CAPODIFERRO (De Cotiferinis, Codiferri, Codeferini, Capi Di Ferro)
Piero Capuani
Famiglia di artefici, originaria di Lovere (lago d'Iseo); a Bergamo si dedicò, nei secoli XV e XVI, prevalentemente all'arte [...] con le Storie bibliche, disegnate quasi tutte dal Lotto, e le quattro grandiose e più imponenti, davanti alla balaustra del presbiterio e i relativi coperchi. La controprova, per queste ultime, è data da un cartello nella tarsia raffigurante la Fine ...
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BOMINACO
P. Petraroia
Località nei pressi di Caporciano (prov. dell'Aquila), posta in posizione dominante sulla piana di Navelli e la zona detta Prati di Ansedonia, in prossimità di uno dei più importanti [...] e da sei monofore laterali. Dei tre ingressi originali quello posteriore è servito da una scala che raccorda il dislivello tra presbiterio e soglia della porta. L'articolazione interna è data da plutei in bassorilievo con un drago e un grifo che beve ...
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MARCHETTI, Antonio
Micaela Mander
Nacque a Brescia, nella parrocchia di S. Giovanni, il 12 giugno 1724, figlio terzogenito di Giovan Battista e di Angela Molinari.
Il padre Giovan Battista, architetto, [...] della navata divenne a botte invece che a vela; al M., direttore dei lavori dal 1756, spettano anche la zona del presbiterio, il coro semicircolare e la cupola ellittica. La pianta della chiesa, ad aula unica, con cappelle che si aprono sui fianchi ...
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CASELLA
Graziella Colmuto Zanella
Famiglia di artisti originari di Carona (presso Lugano) ed attivi in tutta l'Italia da Torino a Palermo. Di essa si registrano qui i componenti operosi a Genova tra [...] 'Alizeri (1875, pp. 70, 216)come opera sua i due sepolcri marmorei della cappella di S. Giacinto sul lato. destro del presbiterio in S. Maria di Castello, eseguiti nel 1604(come ricorda la lapide) per i coniugi Benedetto Giordano e Laura della Chiesa ...
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COZZA, Giovan Battista
Giacomo Bargellesi
Nacque a Milano nel 1676; avviatosi alla pittura, già maturo di mestiere si trasferì a Ferrara, rimanendovi operoso per continui numerosi incarichi durante [...] primi del secondo decennio, il Robbio, come nota il Riccomini (1970), era impegnato agli affreschi per la volta del presbiterio.
Il Frizzi (1787, p. 153), generalmente attendibile, pone al 1722 la decorazione (perduta) del soffitto nella chiesa di S ...
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ARRIGUZZI (Ariguzzi), Arduino di Domenico
Augusta Ghidiglia Quintavalle
Attivo a Bologna, si hanno di lui notizie dal 1482. Come architetto non ebbe una vera originalità e fu un ripetitore di modi altrui [...] , da Elena Duglioli, moglie di Benedetto dall'Olio, poi beatificata. Più tardi, nel 1517, l'A. completò, con cupola e presbiterio, la costruzione della chiesa.
Il 20 nov. 1518 fu affidata all'A. l'esecuzione delle porte minori di S. Petronio su ...
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Pittore (Perugia forse 1454 - Siena 1513). Formatosi a Perugia nell'ambiente di B. Caporali e C. Bonfigli, tra le sue prime opere sono note le tavolette con S. Bernardino che guarisce un paralitico e la [...] però nella qualità narrativa. Infine a Roma, influenzato dalle prime opere romane di Raffaello, affrescò la volta del presbiterio di Santa Maria del Popolo con l'Incoronazione della Vergine, evangelisti, sibille e dottori della Chiesa (1508-10 ...
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L'Africa tardoantica e medievale. Arte copta
Loretta Del Francia Barocas
Mario Cappozzo
di Loretta Del Francia Barocas
Il termine "copto" fu coniato dagli Arabi, i quali, al momento della conquista [...] un ambiente di passaggio, il khūrus, la zona riservata ai religiosi. Altro modo di rendere più netta la separazione del presbiterio è quello di chiudere la zona del santuario non più con bassi cancelli oppure con cortine amovibili, ma con iconostasi ...
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TOSCANA
V. Ascani
Regione dell'Italia centrale comprendente la porzione settentrionale tirrenica della penisola e le isole a essa adiacenti. Bagnata a O dai mari Ligure e Tirreno e limitata a N e a [...] , che, già presente a tutto sesto in vani minori, come imbotti absidali o vani di transetto, viene estesa a coprire il presbiterio o la navata in abbaziali come S. Rabano all'Alberese, presso Grosseto, o chiese derivate, come S. Giusto sul Montalbano ...
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CAPPELLA
C. Bozzoni
Dal lat. tardo capella (diminutivo di capa 'veste'), nome dato, nel palazzo dei re merovingi, al luogo dove era collocata e venerata la cappa di s. Martino, sulla quale veniva prestato [...] e offerte alla venerazione dei fedeli, non è un edificio annesso ma è allestito in uno spazio nei pressi del presbiterio, al quale talvolta è aggiunta un'abside. In alcuni complessi queste c., consacrate a un culto accessorio, possono trovarsi di ...
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presbiterio
presbitèrio s. m. [dal lat. tardo (eccles.) presbyterium «collegio dei preti» (gr. πρεσβυτέριον, propr. «consiglio degli anziani», der. di πρεσβύτερος: v. presbitero)]. – 1. ant. Dignità sacerdotale, sacerdozio. 2. Parte della...
presbiterato
s. m. [dal lat. tardo (eccles.) presbyteratus, der. di presby̆ter «prete» (e questo dal gr. πρεσβύτερος, propr. «più anziano», compar. di πρέσβυς, sost., «vecchio»)]. – Nella Chiesa cattolica, il secondo grado dell’ordine sacro...