contrario (contraro)
Questo aggettivo, frequente sia in prosa che in verso, presenta due significati fondamentali (" avverso ", " ostile ", e " opposto ", non sempre tuttavia nettamente distinti) e una [...] ciò pare contrario di quello che io dico... l'uno detto non è contrario a l'altro (si noti l'uso delle due preposizioni nello stesso periodo); Cv IV X 10 le divizie... non possono dare nobilitade... con ciò sia cosa che naturalmente siano vili, e per ...
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MOTO DA LUOGO, COMPLEMENTO DI
Nell’analisi logica, il complemento di moto da luogo è il complemento che indica il luogo o la persona da cui qualcosa o qualcuno proviene, in senso sia proprio, sia figurato. [...] Dipende da verbi di movimento, come arrivare, uscire, togliere ecc.
Può essere introdotto dalle preposizioni da, di
Esco da Milano
Questo fumo arriva dalla cucina
Da dove arrivano queste informazioni?
Ti avverto appena esco di casa
Se indica il ...
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STATO IN LUOGO, COMPLEMENTO DI
Nell’analisi logica, il complemento di stato in luogo indica il luogo in cui avviene un’azione, accade un fatto, o si trova una persona o un oggetto.
Di solito è introdotto [...] da verbi che indicano quiete e permanenza (essere, trovarsi, rimanere, restare) e dalle preposizioni in, a, da, su, per, tra, sopra, sotto, fuori, dentro e dalle locuzioni preposizionali nei dintorni di, nei pressi di, vicino a, accanto a e così via ...
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Fenomeno affine all’enclisi (cui si contrappone) per cui certe parole prive di accento si appoggiano sulla parola seguente con la quale costituiscono in modo regolare e fisso un gruppo fonetico, come avviene [...] per l’articolo (la casa, pron. lacàsa), per il pronome davanti al verbo (tu vai, pron. tuvvài), per alcune preposizioni (da sé, pron. dassé) ecc. Come le enclitiche, anche le proclitiche possono trovarsi accoppiate, pur mantenendosi, nella scrittura ...
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Insieme a nomi, verbi e aggettivi, gli avverbi costituiscono una delle classi aperte di parole nel lessico dell’italiano.
Uno degli aspetti più difficili nell’analisi degli avverbi riguarda la loro definizione [...] fra l’una e l’altra classe). In moltissime lingue, infatti, una stessa parola può essere usata come avverbio oppure come preposizione, vale a dire come elemento che, insieme con il nome (o gruppo nominale) che lo accompagna, svolge per lo più una ...
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sincategorematico Nella logica formale, si dice di termine che preso isolatamente non ha un significato suo proprio ma lo acquista solo in unione ad altri termini, detti categorematici (cioè tali che di [...] per sé significano qualcosa), e agisce sul significato di questi ultimi dando luogo a una nuova espressione. Termini s. sono pronomi, avverbi, preposizioni, congiunzioni. ...
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Lo stile telegrafico nasce sul finire dell’Ottocento come risposta espressiva all’esigenza di scrivere messaggi brevi come telegrammi e telex, in cui ogni parola aveva un costo.
Tipica di questo stile [...] è dunque l’omissione delle cosiddette parole vuote, cioè articoli e preposizioni, secondo un uso già ottocentesco (Sboarina 1996: 93), proprio dello scambio epistolare (Antonelli 2003: 190-194) e talvolta riflesso anche nell’italiano popolare dei ...
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SUBORDINATE, PROPOSIZIONI
Le proposizioni subordinate (dette anche secondarie) sono frasi dipendenti logicamente e grammaticalmente da un’altra, che può essere autonoma (ed è chiamata allora proposizione [...] allora proposizione reggente o sovraordinata).
Questo rapporto di dipendenza può essere introdotto:
– tramite ➔congiunzioni subordinative e preposizioni di vario genere
Se pioverà, sarò molto contento per l’orto
La sonda volò sulla zona per ...
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Sistema linguistico fondato sull’inglese, con una semplificazione del lessico e della grammatica. Elaborato nel 1927 da C.K. Ogden, fornisce sia una lingua internazionale elementare sia uno schema per [...] un primo insegnamento dell’inglese agli stranieri. Il lessico consta di sole 850 parole: 400 nomi astratti, 200 concreti, 150 aggettivi e 100 «operatori» (congiunzioni, preposizioni ecc.). Il verbo è ridotto al minimo (18 verbi in tutto). ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] categoria a un’altra (Heine, Claudi & Hünnemeyer 1991: 236). Ad es., forme verbali possono essere usate come avverbi o preposizioni: è il caso dell’italiano tranne, in origine una forma di imperativo (tràine «togline») o di forme come il francese ...
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preposizione
prepoṡizióne s. f. [dal lat. praepositio -onis (der. di praeponĕre «preporre», part. pass. praeposĭtus), che traduce il gr. πρόϑεσις]. – 1. Il fatto di preporre, di essere preposto a un compito, a un incarico, a una funzione;...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...