Nacque nel 1820 a Pinerolo dal generale Gabriele e da Camilla Angelica De Caze de Méry, primogenito di due sorelle e di un fratello. Ereditati dal padre la devozione e il profondo attaccamento alla monarchia [...] che allora aveva assunto.
Il 21 marzo 1867 ritornò nuovamente a Berlino in qualità di inviato straordinario e ministro plenipotenziario. Dopo la presadiRoma si adoperò per mantenere rapporti amichevoli con la Prussia, in un momento alquanto critico ...
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Giolitti, Giovanni
Guido Pescosolido
Lo statista che modernizzò lo Stato italiano e ne allargò le basi sociali
Giovanni Giolitti è stato uno dei più grandi protagonisti della nostra storia unitaria, [...] ripensamento ufficiale era avvenuto da parte della Chiesa (che dopo la presadiRoma aveva assunto una posizione di chiusura verso lo Stato italiano) e nessun partito politico di ispirazione cattolica era entrato nella vita politica del paese.
Nel ...
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CADORNA, Raffaele
Giorgio Rochat
Nacque a Milano da Luigi di nobile famiglia di Pallanza e da Virginia Bossi il 9 febbr. 1815. Per il carattere ribelle non poté compiere gli studi regolari presso l'Accademia [...] al Ministro della Guerra, Firenze 1870, uno studio sulla fortificazione bastionata, e alcuni lavori di tattica.
In occasione del venticinquesimo anniversario della presadiRoma, gli venne conferito il collare dell'Annunziata; egli aveva rifiutato ...
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BELTRANI SCALIA, Martino
Stefano Rodotà
Nato a Palermo il 5 febbr. 1828 da Vito e da Adelaide Scalia, si laureò presso l'università palermitana in giurisprudenza. Partecipò al moto di Palermo del 12 [...] due paesi: i risultati furono esposti nell'opera Il sistema penitenziario d'Inghilterra e d'Irlanda (Roma 1868; 2 ediz., ibid. 1874).
Dopo la presadiRoma, la direzione generale delle carceri vi si trasferì, e con essa il suo bollettino, la Rivista ...
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CIASCA, Agostino
J. Alberto Soggin
Nato a Polignano a Mare (prov. di Bari) il 7 maggio del 1835, in una famiglia di modeste condizioni economiche, da Leonardo e da Olimpia Montanari, fu battezzato con [...] funse da interprete per i vescovi orientali al concilio vaticano I. Poco dopo la presadiRoma il governo italiano gli chiese di esaminare tre codici malabarici di provenienza indostana (lettera s.d., ma post 1872, del C. a Quintino Sella). Nel ...
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Umberto I, re d’Italia
Sergio Parmentola
Il re della svolta autoritaria della fine del 19° secolo
Figlio e successore del primo re d’Italia, Umberto I sostenne una politica colonialistica e favorì la [...] , che gli diede un figlio, il futuro Vittorio Emanuele III. Dopo la presadiRoma (1870) si stabilì nella nuova capitale.
Salito al trono alla morte del padre, nel 1878, Umberto I ebbe alto il senso dell’unità nazionale, che manifestò con numerosi ...
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Uomo politico (Sella di Mosso, Biellese, 1827 - Biella 1884). Laureatosi in ingegneria a Torino (1847), prof. di geometria applicata alle arti nell'Istituto tecnico di Torino (1852), poi di matematica [...] , contrario all'intervento a fianco della Francia contro la Prussia (1870), dopo la sconfitta di Napoleone III fu tra i più accesi sostenitori della presadiRoma e fu poi tra gli ispiratori della legge delle Guarentigie. La sua attività, rivolta al ...
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Uomo politico romano (n. 123 circa - m. 72 a. C.); militò con Mario nella guerra cimbrica, combatté nella guerra sociale, fu pretore (87), aiutò i mariani e partecipò alla presadiRoma; inviato come propretore [...] un serio pericolo per lo stato romano, fu mandato Gneo Pompeo (76), che fu però sconfitto a Lauro; tuttavia Metello, battuto Irtuleio, luogotenente di S., riuscì a congiungersi con Pompeo. Declinando ormai la sua fortuna, S. dopo avere anche cercato ...
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Ufficiale (Torino 1830 - Roma 1906), partecipò alle campagne del 1848-49, di Crimea (1855-56), del '59 e del '66 e alla presadiRoma; promosso generale nel 1877, ebbe (1887-88) il comando delle truppe [...] in Africa. Deputato (1872-76) e poi senatore (1894), fu ministro della Guerra nei gabinetti Rudinì (dic. 1897-giugno 1898) e Pelloux (giugno 1898-maggio 1899) ...
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Vittorio Emanuele II, re d’Italia
Sergio Parmentola
Il re galantuomo
Re di Sardegna dal 1849, dopo l’abdicazione di Carlo Alberto, Vittorio Emanuele II fu il protagonista, con Cavour e Garibaldi, dell’unificazione [...] della destra storica. Trasferì la capitale da Torino a Firenze, stabilendosi a Palazzo Pitti (1865) e, dopo la presadiRoma, nella nuova capitale, nel palazzo del Quirinale (1871).
Rimasto vedovo nel 1855, nel 1869 sposò morganaticamente – cioè ...
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presa
présa s. f. [der. (propr., femm. sostantivato) di preso, part. pass. di prendere]. – 1. a. Genericam., l’atto e il modo di prendere, di afferrare: stringere, allentare la p.; lasciare la p.; spec. di persone che lottano: Qual sogliono...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...