Tipo di composizione musicale oppure intrattenimento pubblico o privato dedicato all’ascolto di musica.
Cenni storici
Lo sviluppo storico del c. come composizione musicale appare strettamente legato a [...] massa, o Tutti, con periodi d’Assolo nella quale vicenda entra anche un tema secondario non molto elaborato. Nell’epoca preromantica, il principio costruttivo si fa più equilibrato e insieme più elastico, e nasce allora il c. moderno, basato sulla ...
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MONTI, Vincenzo
Pietro Paolo Trompeo
Da Fedele e Domenica Maria Mazzarri nacque alle Alfonsine (Ravenna) il 19 febbraio 1754; morì a Milano il 13 ottobre 1828. I suoi vecchi erano castaldi dei marchesi [...] d'Ezechiello, che fu il principio della sua fortuna, sul gusto di quelli applauditissimi del Varano, cari alla sensibilità preromantica del tardo Settecento per quel tanto di meraviglioso dantesco che vi si riflette. Il poemetto piacque al cardinale ...
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CONTIN (C. di Castelseprio), Francesco
Raoul Meloncelli
Nacque a Venezia il 2 aprile 1780 da Gio. Batta e Fulgenzia. Dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza all'università di Padova nel 1801, [...] C., caratterizzata da una scrittura raffinata ed elegante, non sfuggì all'influsso della grande tradizione classica e preromantica tedesca, da Haydn a Beethoven, più evidente nelle composizioni quartettistiche, tra cui emerge l'adagio del quartetto ...
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Brocchi, Giambattista
Nicola Carducci
Scienziato (Bassano del Grappa 1772 - Khartum 1826); rivolse i suoi studi alla mineralogia, alla geologia e all'archeologia; fu viaggiatore e ricercatore infaticabile, [...] , nell'ultima lettera, un cenno allo " spirito ingombrato da luttuosi fantasmi, da immagini tetre e lugubri ", proprio della svolta preromantica dello scorcio del secolo, cui il B. contrappone la " fantasia lieta e brillante " del poeta, in una sorta ...
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FIDANZA, Francesco
Daria Borghese
Figlio primogenito di Filippo, fratello di Gregorio e Giuseppe, non se ne conoscono con esattezza la data (1747 o 1749) e il luogo di nascita; per alcuni (Thieme-Becker) [...] piccole figure che animano il paesaggio, schizzate con brevi e ben definite pennellate denotano nel F. "una forte sensibilità preromantica, quasi neogotica che ne fa un esponente di cultura europea più che italiana" (Alloisi, 1993).
Nel 1801 al Salon ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Paribeni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella seconda metà del Settecento, a partire dall’Inghilterra si sviluppa una tendenza [...] dei Giganti, artisti nordici definiti da Briganti (1989) come un “gruppo di artisti che vivono ai confini dei territori preromantico e romantico e si esprimono in neoclassico, pur declinandolo in modi tutt’altro che ortodossi”. Uguale per tutti è la ...
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Pittore francese (Montauban 1780 - Parigi 1867). Direttore dell'Accademia di Francia a Roma (1834-41), esercitò, anche attraverso il suo frequentatissimo studio, una profonda influenza sulla pittura francese [...] predominante nelldi I., questa tuttavia non fu mai fredda o accademica. Sensibile a taluni aspetti della cultura preromantica, accanto ai temi desunti dalla tradizione classica e mitologica, I. amò interpretare anche episodî della storia medievale ...
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RADCLIFFE, Ann
Salvatore Rosati
Scrittrice inglese, nata il 9 luglio 1764 a Londra, dove morì il 7 febbraio 1823. È la rappresentante maggiore e più nota del cosiddetto romanzo nero o terrifico.
Esordì [...] and the Western Frontier of Germany (1795).
Il romanzo terrifico inglese (il cui impulso si suole riportare a una origine preromantica con la pubblicazione dell'Inquiry into the origin of our ideas of Sublime and Beautiful di E. Burke, 1756, la ...
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FANTUZZI, Rodolfo
Vincernza Maugeri
Nacque a Bologna nel 1781 e si formò alla scuola di Vincenzo Martinelli, insieme con il quale fu l'esponente più rappresentativo della pittura decorativa parietale [...] utili ad organizzare unitariamente la decorazione, con effetto di illusionistico plein air che inaugura una formula nuova e preromantica" (Roli, 1977, p. 70).
Tra queste opere la più celebrata rimane quella di palazzo Hercolani eseguita tra il ...
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RIDOLFI, Carlo
Giuseppe Fiocco
Pittore, ma assai più noto come biografo di pittori, nato a Lonigo (Vicenza) nell'aprile del 1594. Come racconta egli stesso nella sua diffusa autobiografia, stette nell'infanzia [...] , dimostra di penetrare singolarmente proprio il lato vivo di codesto gusto. La grande via della tradizione critica veneziana, via preromantica, antisistematica, s'inizia quindi col Dolce e tocca l'apice col Boschini e continua poi con A. M. Zanetti ...
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preromantico
preromàntico agg. e s. m. (f. -a) [comp. di pre- e romantico] (pl. m. -ci). – Del preromanticismo, che è proprio del preromanticismo: epoca p.; gusto p.; tendenze, correnti p.; musica preromantica. Come sost., chi, nella sua opera,...
sepolcrale
(ant. sepulcrale) agg. [dal lat. sepulcralis, der. di sepulcrum «sepolcro»]. – 1. a. Di sepolcro, destinato a un sepolcro: iscrizione s.; monumenti s.; pietra s., la lastra di pietra o di marmo che copre un sepolcro; Cristo apparve...