GRAZIANI, Girolamo
Fabio Tarzia
Nacque a Pergola, nell'Urbinate, il 1° ott. 1604 da Antonio e da una Lavinia di cui non si conosce il cognome. A Ferrara, dove il padre era uditore di rota, trascorse [...] segretario di Stato e con questa carica, al seguito del cardinale Rinaldo d'Este, si recò a Roma, dove presa del potere da parte di O. Cromwell e dell'esecuzione di Carlo I (1649). Alla vicenda principale si intrecciano quelle di Elisabetta, moglie di ...
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MARCHI, Tommaso
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze all'incirca nel 1340 da Marco di Giotto e da Lisa di Caccia Dietaiuti.
La famiglia risiedeva nel sesto di Borgo. Il padre era giurisperito, svolse [...] a Roma con Alessandro Arrigucci, allo scopo di stipulare con il pontefice Bonifacio IX una lega aperta anche agli altri confederati di Firenze, in particolare i Bolognesi, Rinaldo Orsini e il conte Antonio di Montefeltro. Il 9 dic. 1389 prese parte ...
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DIEDO, Alvise
Franco Rossi
Figlio di Marco, del ramo da Ss. Apostoli della antica famiglia appartenente al patriziato veneziano, e di una nobildonna veneziana intorno alla quale dalle fonti nulla è [...] veneziani che accolsero a Chioggia lo stesso Federico III di ritorno da Roma, e lo scortarono fino a Venezia. Nell' recarsi in mare aperto dove attese eventuali fuggiaschi e finalmente prese il largo facendo rotta per Venezia dove, appena sbarcato, ...
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GUARDABASSI, Francesco
Francesca Brancaleoni
Nacque a Perugia il 24 ott. 1793 da Mariano e Vittoria Narboni. Nel 1801 intraprese gli studi giuridici a Pisa, dove suo padre era morto l'anno prima, ma [...] tardi lo incaricò di costituire in Umbria sezioni della Giovine Italia.
Tornato a Perugia, prese parte, come nell'Italia centrale. Il sacrificio di Perugia, Roma 1973, ad ind.; U. Bistoni - P. Monacchia, Due secoli di massoneria a Perugia e in Umbria ...
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LANDUCCI, Luca
Stefano Calonaci
Nacque nel 1437, probabilmente a Firenze, da Antonio di Luca e da una non meglio nota Angela.
Il padre del L. possedeva un piccolo patrimonio di beni immobili, ricevuti [...] della guerra tra Firenze e Siena, con la presa e la perdita di questo o quel castello del Chianti. Negli anni soldati francesi rifugiatisi a Roma che, abbandonati alla loro sorte, furono trovati morti su mucchi di letame dove avevano cercato riparo ...
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MANFREDI, Ottaviano
Isabella Lazzarini
Figlio di Carlo (II), signore di Faenza e conte di Val di Lamone, e di Costanza di Rodolfo Varano da Camerino, nacque a Faenza il 6 ag. 1472.
Faenza era in quegli [...] armata, ma il M. aveva preso con sé solo Francesco Fortunati, pievano di Cascina, e sei uomini. Dopo avere 179-187; P.D. Pasolini, Caterina Sforza, Roma 1968, ad ind.; A. Medri, Il duplice assassinio di Galeotto Manfredi (1477-1488), Faenza 1972, pp. ...
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GUAIMARIO
Andrea Bedina
Princeps di Salerno, secondo di questo nome; nacque, probabilmente verso gli anni Settanta del secolo IX, dall'unione tra Guaimario (I) e Itta, figlia di Corrado, conte di Lecco [...] bensì una decisione presa da G. verso il 900, in un clima di tensioni crescenti e di pericolo per la 43; M. Schipa, Storia del Principato longobardo di Salerno, in F. Hirsch - M. Schipa, La Longobardia meridionale, Roma 1968, pp. 154 s. e passim; ...
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FIESCHI, Sinibaldo
Maristella Cavanna Ciappina
Ultimogenito di Gian Luigi il Vecchio del ramo di Torriglia della potente famiglia ligure, conte di Lavagna, principe di Valditaro, e di Caterina Del Carretto [...] in seguito alla decisione di restaurare il governo dei Medici in Firenze presa dal congresso di Mantova, il papa ed., XXIV, ad Indicem; Istruzioni e relazioni degli ambasciatori genovesi,a cura di R. Ciasca,Roma 1951, I, pp. 85,93, 107 ss., 117-122; F ...
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BADOER, Alvise (Luigi)
Angelo Ventura
Patrizio veneto, nacque da Arrigo verso il 1483 iniziò la vita pubblica esercitando le cariche di avvocato dei prigionieri e fiscale nelle Corti di palazzo, impratichendosi [...] la lega tra l'imperatore, il pontefice e la Repubblica di Venezia, stipulata a Roma l'8 febbr. 1538, e avviati i preparativi per il congresso di Nizza, il B. prese la via del ritorno alla fine di marzo, giungendo a Venezia in aprile.
Poco dopo fece ...
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CASALE, Giovanni (da Casale, da Carate, de Casalis, Caxal)
Gian Paolo Brizzi
Ignote le origini di questo personaggio, originario probabilmente di Casale o, come suggerisce il Pasolini (Caterina Sforza, [...] rimproverare al C. la responsabilità della presa della rocca di Forli ed anzi, come afferma Lucido di Caterina Sforza Riario, Bologna 1795, pp. 794-799; P. Bonoli, Storia di Forlì, Forlì 1826, pp. 293-295; P. D. Pasolini, Caterina Sforza, Roma 1893 ...
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presa
présa s. f. [der. (propr., femm. sostantivato) di preso, part. pass. di prendere]. – 1. a. Genericam., l’atto e il modo di prendere, di afferrare: stringere, allentare la p.; lasciare la p.; spec. di persone che lottano: Qual sogliono...
sologamia s. f. La pratica di una sorta di matrimonio con sé stessi, al quale si attribuisce il senso di una presa di coscienza di sé e della propria autonomia. ◆ Candidato a 8 premi Goya, il film piace perché Bollaín tiene a distanza le romanticherie,...