Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] Petrarca latinizza sia graficamente (colomna da colonna, damni da danni, scripto da scritto) sia foneticamente, come dimostra la correzione della preposizione toscana corrente di in de: da di mia morte a de mia morte (ma anche all’inverso di Stige da ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] il campo dell’ablativo, col quale era per certi versi in concorrenza fin da epoca antica. Così avviene anche dopo preposizione: per es., nelle iscrizioni cristiane è frequente l’oscillazione tra sub hoc titulo positum e sub hunc titulum positum ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] accentazione dei ➔ monosillabi l’unica vera eccezione alla norma corrente, fondata sulla disambiguazione degli omonimi (‹da› preposizione, ‹dà› voce verbale, ecc.), è data dalla diffusa ma discutibile abitudine, promossa dalla pratica scolastica (non ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] come in prieghi, truova; anafonesi fiorentina punto e lingua, non ponto e lengua; i protonica fiorentina tipo migliore, ritorno; preposizione di e non de; er atona fiorentina, non ar, in meraviglia, cercherò; plurali le torri non le torre; articolo ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] accogliere il dittongo toscano -uo (novo in 1, ma luoco in 2), l’assenza della chiusura di e atona, particolarmente evidente nella preposizione de (in 1, 2, 3) e nei pronomi atoni me (1), se (3), il mantenimento di -ar- atono (potestaria in 1, levarà ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] anche in testi tutt’altro che sperimentali, come le poesie degli ermetici, dove ci sono usi del plurale o costrutti con la preposizione a (Mengaldo 1991: 131-158) del tutto fuori norma.
La lingua letteraria è stata in Italia (assai più a lungo che ...
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Linguaggio
Raffaele Simone
Preliminari
Quando si studiano i fenomeni del linguaggio, si resta colpiti dal fatto che la riflessione su questo tema, ben lungi dall'essere un'invenzione moderna (come accade [...] v. Bickerton, 1984 e 1990), di talune risorse le lingue non possono fare a meno (come i pronomi personali, una preposizione locativa di uso generale o una particella per trasformare una frase in una relativa), di altre possono esser addirittura prive ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] 9, 8). Notevole è anche una più libera coordinazione tra elementi sintatticamente e semanticamente non omogenei o con replica della preposizione in dittologie: «con bella e con gran gente» (Dec. II, 7, 63); o con abbinamento di un costrutto con verbo ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] , a Francesco V; senza l’articolo davanti al possessivo), «vado parlarne un momento» (1861, a Enrico Cialdini; senza la preposizione ‘a’) ecc. Né da una frequente menda microsintattica, comune anche all’italiano di Cavour: la confusione tra pronomi ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Relazioni culturali fra Est e Ovest
Juan Vernet Ginés
Julio Samsó
Charles S.F. Burnett
Pietro B. Rossi
Tzvi Langermann
Relazioni [...] a un certo punto si rese conto che la buona dizione ebraica richiedeva in determinate circostanze l'uso di una preposizione diversa. Alcuni importanti pensatori, come Mōšeh ben Naḥmān (Nahmanides, 1194-1270), si affidarono alla versione di al-Ḥarīzī ...
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preposizione
prepoṡizióne s. f. [dal lat. praepositio -onis (der. di praeponĕre «preporre», part. pass. praeposĭtus), che traduce il gr. πρόϑεσις]. – 1. Il fatto di preporre, di essere preposto a un compito, a un incarico, a una funzione;...
preposizionale
prepoṡizionale agg. [der. di preposizione]. – In linguistica e in grammatica, che si riferisce alla preposizione, che ha il valore di una preposizione: nesso p.; sintagma p., costituito da un sostantivo preceduto da una preposizione...