solvere [partic. pass. soluto e solvuto, che talvolta si alternano all'interno della tradizione manoscritta: cfr. Pd XV 52; solve, in rima, cong. pres. II singol.]
Antonietta Bufano
Significa " sciogliere [...] ' di un problema o di un dubbio: solvetemi quel nodo / che qui ha 'nviluppata mia sentenza (If X 95: è il problema della prescienza dei dannati, su cui D. ha una falsa opinione: cfr. infatti il v. 114 pensava / già ne l'error che m'avete soluto ...
Leggi Tutto
producere [III singol. cond. pres. producerebbe; partic. pass. anche produtto]
Alessandro Niccoli
Nell'uso dantesco si configura come vocabolo dotto, inserito in contesti lessicali di alta cultura teologica [...] o alle cause seconde: Cv III XII 9 tanta fu l'affezione a producere la creatura spirituale [cioè gli angeli], che la prescienza d'alquanti che a malo fine doveano venire non dovea né potea Iddio da quella produzione rimuovere (cfr. Pd XXIX 33); IV ...
Leggi Tutto
Nacque a Digione il 27 settembre 1627. Canonico di Metz a 13 anni, studiò fino al 1642 con i gesuiti, poi a Parigi nel collegio di Navarra. Dottore e sacerdote nel 1652, arcidiacono di Sarrebourg presso [...] sacro della religione.
Animato da questa fede, il B. non si preoccupa di conciliare il contrasto solo apparente tra la prescienza divina e il libero arbitrio; sente solo di dover tenere bene stretti ambedue i capi della catena infinita che unisce l ...
Leggi Tutto
Padre e dottore della Chiesa (Damasco dopo il 650 - San Saba, presso Gerusalemme, 749). Dalle fonti biografiche più antiche si sa che dapprima visse nella corte del califfo Yazīd, e tenne importanti cariche; [...] e l'Islam; affermò la processione dello Spirito Santo dal Padre ma solo "attraverso" il Figlio; distinse in Dio la prescienza dalla predestinazione, riconoscendo cioè la libertà umana. Ma il suo tradizionalismo ne fece un teologo antiquato per i suoi ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Boezio: il sapere come veicolo di trasmissione di una civilta
Renato De Filippis
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
"Ultimo dei romani [...] volessi valutare esattamente la pre-visione con cui egli riconosce tutte le cose, dovresti giustamente ritenere che si tratti non di prescienza di cose proiettate nel futuro, ma di conoscenza di un presente che non viene mai meno. Onde si chiama non ...
Leggi Tutto
mentire
Vincenzo Valente
Due volte nel Convivio, tre nella Commedia. In Cv IV VII 5 dicendo costoro mentire massimamente, m. vuol dire " sostenere un'opinione fallace " (senza l'intenzione d'ingannare), [...] anni mi mentì lo scritto, nelle parole del simoniaco Niccolò III m. è " riportare il falso ", " ingannare ": ‛ lo scritto ' è la prescienza dei dannati (per cui v. If X 97-108). Al senso di " ingannare " corrisponde anche Fiore CLXXIX 6 (cfr. vv. 8-9 ...
Leggi Tutto
BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] come è stato detto, ma si ritrova tale e quale nel De decem dubitationibus di Proclo.
Per ciò che riguarda la prescienza e il libero arbitrio, B. tratta questo problema non sotto l'aspetto morale, ma essenzialmente sotto l'aspetto logico, nel quadro ...
Leggi Tutto
LEONARDO da Pistoia
Silvana Vecchio
Le scarse e confuse notizie su L. rendono difficile ricostruirne la biografia. Gli antichi biografi dell'Ordine domenicano, a partire da Alberto di Castello, lo indicano [...] istruiti. L'analisi si sviluppa a partire da una chiarificazione del lessico che distingue il significato dei termini prescienza, provvidenza e predestinazione, per affrontare poi i temi teologicamente più rilevanti, come il nesso di causalità tra ...
Leggi Tutto
fato
Nozione solitamente definita in correlazione o in contrapposizione a quelle di provvidenza, destino, libertà, determinismo; tuttavia, il precisarsi del concetto di f. come preordinamento irrevocabile [...] di temi in cui confluisce anche il dibattito sulla prescienza divina che attraversa tutto il Medioevo intrecciandosi nei secc. è incompatibile con i problemi legati ai dibattiti teologici sulla prescienza divina e sul libero arbitrio. Nel sec. 17° il ...
Leggi Tutto
Psicologia
onnipotenza O. del pensiero In psicanalisi, espressione adottata da S. Freud per designare un atteggiamento psichico comune al bambino, al primitivo e a certe forme patologiche (nevrosi e psicosi) [...] ebraismo e nel cristianesimo. Questa conoscenza non ha limiti, neppure nel tempo, estendendosi anche alla sfera del futuro (prescienza divina); da ciò nasce il problema della sua conciliazione con la libertà e con la responsabilità umana.
Particolare ...
Leggi Tutto
prescienza
presciènza s. f. [dal lat. tardo praescientia, der. di praesciens -entis «presciente»]. – 1. La conoscenza anticipata di tutto il futuro, facoltà attribuita solo a Dio in virtù della sua onniscienza: la p. divina non rende impossibile...
presciente
presciènte agg. [dal lat. praesciens -entis, part. pres. di praescire: v. prescire], non com. – Che conosce in anticipo il futuro, che ha la facoltà della prescienza: Dio è presciente.