Regista cinematografico statunitense (n. New York 1966). Ha esordito alla regia con il documentario The Cruise (1998): ritratto di un eccentrico autista di autobus newyorkese, la pellicola ha ricevuto [...] diversi riconoscimenti, tra cui l’Emmy Award e il primo premio dell’International Forum al Festival di Berlino. M. ha raggiunto A sangue freddo); il film gli è valso la nomination a Oscar, BAFTA e Directors Guild of America Award. Nel 2011 ha diretto ...
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(trad. it. Il buio oltre la siepe) Romanzo (1960) della scrittrice statunitense H. Lee (1926-2016), premiata con il premio Pulitzer (1961), dal quale nel 1962 il regista cinematografico statunitense R. [...] Mulligan (1925-2008), ha tratto l’omonimo film vincitore di tre premiOscar. ...
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Letteratura e cinema
Antonio Costa
Nonostante le profonde trasformazioni in atto nella produzione e nel consumo, il cinema, alla svolta del nuovo millennio, continua con regolare frequenza a ispirarsi [...] pianista) di M. Haneke, tratto dal romanzo dell'austriaca E. Jelinek (premio Nobel per la letteratura nel 2004); Fight club (1999) di D. nel 2002 R. Benigni, dopo aver conquistato nel 1997 un Oscar con La vita è bella. Passato alla storia come la più ...
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Festival e premi cinematografici
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I festival
Nel 1932, con l'intento di far conoscere i prodotti migliori di un cinema inteso come forma d'arte, nacque il primo tra i festival cinematografici di prestigio, [...] prestigio a livello internazionale, attenta alle esigenze artistiche e di mercato.
I premi
Tra i riconoscimenti cinematografici, l'Oscar oltre a essere il premio più antico, continua a rimanere il più prestigioso, divenuto negli anni il simbolo ...
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OLIVIER, Sir Laurence Kerr
Giovanni Grazzini
(App. II, II, p. 453)
Attore e regista inglese, morto a Steyning (Sussex) l'11 luglio 1989. Ha proseguito l'attività cinematografica con The Beggar's Opera [...] , ha confermato la grande duttilità e l'alto professionismo che costituiscono i fondamenti della sua personalità.
Premiato − oltre che con ben nove nominations - con un Oscar e un Leone d'oro di Venezia (per Hamlet, Amleto, 1948) e con un secondo ...
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GRIFFITH, David Wark
Regista e produttore cinematografico, nato a La Grange (Kentucky) il 22 gennaio 1875 e morto a Hollywood il 23 luglio 1948; cronista e critico teatrale, esordì come attore drammatico [...] le sue azioni della Un. Artists, si ritirò a vita privata sempre più appartato malgrado nel 1935 gli venisse assegnato un Oscarpremio speciale. Nonostante i limiti della sua opera e il suo progressivo declino artistico, G. resta una figura di grande ...
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Petri, Elio (propr. Eraclio)
Stefano Della Casa
Sceneggiatore e regista cinematografico e teatrale, nato a Roma il 29 gennaio 1929 e morto ivi il 10 novembre 1982. Il suo mondo cinematografico stilisticamente [...] , Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1970), che ottenne il Gran premio speciale della giuria al Festival di Cannes e nel 1971 l'Oscar come miglior film straniero, è solo in apparenza un prodotto del cosiddetto filone dell''impegno ...
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Newman, Paul
Monica Trecca
Attore cinematografico statunitense, nato a Cleveland (Ohio) il 26 gennaio 1925. Ultimo emblematico divo della Hollywood più tradizionale, nonché significativo nuovo esponente [...] , Rachel, 1968, La prima volta di Jennifer) ha ottenuto un solo premio come miglior attore nel 1987 per The color of money (1986; Il colore dei soldi) di Martin Scorsese, oltre all'Oscar alla carriera conferitogli l'anno precedente e al Jean Hersholt ...
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Cukor, George (propr. George Dewey)
Patrick McGilligan
Regista cinematografico statunitense, nato a New York il 14 luglio 1899 e morto a Los Angeles il 23 gennaio 1983. Sebbene non fosse molto noto al [...] , scrissero per lui una serie di copioni sempre di buona qualità. Durante la sua lunga carriera ottenne varie nominations all'Oscar e vinse il premio nel 1965 per la regia con My fair lady (1964); nel 1982 gli venne consegnato il Leone d'oro alla ...
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Mankiewicz, Joseph L. (propr. Joseph Leo)
Simone Emiliani
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Wilkes-Barre (Pennsylvania) l'11 febbraio 1909 e morto a Bedford (New [...] Max Ophuls, come le porte in quelli di Ernst Lubitsch. Vinse l'Oscar per la regia e la sceneggiatura sia nel 1949 con A letter to contro Eva): per quest'ultimo film si aggiudicò anche il Premio speciale della giuria al Festival di Cannes. Nel 1987 gli ...
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oscar
òscar (più com. Òscar) s. m. [der., sembra, dall’esclamazione di una segretaria dell’Accademia sotto citata che notò una straordinaria rassomiglianza fra la statuetta e un suo zio, di nome appunto Oscar]. – 1. Propr., nome della statuetta...
oscarizzato
p. pass. e agg. Insignito di un premio Oscar. ◆ Borbotta [Carlo] Ponti: «Per me, dovrebbe vincere come miglior regista americano Terrence Malick: [Steven] Spielberg è già stato troppo “oscarizzato”. Anche tu, Sofia, la pensi come...