I verbi modali (tradizionalmente detti verbi servili) sono quei verbi che fanno parte dell’ampia classe dei verbi ausiliari (➔ ausiliari, verbi) e che, collegandosi direttamente a un verbo all’infinito, [...] 1995: 65)
In (1) si nota la semplice combinazione di verbo modale + infinito (non volevano entrare): l’infinito si collega al verbo reggente direttamente, senza l’interposizione di preposizione; il soggetto di volevano (dei bambini delle prime ...
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Come concetto naturale, la causa è una relazione tra due eventi del mondo fenomenico, e in ciò si differenzia dal motivo, che interessa invece l’ambito delle azioni umane (➔ finalità, espressione della). [...] dei gradi di codifica conferma l’idea di una relativa semplicità cognitiva della causa, che in ciò si distingue, forma implicita, facoltativa e meno frequente, è introdotta dalla preposizione per seguita dall’infinito, preferibilmente al passato:
(15 ...
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INFINITO
L’infinito è un modo verbale indefinito che ha soltanto i tempi presente e passato: l’infinito presente (o semplice) e l’infinito passato (o composto); l’infinito passato si forma con l’infinito [...] indicare un fatto improvviso o un’azione immediata (infinito narrativo o descrittivo)
Ecco arrivare l’ambasciatore
Con la preposizione ➔a evidenzia l’aspetto intensivo, durativo, ripetitivo dell’azione
E lui lì a sbraitare in continuazione.
Dubbi ...
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Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] frasi di una lingua, ma solo ad alcuni tipi di frase più semplici, mentre per le altre è necessario dotare la s. di nuovi es., quell’oggetto, l’amico, signor Antonio, un’ora). La preposizione a e le congiunzioni e e o possono prendere un -d eufonico ...
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Parte variabile del discorso che la tradizione grammaticale classica interpretava e definiva come la categoria che ha la funzione di sostituire il nome, ma che in effetti assolve la più vasta funzione [...] nominale, ad avere una loro declinazione che non sia semplice distinzione fra singolare e plurale; così, per es., al nominativo io si oppongono me per il compl. oggetto in posizione forte e dopo preposizione, mi per il compl. di termine e per il ...
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LINGUISTICA (XXI, p. 207)
Carlo Tagliavini
Nell'ultimo ventennio non sono mancati tentativi di sovvertire l'ordine apparente creato nella grammatica comparata delle lingue indoeuropee dalla precedente [...] divengono tutte, nonostante l'apparente complicazione grafica, più semplici.
Innovazioni di metodo e di principî contro la circolo di Praga, sono introdotte le classi unidimensionali (preposizione, nome proprio, avverbio, numerale) e le classi ...
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PERSIA
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Ettore ROSSI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Antonino PAGLIARO
Ernst KUHNEL
*
F. G.
(A. T. 73-74, 91-94)
Sommario. - L'impero [...] di provincia in -u appaiono a volte distinti solo dalla preposizione hačā che precede l'abl. (bābairauv "in Babilonia", fra i sudditi. Perciò lo stile dell'iscrizione, per quanto semplice e impacciato, non manca di una certa solennità. Questo è l ...
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MORFOLOGIA (dal gr. μορϕή "forma" e λόγος "ragionamento"
Giuseppe MONTALENTI
Giacomo DEVOTO
Giacinto Viola
Questo termine che secondo l'etimologia significa "studio delle forme" è usato per lo più [...] Le forme tematiche hanno trionfato in linea generale, ma non con la semplice vocale tematica che sopravvive in legg-e-re, corr-e-re e fronte a ἴδε, ϕέρε), quando l'uso delle preposizioni viene favorito dalla debole pronuncia delle consonanti finali e ...
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TOPONOMASTICA (nome formato, secondo l'esempio di γραμματική e simili, dall'agg. ὀνομαστικός, composto con τοπός, "luogo" fr. toponymie; ted. Ortsnamenkunde; ingl. toponymics)
Pietro SKOK
Dante OLIVIERI
È [...] nella quale si usa. Può essere derivato o semplice, sostantivo o aggettivo, composto o no. Considerata Turchi hanno assunto dai Greci questa abbreviazione insieme con la preposizione εἰς ‛s tin boli diede nel turco regolarmente Istanbul. ...
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IMPIEGO (impiegare "adoperare", dal lat. implicare)
Roberto MONTESSORI
Guido ZANOBINI
Impiego pubblico. - È impiegato colui che permanentemente si pone a disposizione dello stato o d'altro ente pubblico [...] di locazione d'opera o d'opere, di mandato, di preposizione istitoria): però, essendo oggi del tutto escluso che il il lavoro che si presta in modo discontinuo, per il lavoro di semplice attesa o di custodia. Se per accordo fra le parti, oltre ...
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preposizione
prepoṡizióne s. f. [dal lat. praepositio -onis (der. di praeponĕre «preporre», part. pass. praeposĭtus), che traduce il gr. πρόϑεσις]. – 1. Il fatto di preporre, di essere preposto a un compito, a un incarico, a una funzione;...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...