Letteratura e cinema
Irene Bignardi
Fin dalle origini dell'industria cinematografica i registi e gli sceneggiatori si sono ispirati alle fonti letterarie, anche perché la nuova arte nasceva mentre le [...] professioni di scrittore e di regista: un significativo esempio è P.P. Pasolini, che ha trovato nella macchina da presa uno private).
bibliografia
U. Barbaro, Film: soggetto e sceneggiatura, Roma 1939.
G. Bluestone, Novels into films, Berkeley 1968. ...
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Letteratura e cinema
Antonio Costa
Nonostante le profonde trasformazioni in atto nella produzione e nel consumo, il cinema, alla svolta del nuovo millennio, continua con regolare frequenza a ispirarsi [...] presenza della Storia nel cinema (e nella letteratura di consumo). Si tratta di un fenomeno che aveva preso avvio con il grande successo de Il nome della rosa (1986) di J.-J. Annaud, tratto dal best seller di U. Eco del 1980 ambientato nel Medioevo ...
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RECITAZIONE
Mino Argentieri
(XXVIII, p. 958)
Cinematografia. - Inconfondibilmente diversa da quella teatrale, la r. cinematografica implica l'uso di risorse espressive consone alle potenzialità della [...] presa e del montaggio. Attivando una dinamica economia del tempo e dello spazio, il linguaggio cinematografico elimina le distanze esistenti a teatro fra il pubblico e l'interprete e chiede al regista di , L'arte dell'attore, Roma 1950; V. Pudovkin, L ...
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Kauerismäki, Aki
Francesco Bono
Regista cinematografico finlandese, nato a Orimattila il 4 aprile 1957. Si è avvicinato al cinema da autodidatta e con il fratello Mika (n. 1955), anch'egli regista, [...] attori, la rarefazione dei dialoghi, l'immobilità della macchina da presa, il gusto per l'ellissi - R. Bresson o Y. cinema delle origini.
bibliografia
F. Bono, Cinema Finlandia, Roma 1989.
Aki Kaurismäki, a cura di F. Bono, B. Fornara, A. Signorelli, ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] : l'abolizione della messa in scena, in nome di una 'presa diretta' sul mondo, ma anche l'esaltazione della l'uno dopo Roma città aperta (1945) giri un film metalinguistico come La macchina ammazzacattivi (1952), e che l'altro prima di Pravda (1969) ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] star system' hollywoodiano.
Il corpo e la macchina da presa
Ciò che colpì gli scrittori che per primi hanno riflettuto Dadaumpa. Storia immagini curiosità e personaggi di trent'anni di televisione in Italia, Roma, Gremese, 1984.
L. delluc, Fotogénie ...
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Restauro e conservazione
Gianluca Farinelli
Davide Pozzi
La disciplina del restauro cinematografico è un territorio dai confini incerti, ancora privo di regole codificate, di metodologie condivise, [...] dello stesso film, con scene girate da macchine da presa diverse; inoltre tutte le copie positive, anche quelle . Tra questi due episodi esistono decine di altri incendi di laboratori e archivi: da Roma (l'ultimo incendio alla Cineteca nazionale nel ...
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Attore e attrice
Ferdinando Taviani
Attori e attrici sono spesso personaggi di film ambientati fra i palcoscenici o sul set cinematografico. Le loro storie sono una buona guida, quando ci si deve orientare [...] teatrali. Perché la macchina da presa sembra diminuirlo? E ingrandire Gary Cooper, che di tecnica non ne sapeva un l'attore, Roma 1998.
Per la nozione di pre-espressivo si vedano E. Barba, La canoa di carta. Trattato di antropologia teatrale, Bologna ...
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Percorsi introduttivi - L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Paolo Bertetto
L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Nel suo celebre saggio Le cinéma, ou l'homme imaginaire (1956) [...] intenso di una donna verso la macchina da presa un passaggio significativo nella costruzione di una tensione 1995).
Ch. Vogler, The writer's journey: mythic structure for storytellers and screenwriters, Studio City (CA) 1992 (trad. it. Roma 1992). ...
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Autore
Giorgio De Vincenti
Concetto generale, non specifico del cinema, che nel campo dell'estetica individua il soggetto dell'operazione artistica. Su questo concetto si focalizzano alcune delle principali [...] arte, sull'operazione formalizzatrice della macchina da presa nella sua relazione fenomenologica con il 'reale'. in Leggere il cinema, a cura di R. Barbera, R. Turigliatto, Milano 1978, pp. 69-82, e trad. integrale Roma 2000).
S.M. Ejzenštejn, ...
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presa
présa s. f. [der. (propr., femm. sostantivato) di preso, part. pass. di prendere]. – 1. a. Genericam., l’atto e il modo di prendere, di afferrare: stringere, allentare la p.; lasciare la p.; spec. di persone che lottano: Qual sogliono...
trumpeggiare v. intr. (iron.) Prendere i modi, i toni e gli atteggiamenti del politico statunitense Donald J. Trump, farne propria l’ideologia. ♦ Ma ci sono anche agenzie federali e think-tank di primo piano a trumpeggiare sulle questioni climatiche....