Italia
Guido Fink
Marco Pistoia
Bruno Roberti
Cinematografia
Dalle origini agli anni Venti del Novecento
Durante le feste di Pasqua del 1897 un fotografo francese, Henri Le Lieure, aprì con il socio [...] ; Marrakesh Express, 1989; Turné, 1990, film di ambiente teatrale; il premioOscar Mediterraneo, 1991); di Giuseppe Tornatore, già fotografo, anch'egli premiato con l'Oscar per Nuovo cinema Paradiso (1988), preceduto da Il camorrista (1986) e ...
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Argentina
Daniele Dottorini
Cinematografia
La nuova invenzione del cinema iniziò a diffondersi presto in A. grazie al flusso migratorio proveniente dall'Europa. I suoi primi pionieri furono infatti [...] oficial (1985; La storia ufficiale), incentrato sulle adozioni dei figli dei desaparecidos, che ottenne la nomination al premioOscar nel 1986.
Gli eventi drammatici appena trascorsi furono al centro degli interessi dei registi vecchi e nuovi ...
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Germania
Giovanni Spagnoletti
Cinematografia
Le origini del cinema: 1895-1918
Riscoperta dalla grande retrospettiva Prima di Caligari, presentata nell'11a edizione delle "Giornate del cinema muto" di [...] il remake di Peter Kassovitz, con Robin Williams tra gli interpreti) che gli valse, oltre a un premio alla Berlinale, la nomination all'Oscar (unico caso di tutta la produzione DEFA).
Sempre nel campo del film antifascista si segnala ancora Der Fall ...
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Svezia
Stefano Boni
Cinematografia
Il cinema svedese si sviluppò con qualche ritardo rispetto a quello di altri Paesi nordici come la Danimarca. Intorno al 1913, tuttavia, entrò nel suo periodo aureo, [...] decine di milioni di corone l'anno; la sostituzione della giuria che destinava i premi di qualità con una giuria che si limitava ad assegnare gli 'Oscar' svedesi, i Guldbaggen ("Arieti d'oro"). Quando Olofsson accettò di assumere la presidenza della ...
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Iugoslavia
Eusebio Ciccotti
Cinematografia
Per 'cinema iugoslavo' si intende il cinema prodotto nella ex Iugoslavia o in parte di essa (dopo il 1991, infra) dal 1918 al 2002. Quando arrivò il cinema, [...] 's land ‒ Terra di nessuno), forte denuncia dell'assurdità delle guerre del regista bosniaco Danis Tanović, è stato premiato con l'Oscar per il miglior film straniero.
bibliografia
E.G. Laura, Il film jugoslavo, Lecce 1982.
D. Kosanović, R. Munitić ...
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Russia
Ornella Calvarese
Cinematografia
di Ornella Calvarese
Pochi mesi dopo la sua prima apparizione al Grand Café di Parigi, il cinema dei fratelli Lumière fece il suo ingresso nella capitale dell'Impero [...] ; Sole ingannatore) di N.S. Michalkov, con cui il regista ha ottenuto il Gran premio della giuria al Festival di Cannes e nel 1995 l'Oscar come miglior film straniero, ne sono esempi significativi.
La prima avanguardia della perestrojka (1984-1989 ...
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Brasile
Enzo Sallustro
Cinematografia
La nascita del cinema
L'8 luglio del 1896, presso il civico 57 di rua do Ouvidor a Rio de Janeiro, si ebbe la prima proiezione cinematografica brasiliana. Sempre [...] Atlântida, consolidò la coppia più famosa del cinema brasiliano, Oscarito e Grande Othelo, e con loro realizzò Aviso aos navegantes Lima Barreto, inaugurò il genere del cangaço e vinse un premio al Festival di Cannes dello stesso anno. Nono-stante ...
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Danimarca
Stefano Boni
Cinematografia
Il cinema danese si sviluppò assai presto e conobbe un periodo aureo nella prima metà degli anni Dieci, quando divenne, nonostante le limitatissime dimensioni del [...] decenni aveva realizzato film ignorati dalla critica, conquistò nel 1988 l'Oscar con Babettes gæstebud (1987; Il pranzo di Babette), da un A sancire il suo successo è poi arrivato il Gran premio della giuria vinto a Cannes con Breaking the waves ( ...
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Europa
Bruno Roberti
Paolo Marocco
Cinematografia
Caratteri di un cinema europeo
La faticosa ricerca di un'identità complessiva del prodotto cinematografico europeo, avvenuta nel quadro della travagliata [...] di Venezia, dal film sloveno Kruh in mleko (noto anche come Bread and milk) di Jan Cvitkovič, pure premiato nel 2001 a Venezia per la regia, fino all'Oscar del 2002 per il miglior film straniero assegnato a No man's land (2001) del bosniaco Danis ...
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oscar
òscar (più com. Òscar) s. m. [der., sembra, dall’esclamazione di una segretaria dell’Accademia sotto citata che notò una straordinaria rassomiglianza fra la statuetta e un suo zio, di nome appunto Oscar]. – 1. Propr., nome della statuetta...
oscarizzato
p. pass. e agg. Insignito di un premio Oscar. ◆ Borbotta [Carlo] Ponti: «Per me, dovrebbe vincere come miglior regista americano Terrence Malick: [Steven] Spielberg è già stato troppo “oscarizzato”. Anche tu, Sofia, la pensi come...