Amman
P. Cuneo
‛Ammān (ebraico Rabbath Ammon; gr. Φιλαδέλϕεια)
Capitale dal 1922 del regno hashemita di Giordania. 'A. è sita nel Wādī 'Ammān, corrispondente a una parte della biblica regione di Moab [...] metropolita di Bosra, la città fu presa dai Sasanidi nel 612; nel 635, non molto tempo dopo la riscossa di Eraclio allo studio dell'archeologia islamica. Le origini e il periodo omayyade, Venezia-Roma 1966 (rist. anast. 1968), pp. 59-75.
J. Warren ...
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Albarello
U. Scerrato
(o alberello)
Recipiente per lo più in terracotta invetriata o smaltata a parete cilindrica il cui profilo è sovente concavo per favorirne la presa, con piede ad anello con raccordo [...] ).
Una delle più antiche rappresentazioni dell'a. è nel Theatrum Sanitatis (Roma, Casanat., 4182), dove ne compaiono due esempi sulla mensola superiore a sinistra in una bottega di speziale. Fra gli esemplari più antichi della produzione italiana in ...
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Edificio, o complesso di edifici, destinato all’assistenza sanitaria dei cittadini, adeguatamente attrezzato per il ricovero, il mantenimento e le cure, sia cliniche sia chirurgiche, di ammalati o feriti.
Cenni [...] di Iside e di Serapide, così come avveniva in Grecia e a Roma nei templi di Esculapio (asclepiei). Istituzioni analoghe della Roma équipe a ottenere risultati di grande incidenza sulla cultura psichiatrica italiana. La presadi coscienza che l’ ...
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Cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso.
Antropologia
Il concetto di morte
La m., come ogni altro evento del ciclo della [...] cultura umana l’obbligo di elaborare modalità rituali in grado di operare una prima presadi distanza culturale dall’evento cimiteri ‘decorati’ di ossa e di teschi, come quello dei Cappuccini e quelli di S. Francesco delle Stimmate a Roma. All’inizio ...
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(gr. Τηλέμαχος, lat. Telemăchus) Personaggio d'origine poetica, secondo Omero unico figlio di Ulisse e di Penelope.
Durante la lunga assenza paterna si trova, giovinetto inerme, alle prese coi Proci che [...] figlio Latino, oppure Romo, o Rome, l'eponima diRoma (e Telemaco avrebbe poi ucciso Circe).
L'arte antica e urnette etrusche.
Il viaggio di Telemaco, come prima presadi posizione del giovane figlio di Ulisse dinanzi alle multiformi esperienze della ...
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Nome di due pittori greci: 1. Pittore e bronzista di Tebe, attivo al principio del sec. 4º a. C., fondatore di una grande scuola di pittura, a cui appartennero Eufranore, Nicomaco e l'altro Aristide. Ebbe [...] 'encausto. Si ricordano di lui: un quadro con la presadi una città e il gruppo di una madre che morendo allatta il bambino; una battaglia contro i Persiani contenente ben 100 figure; Dioniso e Arianna, quadro portato a Roma nel tempio di Cerere da L ...
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Pittore (Mosca 1764 - Pietroburgo 1823). Perfezionatosi a Roma (1787-90), trattò con modi classicisti episodî della storia russa (San Pietroburgo, Museo Russo: Presadi Kazan´, 1797; Incoronazione di Michail [...] Fëdorovič Romanov, 1799; ecc.). Lavorò anche nella decorazione di chiese a Pietroburgo e a Odessa. ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] filialmente alla nuova dominazione, prendendo viva parte ai trionfi diRoma, e dandole uomini insigni, specialmente nel campo delle resto una; se finì presto quella di Padova, dove il mantegnismo fu preso come legge insormontabile, e degenerò in ...
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LINGUAGGI VISIVI
Sebastiano Porretta
Rossella Caruso
Silvia Bordini
Ricerca e sperimentazione nel linguaggio fotografico (1945-93). − La ripresa economica e industriale seguita alla seconda guerra [...] di videoartisti (come per es. Viola); una presadi distanza che segnala forse un calo di tensione nelle ricerche, e certamente la volontà di differenziarsi da fenomeni di virtuosismo e di e il ruolo della televisione, Roma 1978; F. Malina, Visual art ...
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POSTMODERNO
Giorgio Patrizi
Maria Anita Stefanelli
Stefano Chiodi
Ada Francesca Marcianò
Letteratura. - L'uso del termine p. è già rinvenibile negli anni Trenta, allorché il compilatore di una Antologia [...] opposto le conseguenze di una presadi distanza dal modernismo è una tendenza interpretativa, di cui J. Clair York 1974; P. Portoghesi, Le inibizioni dell'architettura moderna, Roma-Bari 1974; C. Jencks, The language of post modern architecture ...
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presa
présa s. f. [der. (propr., femm. sostantivato) di preso, part. pass. di prendere]. – 1. a. Genericam., l’atto e il modo di prendere, di afferrare: stringere, allentare la p.; lasciare la p.; spec. di persone che lottano: Qual sogliono...
sologamia s. f. La pratica di una sorta di matrimonio con sé stessi, al quale si attribuisce il senso di una presa di coscienza di sé e della propria autonomia. ◆ Candidato a 8 premi Goya, il film piace perché Bollaín tiene a distanza le romanticherie,...