La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Giulio Lucchetta
Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Nell'affrontare i rapporti [...] di Teodoro di Mopsuestia, di Teodoreto di Cirro e Iba di Edessa, ultimi eredi di tale indirizzo culturale, nel Concilio di Costantinopoli detto 'dei Tre Capitoli' (553). Tutt'al più, la sede diRoma capi religiosi una presadi consapevolezza dell' ...
Leggi Tutto
L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] grande biblioteca) rivelavano limiti e carenze. L'Archivio di Stato diRoma restava inferiore a quello vaticano. Il lavoro dei condanne delle più gravi lesioni del diritto, o le presedi posizione a favore dei popoli oppressi, fatte in modo che ...
Leggi Tutto
VIGILIO
Claire Sotinel
V. nacque a Roma, senz'altro nell'ultimo decennio del V secolo, avendo raggiunto l'età per diventare vescovo nel 531. Apparteneva ad una famiglia cristiana che era al servizio [...] 536, alla data della presadi Napoli da parte di Belisario, mentre Liberato di Cartagine dichiara che Agapito aveva i manoscritti; Pitra si era ingannato poiché il testo enumera i vescovi diRoma solo fino ad Agapito; F. Beretta, Dello scisma de' Tre ...
Leggi Tutto
Le donazioni e la formazione del Patrimonium Petri
Girolamo Arnaldi
Alberto Cadili
Nella tarda antichità il Patrimonium Sancti Petri1 era formato da estesi complessi fondiari, secondo il significato [...] quello diRoma, vennero a trovarsi in una situazione di sostanziale autonomia. A Roma non fu eletto, come nelle Venezie o a Napoli, un nuovo duca di estrazione locale, ma la conquistata autonomia fu gestita in prima persona dal papa, che prese così ...
Leggi Tutto
Il paganesimo
Identità e alterità come paradigmi dell’età costantiniana
Alessandro Saggioro
La libertà religiosa costantiniana, concepita come apertura dello Stato romano al cristianesimo, determinò [...] pericolosi o di difficile gestione? Oppure: erano tanto presi dalla paura per il pericolo incombente da non riuscire ad agire? Nelle Retractationes Agostino racconta che proprio di fronte allo sfacelo del sacco diRoma trovò l’ispirazione ...
Leggi Tutto
Paolo II
Anna Modigliani
Pietro Barbo nacque a Venezia il 23 febbraio 1417 da Niccolò, appartenente ad una ricca famiglia del patriziato cittadino, che aveva ricoperto diverse magistrature di notevole [...] esplicitamente l'autorità giurisdizionale del pontefice e tale presadi posizione non poteva non incontrare l'opposizione di Napoli, Firenze e Milano. La pace, pubblicata il 25 aprile, fu celebrata a Roma l'8 maggio 1468, con la dichiarazione del ...
Leggi Tutto
MONACHESIMO
Vito Fumagalli
Francesco Sferra
Monachesimo cristiano
di Vito Fumagalli
1. Lo spirito del monachesimo
Il fenomeno monastico appartiene, sotto forme diverse, all'intera storia della civiltà, [...] Bizantini, quando il re longobardo Agilulfo giunse alle porte stesse diRoma e Gregorio Magno lo convinse ad arretrare, toccarono il fondo, anche matematica e fisica. Il monachesimo prese posizione nei confronti di queste e altre novità e, nonostante ...
Leggi Tutto
Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] di una presadi coscienza politica, sociale, culturale e democratica delle masse cattoliche. Ma nella realtà del cattolicesimo italiano di ’8 giugno 1919, il quotidiano «Corriere d’Italia» diRoma, a cui subentrò il settimanale «Il Popolo nuovo», ...
Leggi Tutto
Il sogno protestante
Silvana Nitti
Alla metà dell’Ottocento l’Inghilterra («questa infaticabile creatrice d’autonomie», come scrisse Giuseppe Gangale)1 dedicava un’attenzione tutta particolare all’Italia. [...] il grande principio della libertà religiosa nel popolo, sarebbe sentito ovunque si estende l’influenza diRoma»41.
La Christian Alliance aveva appena preso il posto di una American Philo-Italian Society fondata a Philadelphia nel 1839 con lo scopo ...
Leggi Tutto
Paolo IV
Alberto Aubert
Appartenente ad una delle più antiche famiglie della nobiltà napoletana, Gian Piero Carafa nacque a Capriglia (Avellino), il 28 giugno 1476, da Giovanni Antonio, barone di Sant'Angelo [...] (dove lasciava come vicario dei Teatini G.B. Scotti) alla volta diRoma, dove prese alloggio presso il convento domenicano della Minerva. Alle prime riunioni della commissione di riforma nominata dal papa (novembre 1536) seguì la sua elevazione ...
Leggi Tutto
presa
présa s. f. [der. (propr., femm. sostantivato) di preso, part. pass. di prendere]. – 1. a. Genericam., l’atto e il modo di prendere, di afferrare: stringere, allentare la p.; lasciare la p.; spec. di persone che lottano: Qual sogliono...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...