Missionario presbiteriano scozzese (Moulin, Perthshire, 1806 - Edimburgo 1878), in India. Sostenuto da lord W. Bentinck, poté diffondere il presbiterianesimo e l'educazione religiosa nelle Indie; sostenitore [...] dell'europeizzazione (egli volle che si predicasse in inglese), fu peraltro avversario della politica indiana di G. Canning (The Indian mutiny, 1858). Tornato in Scozia (1865), fece istituire una cattedra ...
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Uomo politico (Lethington, Scozia, 1616 - Tunbridge Wells 1682); membro del partito scozzese dei covenanters, durante la guerra civile ottenne da Carlo I un impegno in merito al ristabilimento del presbiterianesimo [...] in Scozia (1647). Da allora fedele seguace degli Stuart, accompagnò nel 1651 Carlo II nella spedizione su Londra e fu fatto prigioniero a Worcester (1651). Alla restaurazione, godendo la piena fiducia ...
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Teologo (Aberdeen 1593 - ivi 1648). Studiò a Heidelberg; nel 1620 fu nominato prof. di teologia al King's College di Aberdeen. Nell'Irenicum (1629) difendeva le tesi episcopaliste. Essendosi opposto al [...] covenant del 1637, che ripristinava in Scozia il presbiterianesimo, fu destituito (1639) dalla cattedra. Nel 1643, quando il parlamento impose la sottoscrizione del covenant, F. si rifugiò in Olanda. Tornò ad Aberdeen nel 1646. Il suo Instructiones ...
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Teologo ed erudito (Parigi 1635 - ivi 1716); fratello di Nicolas B.-Despréaux. Gallicano, fu tra i sostenitori più convinti di J. de Launay, del quale difese con acceso vigore la Regia in matrimonium potestas, [...] riconfermando i diritti del principe in materia matrimoniale. Ma è soprattutto noto per il suo presbiterianesimo (d'ispirazione - come dimostra l'influsso di E. Richer - anch'esso gallicano): il De antiquo jure presbyterorum in regimine ecclesiastico ...
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Teologo e filosofo irlandese (Redcastle, Londonderry, 1670 - Putney 1722). Spirito inquieto, oggi maggiormente stimato che un tempo, dal punto di vista scientifico, per certe sue intuizioni critiche e [...] e opere
Battezzato come Junius Janus, mutò ben presto il suo nome in John. Nel 1687 si convertì dal cattolicesimo al presbiterianesimo. Frequentò le univ. di Glasgow e di Edimburgo dove, nel 1690, conseguì il titolo di master of arts. Continuò i suoi ...
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Calvino e il calvinismo
Massimo L. Salvadori
Le opere dell'uomo sono solo quelle che Dio permette
Il francese Giovanni Calvino è stato, dopo il tedesco Martin Lutero, il maggiore esponente della Riforma [...] si diffuse nel resto della Svizzera, in Scozia (dove, introdotto e consolidato da John Knox, assunse la denominazione di presbiterianesimo), in Francia (dove i calvinisti presero il nome, di incerta origine, di ugonotti), nei Paesi Bassi (nei quali ...
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presbiterianesimo
presbiterianéṡimo (o presbiterianismo) s. m. [dall’ingl. presbyterianism, der. di presbyterian «presbiteriano»]. – Sistema di organizzazione ecclesiastica protestante, proprio, in origine, del calvinismo; in opposizione a...
presbiteriano
agg. e s. m. (f. -a) [dall’ingl. presbyterian, der. di presbytery «presbiterio», nel sign. 4]. – 1. agg. Relativo al presbiterianesimo, che è proprio del presbiterianesimo: la Chiesa p. scozzese, inglese, statunitense; ordinamenti...