GREGORIO da Rimini
Roberto Lambertini
A. Tabarroni
Alessandro Conti
Le informazioni relative alla provenienza familiare di G., nato probabilmente a Rimini agli inizi del Trecento, sono pressoché inesistenti: [...] battesimo sono dannati.
Strettamente connessa al tema della predestinazione e della grazia divina appare la riflessione di G. sulla prescienza di Dio e sul problema che essa pone circa la salvaguardia della contingenza, specie per quanto riguarda le ...
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Poeta e critico statunitense (Saint Louis, Missouri, 1888 - Londra 1965), naturalizzatosi cittadino britannico nel 1927. Nacque da famiglia di tradizione unitariana. Dal 1906 al 1910 studiò filosofia alla [...] coro delle donne che presagiscono con la loro inquietudine il dramma addensa angosce senza nome, dove è possibile riconoscere la prescienza di eventi che fanno parte della storia più recente. Nel 1927 E. abbracciò la confessione anglicana e prese la ...
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MOLINA, Luis de
Enrico Rosa
Teologo, nato a Cuenca (Spagna) nel 1536; entrato nella Compagnia di Gesù (1553), insegnò a Coimbra filosofia (1563-1566), poi in Evora teologia (1566-1586). Sorte controversie [...] alla gloria, che comprende tutta la serie di tali grazie soprannaturali; e va perciò intimamente connessa con la prescienza e a essa è subordinata (come vi è subordinata la riprovazione), prescindendo anche dalla speciale soluzione del punto ...
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NOTINGO
Giancarlo Andenna
– Figlio del conte Erlefrid, funzionario di Ludovico il Pio e grande proprietario terriero nella zona del Baden-Württemberg ai margini della Foresta Nera, nacque probabilmente [...] l’argomento e Rabano aveva promesso di scrivere un opuscolo per spiegare al collega la retta dottrina della Chiesa sulla prescienza di Dio. Il breve trattato fu scritto e inviato nello stesso 840 a Notingo, che era ormai diventato electo episcopo ...
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MASTRI, Bartolomeo
Paolo Falzone
– Nacque il 7 dic. 1602 a Meldola, presso Forlì, da una famiglia agiata e influente. Il padre, Alessandro, fu capitano e procuratore della Comunità; la madre, Isabella [...] uomini si accompagna, inscindibilmente, la libertà di queste stesse azioni, perché l’intervento divino contempla sia la prescienza della determinazione sia la collaborazione della volontà umana.
La carriera del M. come insegnante ebbe inizio il 29 ...
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FILIPPO (Filippino) da Bergamo
Fabio De Propris
Nacque a Bergamo, come risulta anche dalla dedica della sua opera a Gian Galeazzo Visconti ("et patrie mee pergamensis per qua preces inculco"). Nulla [...] , noli perquirere"), F. tratta dei problemi della conoscenza (impossibile) del futuro, di quello ad esso collegato della prescienza divina e del libero arbitrio umano (garantito proprio dal volere di Dio), dell'influsso delle costellazioni sull'uomo ...
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stendere [part. pass. stenduto]
Alessandro Niccoli
Vocabolo di uso limitato al Convivio e alla Commedia; ricorre una volta anche nel Fiore.
Per If VIII 40 il Petrocchi (cfr. ad l.) accoglie la lezione [...] lezione adottata dalla '21 e dal Petrocchi in luogo di si estende del Witte e del Moore.
Per dire che nella prescienza divina è presente ogni evento futuro contingente, che è proprio del mondo terreno, Cacciaguida ricorre a una metafora (Pd XVII 38 ...
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viso
Domenico Consoli
Il vocabolo è presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nella Commedia. Ha due valori fondamentali: " vista " e " faccia " . Di solito la bipartizione del [...] 13, Pg XVI 4, Pd XXIX 77.
Deriva probabilmente da un luogo tomistico il celebre paragone volto a spiegare come la prescienza divina delle cose contingenti non ne determini il libero svolgersi. Dice s. Tommaso: " dicendurn quod ea quae temporaliter in ...
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SADDUCEI
Umberto Cassuto
Nome di uno dei partiti del giudaismo negli ultimi tempi dell'età precristiana e al principio dell'età cristiana. Come del partito avverso dei Farisei, così anche di quello [...] ci porge si possono riassumere nei seguenti punti: 1. I Sadducei negano recisamente l'esistenza del destino (εἱμαρμένη) e la prescienza divina, ammettendo integra nell'uomo la libertà del volere e la facoltà di scegliere fra l'operare il bene e l ...
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dinanzi
Riccardo Ambrosini
1. Nella Vita Nuova d., con funzione di preposizione, ritorna 8 volte, in 4 delle quali forma sintagma con ‛ a ' e ha valore locale, " nel cospetto di " (XXI 2 7 fugge dinanzi [...] 69. Analoga funzione ha d. in III XII 9 Dio non sapesse dinanzi in sé predire la loro malizia, ove si allude alla prescienza divina; non altrettanto si dirà di IV V 9 Oh ineffabile e incomprensibile sapienza di Dio che a una ora... tanto dinanzi ti ...
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prescienza
presciènza s. f. [dal lat. tardo praescientia, der. di praesciens -entis «presciente»]. – 1. La conoscenza anticipata di tutto il futuro, facoltà attribuita solo a Dio in virtù della sua onniscienza: la p. divina non rende impossibile...
presciente
presciènte agg. [dal lat. praesciens -entis, part. pres. di praescire: v. prescire], non com. – Che conosce in anticipo il futuro, che ha la facoltà della prescienza: Dio è presciente.