Poeta e critico statunitense (Saint Louis, Missouri, 1888 - Londra 1965), naturalizzatosi cittadino britannico nel 1927. Nacque da famiglia di tradizione unitariana. Dal 1906 al 1910 studiò filosofia alla [...] coro delle donne che presagiscono con la loro inquietudine il dramma addensa angosce senza nome, dove è possibile riconoscere la prescienza di eventi che fanno parte della storia più recente. Nel 1927 E. abbracciò la confessione anglicana e prese la ...
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CECCOLI, Marino
Pasquale Stoppelli
Nacque a Perugia, quasi sicuramente tra l'ultimo decennio del sec. XIII e i primissimi del XIV, dato che i suoi scritti alludono a eventi occorsi tra il 1320 e il [...] Sia che si tratti convenzionalmente della scomparsa delle virtù, sia che si affronti il tema della predestinazione e prescienza divina, o siano seguite con trepidazione le sorti del Comune perugino nella lotta contro i Tarlati di Pietramala, signori ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lorenzo Valla
Francesco Tateo
Nell’opera di recupero del pensiero e della lingua dell’antichità e nella revisione critica della cultura filosofica e storiografica del Medioevo, Lorenzo Valla occupa [...] nella terminologia e nelle distinzioni di una dialettica complessa e minuziosa, impelagata fra i concetti di prescienza, provvidenza, onnipotenza, intelligenza e volontà divine, accidentalità, libertà e necessità. Ancora una volta una sorta di ...
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prescienza
presciènza s. f. [dal lat. tardo praescientia, der. di praesciens -entis «presciente»]. – 1. La conoscenza anticipata di tutto il futuro, facoltà attribuita solo a Dio in virtù della sua onniscienza: la p. divina non rende impossibile...
presciente
presciènte agg. [dal lat. praesciens -entis, part. pres. di praescire: v. prescire], non com. – Che conosce in anticipo il futuro, che ha la facoltà della prescienza: Dio è presciente.