antivedere
Riccardo Ambrosini
. Della voce, attestata nella sola Commedia, tre volte come infinito sostantivato, una nella forma dell'imperfetto congiuntivo antivedesse, i precedenti latini sembrano [...] è " prevedere ", e al proposito si ricorderà che l'unica forma nella Commedia di verbo composto con ‛ vedere ' e con tale significato è il participio, con funzione aggettivale, previsa (Pd XVII 27).
Per l'a. delle anime nella Commedia, v. PRESCIENZA. ...
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MALEBRANCHE, Nicolas de
Carlo Mazzantini
Nato a Parigi il 6 agosto 1638, ivi morto il 13 ottobre 1715. Nel 1660 entrò nella congregazione dell'Oratorio e nel 1664 fu ordinato prete. Appassionatosi agli [...] modo una causa sui, di fronte allo stesso Dio (sebbene anche il Descartes ammetta per fede il mistero della prescienza e della predestinazione).
Quando si trattava di determinare il rapporto fra il senso e il pensiero, il razionalismo del Descartes ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Muovendo dalla controversia sull’uso dell’aristotelismo come base per l’insegnamento [...] che non conosca niente, o nessun particolare […]. 3. Da questo errore ne segue un altro; cioè che Dio non ha né prescienza né provvidenza, non avendo in se stesso le ragioni delle cose, onde poterle conoscere. […]. E da questo segue, che tutto ...
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NARDINI, Vincenzo
Rita Fioravanti
– Nacque a Sant’Angelo in Campo, frazione di Lucca, il 16 luglio 1830 da Silvestro e da Anna Stefanini, e fu battezzato nella cattedrale di S. Martino di Lucca con [...] alto problema metafisico abbracciata dal […] p. M. Liberatore, accusando il filosofo gesuita di esporre sulla questione del rapporto tra prescienza divina e libero arbitrio non già le tesi dell’Aquinate, bensì le teorie di Luis de Molina, da sempre ...
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demonologia
Giorgio Padoan
Nel pensiero teologico cristiano medievale la d. occupa un posto fondamentale. La presenza del diavolo - questo spietato torturatore dei dannati nell'oltretomba e infaticabile [...] angeli già malvagi: il creatore produsse solo angeli buoni, una parte dei quali peccò fuori dell'intenzione divina, benché non fuori della sua prescienza; è quanto afferma anche D.: Che se Iddio fece li angeli buoni e li rei, non fece l'uno e l'altro ...
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Farinata
Mario Sansone
Appellativo di Manente degli Uberti, capopartito ghibellino, personaggio del C. X dell'Inferno.
Appartenente a nobile, ricca e antica famiglia ghibellina, figlio di Iacopo, nacque [...] era stato così pronto alla ritorsione, augurando tregua e pace ai suoi discendenti, chiede a F. un chiarimento intorno alla prescienza delle anime infernali (o, più probabilmente, di quelle dannate in questo sesto cerchio), e F. non solo gli dà la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La poliedrica opera di Lorenzo Valla esprime il tentativo di riportare la filosofia [...] l’annosa questione della libertà dell’uomo, data l’onniscienza divina, rimane priva di spiegazioni e giustificazioni.
Del resto, considerare la prescienza di Dio non una causa necessitante (se Dio conosce il futuro è perché lo prevede e non perché lo ...
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VALLA, Lorenzo
Delio CANTIMORI
Lorenzo della Valle, in latino Laurentius Vallensis, detto comunemente il Valla, oriundo piacentino, nacque nel 1407 a Roma, dove morì il 1° agosto 1457. È il maggiore [...] risolvere razionalisticamente il problema del libero arbitrio come lo ponevano la teologia e la filosofia scolastica: i termini della prescienza divina e della libertà umana sono a priori inconciliabili, quando si vogliano intendere l'una e l'altra ...
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BRUGNOLI (Brognolo, Brognoli, Brognolus), Candido
Antonio Rotondò
Nacque a Sarnico, nel Bergamasco, il 13 genn. 1607. Nel 1625 entrò nell'Ordine dei frati minori francescani e vi prese il nome di fra' [...] validità congetturale e le pratiche che esse suggeriscono sono condannabili nella misura in cui limitano la libertà e la prescienza divine. Oltre che alla personale esperienza di esorcista, alla quale il B. fa volentieri espliciti e particolareggiati ...
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SCOTO ERIUGENA, Giovanni
Giuseppe Saitta
Giovanni, chiamato ora Scottus (Scottigena), ora Eriugena, ora Jerugena, nacque in Irlanda, molto probabilmente verso l'810. Onde il soprannome Eriugena pare [...] è propria della natura, ma non della volontà umana (De praed., II, 6), e tanto meno di Dio. Onde la divina prescienza non solo non costringe al male, ma neanche al bene, perché se Dio conoscesse il male, il male dovrebbe esistere nella natura delle ...
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prescienza
presciènza s. f. [dal lat. tardo praescientia, der. di praesciens -entis «presciente»]. – 1. La conoscenza anticipata di tutto il futuro, facoltà attribuita solo a Dio in virtù della sua onniscienza: la p. divina non rende impossibile...
presciente
presciènte agg. [dal lat. praesciens -entis, part. pres. di praescire: v. prescire], non com. – Che conosce in anticipo il futuro, che ha la facoltà della prescienza: Dio è presciente.