Lubitsch, Ernst
Guido Fink
Regista e attore cinematografico tedesco, naturalizzato statunitense nel 1936, nato a Berlino il 28 gennaio 1892 e morto a Los Angeles il 30 novembre 1947. Per molti anni [...] viaggi negli anni Trenta a Parigi, a Roma, a Londra (nonché nella Russia di Stalin per prepararsi segretamente a Ninotchka, 1939), scenico, al gioco fantasioso e malizioso della macchina da presa, e alla sapiente guida degli attori. Qualche contrasto ...
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Trash
Marcello Garofalo
In ambito cinematografico il termine (letteralmente: spazzatura, ciarpame, sciocchezze) è stato usato, a partire dalla metà degli anni Sessanta, in una gamma di accezioni così [...] di Cinecittà nel ventennio Cinquanta-Sessanta. Ex ballerino e coreografo di rivista, ex attore di teatro romanesco, iniziò la sua carriera dietro la macchina da presaRoma 1994.
T. Labranca, Andy Warhol era un coatto ‒ Vivere e capire il trash, Roma ...
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Road Movie
Simone Emiliani
Genere cinematografico impostosi negli Stati Uniti a partire dalla fine degli anni Sessanta, il cui tema principale è quello del viaggio senza una meta precisa, quasi un vagabondaggio [...] macchina da presa. Capostipite del r. m. è considerato Easy rider (1969; Easy rider ‒ Libertà e paura) di Dennis Hopper, il viaggio nel cinema e nei mass media, a cura di G. Simonelli, P. Taggi, Roma 1987.
G. Frasca, Road movie. Immaginario, genesi, ...
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Lavorazione, fasi di
Dario Tomasi
Per f. d. l. di un film si intendono quelle che concorrono alla sua realizzazione. In quanto opera collettiva, il film si avvale infatti di diversi collaboratori che, [...] voci, se si tratta di un film che non è stato girato in presa diretta. Un ruolo di primo piano è assunto dal cinema, Santhià 1999); C. Biondi, Come si produce un film, 2° vol., Tecnica e pratica della produzione dallo script alla sala, Roma 2002. ...
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Kung fu
Giona Antonio Nazzaro
Genere dedicato alle tecniche orientali di combattimento a mani nude, sorto a Hong Kong verso la fine degli anni Sessanta. Il cinema di k. f. (gongfu pian) nacque come [...] presa con Shen da (1975, ingl. The spiritual boxer), film caratterizzato da leggerezza del tocco umoristico e precisione filologica nella ripresa di , Paris 1984.
R. Esposito, Il cinema del kung-fu, Roma 1989.
G.A. Nazzaro, A. Tagliacozzo, A touch of ...
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DE ROBERTIS, Francesco
Roberta Ascarelli
Nacque a San Marco in Lamis, in provincia di Foggia, il 16 ott. 1902 da Nicola e Carolina Tardio. Entrato nel 1917 all'Accademia navale di Livorno, il D. iniziò [...] quasi di nascosto dalla macchina da presa e l'intento è essenzialmente documentaristico) e malgrado l'efficacia di della Marina 1958), senza riuscire a ritrovare lo smalto di un tempo.
Il D. morì a Roma il 3 febbr. 1959.
Filmografia: Mine in vista ...
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Vertov, Dziga
Pietro Montani
Nome d'arte di Denis Arkadevič Kaufman, regista e teorico del cinema, di famiglia ebrea, nato a Białystok (od. Polonia) il 2 gennaio 1896 e morto a Mosca il 12 febbraio [...] , L'uomo con la macchina da presa) ma coincise con l'impossibilità di dare corso al progetto del Kinoglaz e possono ricordare:
N.P. Abramov, Dziga Vertov, Moskva 1962 (trad. it. Roma 1963).
L. e J. Schnitzler, Dziga Vertov, in "Anthologie du cinéma", ...
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Ozu, Yasujirō
Dario Tomasi
Regista e sceneggiatore cinematografico giapponese, nato a Tokyo il 12 dicembre 1903 e morto ivi il 12 dicembre 1963. Ritenuto con Mizoguchi Kenji e Kurosawa Akira uno dei [...] i campi e controcampi nelle scene di dialogo ripresi con la macchina da presa che inquadra frontalmente i personaggi, Ozu, Bresson, Dreyer, Berkeley 1972 (trad. it. Il trascendente nel cinema, Roma 2002, pp. 19-59).
D. Richie, Ozu, Berkeley 1974.
D. ...
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Sentimentale, film
Massimo Marchelli
Sentimentale anche sullo schermo è il termine consueto per indicare ciò che è relativo ai sentimenti, in particolare di natura amorosa (il romance inglese), come [...] stesso Neorealismo non rinunciò ad affondi di forte presa emotiva, presenti anche in una the woman's film, ed. Ch. Gledhill, London 1987.
R. Campari, Il discorso amoroso: melodramma e commedia nella Hollywood degli anni d'oro, Roma 1990. ...
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Testimonianze - Luchino Visconti
Marco Tullio Giordana
Luchino Visconti
I suoi film li ho visti nell'adolescenza. Già sapevo qualcosa sul cinema, sullo star system, sulla celebrità del metteur en scène. [...] Non posso dirlo agli amici con cui impesto di fumo le salette del Filmstudio a Roma; né approverebbero quelli con cui m'annego sono che moltiplicatori di attenzione, di fuoco, sul volto (e canto) degli attori. Più che la macchina da presa ‒ difatti ...
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presa
présa s. f. [der. (propr., femm. sostantivato) di preso, part. pass. di prendere]. – 1. a. Genericam., l’atto e il modo di prendere, di afferrare: stringere, allentare la p.; lasciare la p.; spec. di persone che lottano: Qual sogliono...
trumpeggiare v. intr. (iron.) Prendere i modi, i toni e gli atteggiamenti del politico statunitense Donald J. Trump, farne propria l’ideologia. ♦ Ma ci sono anche agenzie federali e think-tank di primo piano a trumpeggiare sulle questioni climatiche....