Drammaturgo e regista sudafricano di lingua inglese (n. Middelburg, Prov. del Capo, 1932). Ha rappresentato la condizione divisa del suo paese mettendo a confronto sulla scena il personaggio nero e quello [...] rejoicings (2002); Exits and entrances (2004); Booitjie and the Oubaas (2006); Victory (2007). Da ricordare anche il romanzoTsotsi (1980), da cui nel 2005 il regista G. Hood ha tratto un film, vincitore del premioOscar per il miglior film straniero. ...
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Romanzo (premio Viareggio 1962) dello scrittore italiano G. Bassani (1916-2000).
Di grande successo è stato l’adattamento cinematografico, Il giardino dei Finzi Contini (1970), con la regia di V. De Sica, [...] Orso d'oro al XXI Festival di Berlino (1971) e premioOscar per il miglior film straniero (1972). ...
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Letteratura e cinema
Irene Bignardi
Fin dalle origini dell'industria cinematografica i registi e gli sceneggiatori si sono ispirati alle fonti letterarie, anche perché la nuova arte nasceva mentre le [...] di via Panisperna, 1988), e soprattutto R. Benigni (Il piccolo diavolo, 1988; Johnny Stecchino, 1991; La vita è bella, 1997, premioOscar per il miglior film straniero).
Non mancano autori che si sono dedicati alle due professioni di scrittore e di ...
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Goldman, William
Patrick McGilligan
Scrittore, commediografo e sceneggiatore statunitense, nato a Chicago il 12 agosto 1931. Si è cimentato con successo in diversi generi, dal racconto al romanzo, alla [...] forti figure maschili che hanno attirato varie star hollywoodiane, tra cui in particolare Paul Newman e Robert Redford. Nel 1970 ha vinto il premioOscar per Butch Cassidy and the Sundance Kid (1969; Butch Cassidy) di George Roy Hill; un secondo ...
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Stato federale indipendente nell’ambito del Commonwealth britannico (dal 1901; capo dello Stato è il sovrano del Regno Unito). Il territorio coincide con l’omonimo continente (➔ Australia), includendo [...] children (1940). Ancora più determinante è stata l’assegnazione del premio Nobel per la letteratura (1973) a P. White. Punto 1992); P. Carey introduce nei suoi romanzi (War crimes, 1979; Oscar and Lucinda, 1988; Jack Maggs, 1997; True history of the ...
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Stato dell’Europa settentrionale, costituito dalle regioni orientali della Penisola Scandinava, dalle isole baltiche di Gotland e Öland e da altre minori. Confina a NO e a O con la Norvegia, a NE con la [...] fu coltivato da Carlo XV (1859-72). Sotto il regno di Oscar II (1872-1907) fu abolita l’imposta fondiaria e si pose dell’inquietudine della sua generazione è P. F. Lagerkvist, premio Nobel per la letteratura nel 1951, poeta, pensatore e drammaturgo ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] narrativa di P. Carey (n. 1943: War crimes, 1979; Oscar and Lucinda, 1988; Collected stories, 1994; Jack Maggs, 1997) stamparli in paesi occidentali. Il più famoso fra questi poeti, il premio Nobel I.A. Brodskij (1940-1996), dopo aver iniziato a ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] approdando infine alla solida e coinvolgente rappresentazione dell'Olocausto con Schindler's list (Schindler's list, 1993), premiato da una serie di Oscar e dal consenso pressoché unanime di pubblico e critica. Ai margini del fantastico, il noir e l ...
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URSS
Ferruccio Nano
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
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Adriano Guerra
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Adriano Guerra
Marco Mancini
Nicoletta Marcialis
Maria Rosa Mezzi
Viktor Misiano
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Stefania [...] delle vicissitudini del paese, e Utomlennye solncem (Sole ingannatore, 1994), che ha vinto il Gran Premio della giuria al festival di Cannes 1994 e l'Oscar per il miglior film straniero 1995.
Un discorso a parte meritano le cinematografie delle varie ...
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oscar
òscar (più com. Òscar) s. m. [der., sembra, dall’esclamazione di una segretaria dell’Accademia sotto citata che notò una straordinaria rassomiglianza fra la statuetta e un suo zio, di nome appunto Oscar]. – 1. Propr., nome della statuetta...
oscarizzato
p. pass. e agg. Insignito di un premio Oscar. ◆ Borbotta [Carlo] Ponti: «Per me, dovrebbe vincere come miglior regista americano Terrence Malick: [Steven] Spielberg è già stato troppo “oscarizzato”. Anche tu, Sofia, la pensi come...