Psicologia
onnipotenza O. del pensiero In psicanalisi, espressione adottata da S. Freud per designare un atteggiamento psichico comune al bambino, al primitivo e a certe forme patologiche (nevrosi e psicosi) [...] ebraismo e nel cristianesimo. Questa conoscenza non ha limiti, neppure nel tempo, estendendosi anche alla sfera del futuro (prescienza divina); da ciò nasce il problema della sua conciliazione con la libertà e con la responsabilità umana.
Particolare ...
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scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In [...] quello in cui conosce i meramente possibili, perché i futuribili sono qualche cosa di più. Di conseguenza si deve ammettere un terzo mezzo, cioè una terza s., nella quale sarebbe appunto possibile conciliare la prescienza divina con la libertà umana. ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Scienza e teologia
Margaret J. Osler
Scienza e teologia
All'inizio dell'Età moderna il dibattito sul rapporto tra scienza e teologia era particolarmente [...] 'ordinare e avere cura della Creazione. La dottrina tradizionale distingueva la provvidenza generale ‒ l'ordine e la prescienza impressi da Dio nel momento della Creazione originale ‒ dalla provvidenza speciale, ovvero la cura costante per l'umanità ...
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prescienza
presciènza s. f. [dal lat. tardo praescientia, der. di praesciens -entis «presciente»]. – 1. La conoscenza anticipata di tutto il futuro, facoltà attribuita solo a Dio in virtù della sua onniscienza: la p. divina non rende impossibile...
presciente
presciènte agg. [dal lat. praesciens -entis, part. pres. di praescire: v. prescire], non com. – Che conosce in anticipo il futuro, che ha la facoltà della prescienza: Dio è presciente.