), [...] (1945-46), ricoprì poi la carica dipresidente dell'Assemblea costituente (1946-47). Nel 1947 ebbe un ruolo di primo piano nella scissione dal PSIUP della corrente socialdemocratica che diede vita al Partito socialista dei lavoratori italiani, poi ...
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presidènte s. f. e m. [dal lat. praesĭdens -entis, part. pres. di praesidere «presiedere»] (f. anche -éssa). – 1. Chi presiede, cioè la persona che, nominata elettivamente o per investitura dall’alto, sovraintende, dirige, coordina, con o senza...
pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...