Cocteau, Jean
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore cinematografico, poeta e drammaturgo, pittore e saggista francese, nato a Maisons-Laffitte (Yvelines) il 5 luglio 1889 e morto a Milly-la-Forêt (Essonne) [...] , perlustrato da una macchina da presa usata con la nettezza e l'implacabilità di un bisturi. Il torbido groviglio familiare viene vivisezionato da un gioco di piani e di prospettive, di angolazioni e di frantumazioni, focalizzato sulla linea visiva ...
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COMBI, Carlo
Sergio Cella
Nacque a Capodistria il 27 lugliò 1827 da Francesco e da Teresa Gandusio.
Francesco, di famiglia d'origini lombarde già ascritta al Consiglio dei nobili della città, figlio [...] (Trieste 1855). Presa l'abilitazione all 109-135); A. Anzilotti, Italiani e Iugoslavi nel Risorg., Roma 1920, pp. 111-17; F. Salata, T. Luciani I (1950), 4, pp. 212-16; A. Benedetti, Alcune lett. ined. di C. C., ibid., s. 3, VI (1955), 22, pp. 49-54 ...
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IMBONATI, Giovanni Carlo
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Milano il 24 maggio 1753 dal conte Giuseppe Maria, noto animatore culturale e mecenate delle lettere lombarde, e da Tullia Francesca [...] , ormai del tutto tornata all'ortodossia cattolica e presa da scrupoli, fece nuovamente traslare la salma del Settecento: l'Arcadia e l'età delle riforme, a cura di G. Compagnino - G. Nicastro - G. Savoca, Roma-Bari 1974, pp. 413, 462, 464; M.L. ...
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BETTELONI, Vittorio
Mario Bonfantini
Nacque a Verona il 15 giugno 1840, figlio unico di Cesare, d'antica famiglia campagnola, e di Giovanna Bertoldi, figlia di un ricco commerciante veronese.
Il B. [...] in versi del poemetto d'andamento drammatico in sei canti di Robert Hamerling, Assuero a Roma, opera allora stimata, che stampò nel '76 col titolo di Nerone. Ma l'avvenimento di maggior importanza di quegli anni fu per lui la visita a Verona del ...
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Un rimario è un lemmario ordinato in base alla vocale tonica di ogni vocabolo e ai suoni che la seguono (➔ rima). Nei rimari moderni le parole sono raccolte in gruppi così costruiti e ordinati al loro [...] XX secolo (153 titoli) è in Presa & Uboldi (1974: 91-117). Il primo abbozzo oggi noto di rimario in un volgare italiano si italiana di Giuseppe Giovanelli (Roma, 1912), il Trattato elementare di metrica e rimario pratico della lingua italiana di ...
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BATTIFERRI (Battiferra), Laura
Enzo Noè Girardi
Figlia naturale di Giovanni Antonio, nobile di Urbino, nacque in questa città nel 1523. Riconosciuta e legittimata dal padre, ebbe una buona educazione [...] villa di Maiano, dove i coniugi ebbero abituale dimora, la B. si allontanò qualche volta soprattutto per accompagnare il marito chiamato a prestare la sua opera in diverse città italiane. Nel 1552 era con lui a Roma, e rimase presa dalla grandezza ...
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Sciascia, Leonardo
Silvana Castelli
La forza della ragione contro le trame occulte del potere
La Sicilia narrata dallo scrittore Leonardo Sciascia non è soltanto il luogo delle contraddizioni, dove [...] più chiaramente una figura di scrittore drammatico, impegnato sul piano della razionalità, di forte presa sul lettore. Non è dove aveva contribuito a fondare la casa editrice Sellerio; Roma, dove svolgeva un’intensa attività politica e dove, tra ...
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Pseudonimo del poeta Leo Paolazzi (Vicenza 1935 - Roma 1989). Attivo nell'editoria, redattore di riviste (Il Verri, Quindici) legate all'area della neoavanguardia e membro del Gruppo 63, fu presto noto [...] La sua attività creativa si estese anche alla narrativa (Partita, 1967; Il re del magazzino, 1978) e al teatro (La presadi potere di Ivan lo sciocco, 1974). Fu tra i fondatori della rivista Alfabeta (1979-88) e curò l'antologia Poesia italiana degli ...
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(lat. Minerva) Antica divinità italica, entrata presto, probabilmente attraverso gli Etruschi, nel novero delle divinità dei Romani; in seguito fu identificata con la greca Atena. Il suo culto fu introdotto [...] Roma probabilmente al tempo dei Tarquini. Con Giove e Giunone fece parte della triade capitolina. Dopo la presadi Falerii (241) fu dedicato un tempio, sul Celio, a M. capta; sempre all’età repubblicana (ma in una fase più antica) risale il tempio di ...
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(gr. Τηλέμαχος, lat. Telemăchus) Personaggio d'origine poetica, secondo Omero unico figlio di Ulisse e di Penelope.
Durante la lunga assenza paterna si trova, giovinetto inerme, alle prese coi Proci che [...] figlio Latino, oppure Romo, o Rome, l'eponima diRoma (e Telemaco avrebbe poi ucciso Circe).
L'arte antica e urnette etrusche.
Il viaggio di Telemaco, come prima presadi posizione del giovane figlio di Ulisse dinanzi alle multiformi esperienze della ...
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presa
présa s. f. [der. (propr., femm. sostantivato) di preso, part. pass. di prendere]. – 1. a. Genericam., l’atto e il modo di prendere, di afferrare: stringere, allentare la p.; lasciare la p.; spec. di persone che lottano: Qual sogliono...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...