STATI UNITI (XXXII, p. 523; App. I, p. 1019; II, 11, p. 889; III, 11, p. 821)
Pasquale Coppola
Rainer S. Masera
Enzo Tagliacozzo
Biancamaria Tedeschini Lalli
Mario Manieri Elia
Rosalba Zuccaro
L'ordinamento [...] Kennedy nel medesimo anno); da una nuova, drammatica presadi coscienza della povertà in America, a quella dell'inquinamento ivi 1971; G. Dorfles, Senso e insensatezza nell'arte d'oggi, Roma 1971; L. R. Lippard, Changing: essays in art criticism, New ...
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L'interesse per l'a., in Europa e negli Stati Uniti, non solo si è fortemente accentuato nel generale rinnovamento dei metodi di analisi letteraria, ma anche, e soprattutto, è stato coinvolto dalla determinazione [...] di me stesso (composto nel 1915, ma pubblicato nel 1918) di B. Croce, ma non meno degno di attenzione e di lettura è Pellegrino diRoma lettera è avvenuta senza una vera e propria presadi coscienza della profondità della questione e, purtroppo, ...
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al-Harrāț, Idwār (anche al-Kharrat)
Scrittore egiziano, nato ad Alessandria d'Egitto il 16 marzo 1926. Laureatosi in legge (1946) presso l'università di Alessandria, alla fine degli anni Quaranta partecipò [...] passaggio dalla spensieratezza e dall'innocenza giovanile alla presadi coscienza politica. Ma l'attenzione dello scrittore arabe contemporaine. Roman-Nouvelle-Théâtre, Paris 1993.
I. Camera D'Afflitto, Letteratura araba contemporanea, Roma 1998. ...
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VARESE, Claudio
Anna Dolfi
Critico e saggista, nato a Sassari il 23 agosto 1909. Allievo e perfezionando della Scuola Normale Superiore di Pisa, ove si era laureato con A. Momigliano, di cui fu assistente [...] ciò che poté e può costituire nei libri una presadi coscienza culturale e storica, una difesa dinanzi all' ]; A. Dolfi, Claudio Varese lettore di classici, in In libertà di lettura. Note e riflessioni novecentesche, Roma 1990, pp. 321-28; Id ...
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(App. III, I, p. 276)
Scrittore e saggista francese; dal 1968 insegna letteratura nelle università di Vincennes, Nizza e Ginevra.
È nota l'importanza della presadi posizione di Sartre sul nouveau roman, [...] affronta il problema dei rapporti tra scrittura e pittura; i quattro volumi di Matières de rêves (1975-77) e il Portrait de l'artiste . Balatti, M. Butor, in Letteratura francese. I contemporanei, iii, Roma 1987, pp. 681-98; G. Rubino, M. Butor, in ...
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Scrittore, nato a Sant'Agata di Militello (Messina) il 18 febbraio 1933. Laureato in giurisprudenza, vive dal 1968 a Milano, lavorando alla RAI e collaborando a quotidiani e riviste letterarie.
Ha esordito [...] di Mandralisca e della sua progressiva presadidi marcia, 2 (aprile 1981), pp. 389-405; G. Amoroso, Narrativa italiana 1975-1988 con vecchie e nuove varianti, Milano 1983, pp. 71-73; Id., V. Consolo, in Letteratura Italiana Contemporanea, iv, Roma ...
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QABBĀNĪ, Nizār
Francesco Gabrieli
Poeta arabo di Siria, nato a Damasco nel 1923. Ritiratosi nel 1966 dalla carriera diplomatica, si è tutto consacrato alla sua opera letteraria, in cui sono distinguibili [...] di una sua dignità, di un'auspicata sua resurrezione in seno alla società araba, di cui sono bollate le arretratezze. Impulsiva e immatura nella presadi posizione politica, l'arte di estetico di B. Croce. Trad. it.: N. Qabbānī, Poesie, Roma 1976. ...
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CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] Una conseguenza delle teorie esposte in questo Ragionamento è la presadi posizione del C. in difesa dei moderni, nella famosa esposte già nelle opere precedenti. Di esse, il Saggio sulla filosofia del gusto dedicato all'Arcadia diRoma, in cui il C. ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] la fatale donazione diRoma al papa era stata l'inizio della corruzione della Chiesa. Probabilmente l'A. pensava a un periodo più o meno lungo di tempo dopo la donazione di Costantino, in cui la Chiesa non fosse stata ancora tutta presa dall'avidità ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] D. aveva preso ad amare Alessandra di Rudinì, ventisettenne figlia di un ex presidente di Fiume, "non c'è nulla da fare contro di me, nessuno può togliermi di qui", ma l'obiettivo doveva essere quello di rovesciare il governo diRoma, anzi il colpo di ...
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presa
présa s. f. [der. (propr., femm. sostantivato) di preso, part. pass. di prendere]. – 1. a. Genericam., l’atto e il modo di prendere, di afferrare: stringere, allentare la p.; lasciare la p.; spec. di persone che lottano: Qual sogliono...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...