L’apposizione (lat. appositio «aggiunta») è un sintagma nominale che si affianca a un altro sintagma nominale per meglio descriverlo o definirlo. Più tecnicamente si può dire che l’apposizione è coreferenziale [...] Dal 1930 al 1944, a cura di R. Chiti e E. Lancia, Roma, Gremese, 1993, p. 121)
L’apposizione può essere introdotta da preposizioni o avverbi di vario tipo, oppure da locuzioni tipiche come in qualità di, in funzione di, in veste di. A differenza del ...
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Il termine partitivo indica la funzione, propria di alcuni elementi (l’➔articolo, il clitico ne o altri ➔ clitici), di indicare il prelievo di una ‘parte’, una quantità indeterminata, dal referente del [...] , alcuni aggettivi indefiniti dedicati (➔ lingue romanze e italiano).
In italiano l’articolo partitivo è una preposizione articolata risultante dalla fusione di di (➔ preposizioni) con l’articolo determinativo (Renzi 1988: 388-397); va notato che la ...
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L’➔apostrofo è, nell’italiano scritto, il segno che indica la caduta (o soppressione), in ragione di fenomeni di natura diversa e distinta, di una vocale (se davanti ad altra vocale si parla di ➔ elisione) [...] nei registri più elevati.
È interessante come parole in uso possano essere la risultante della fusione (➔ univerbazione) di preposizione + nome: è il caso di allarme / allarmi, attestato (e accettabile anche oggi, pur se nella sola esortazione, e ...
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APOSTROFO
Nell’ortografia italiana, l’apostrofo (’) si usa per segnalare la caduta di una o più lettere di una parola.
• Generalmente indica l’➔elisione di una vocale finale
la arte ▶ l’arte
una ape ▶ [...] finale
bene ▶ be’
poco ▶ po’
modo ▶ mo’ (a mo’ di = come)
– secondo un’abitudine ormai in disuso, in alcune preposizioni articolate nelle quali il troncamento riguarda il secondo elemento di un ➔dittongo
ai ▶ a’
dei ▶ de’
coi ▶ co’.
Dubbi
In ...
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Particella è un termine generico usato tradizionalmente per designare quegli elementi grammaticali che presentano le seguenti proprietà:
(a) non sono autonomi, vale a dire non possono figurare da soli, [...] assimilati alle particelle per la loro dipendenza dalla parola a cui si appoggiano).
Altre particelle sono le ➔ preposizioni, sia semplici che articolate (queste ultime, sia pur bisillabiche in alcune forme, possono essere considerate particelle ...
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La parola complemento ha assunto nella storia della linguistica e della grammaticografia occidentale molti e diversi significati. Nella tradizione scolastica italiana, tuttavia, essa ha un ambito d’uso [...] sono lingue che esprimono tali relazioni con i casi (ad es. il latino), ci sono lingue che le esprimono attraverso le preposizioni o l’ordine delle parole (ad es. l’italiano e il francese), altre lingue ricorrono a vari mezzi contemporaneamente: ad ...
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A [PREPOSIZIONE]
La preposizione semplice a può presentarsi in diverse forme:
– quando si trova prima di una parola che comincia con la vocale a (più raramente con altre vocali) può assumere la forma [...] avverbiali
a caso, a precipizio, a mano a mano, a poco a poco
a volte anche in forma di preposizione articolata
alla cieca, alla carlona
– può collegare due elementi della stessa frase, introducendo diversi tipi di complementi indiretti
Questa ...
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PREZZO O STIMA, COMPLEMENTO DI
Nell’analisi logica, il complemento di prezzo o stima indica il costo di un oggetto o il prezzo al quale viene acquistato o venduto, in senso sia proprio, sia figurato.
Spesso [...] .
Quando dipende da verbi come pagare, costare, sborsare, il complemento di prezzo si trova in forma diretta e si esprime senza preposizione
Un litro di latte costa 1,5 euro
Per queste scarpe ho pagato 150 euro
Ti piace la mia giacca? Ho sborsato ...
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Soprattutto con l’avvento dei corpora (➔ corpora di italiano) e degli strumenti informatici per consultarli, è divenuto possibile studiare con metodi statistici l’andamento di occorrenza di parole e di [...] di testi, tende a seguire un andamento simile: un numero ristretto di parole (tipicamente, parole funzionali quali articoli e preposizioni) ricorre con altissima frequenza, seguito da una assai lunga coda di parole che capitano solo una volta (i ...
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Caso della declinazione latina, collocato dai grammatici antichi al sesto posto nell’ordine dei paradigmi flessionali. In età moderna la denominazione è stata applicata dai linguisti occidentali anche [...] vicenda morfologica è da porre in relazione con l’ampliata funzionalità del caso, che si riflette anche nella molteplicità di preposizioni che possono unirsi all’a.: ab, ex, de, cum, in, sine, sub, super ecc. Nella sintassi scolastica, pertanto, gli ...
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preposizione
prepoṡizióne s. f. [dal lat. praepositio -onis (der. di praeponĕre «preporre», part. pass. praeposĭtus), che traduce il gr. πρόϑεσις]. – 1. Il fatto di preporre, di essere preposto a un compito, a un incarico, a una funzione;...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...