Laemmle, Carl
Eva Cerquetelli
Distributore e produttore cinematografico statunitense, di origine ebraico-tedesca, nato a Laupheim(Baden-Württemberg) il 17 gennaio 1867 e morto a Los Angeles il 24 settembre [...] on the western front (All'Ovest niente di nuovo) di Lewis Milestone, che nel 1930 vinse gli Oscar per la regia e il miglior film, venne candidato al premio Nobel per la pace.
Compiuti gli studi nella città natale, a 17 anni emigrò con la famiglia ...
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Almendros, Nestor
Stefano Masi
Direttore della fotografia spagnolo, nato a Barcellona il 30 ottobre 1930 e morto a New York il 4 marzo 1992. È stato uno dei protagonisti della Nouvelle vague, alla quale [...] métro (L'ultimo metrò) di Truffaut, ne premiò idealmente il rilevante contributo dato al cinema francese.
Nato da Days of heaven, film che gli procurò l'unico, meritato Oscar: per questo racconto epico, ricco di suggestioni visive e pittoriche ( ...
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Nuovo Cinema Paradiso
Andrea Maioli
(Italia/Francia 1988, colore, 123m); regia: Giuseppe Tornatore; produzione: Franco Cristaldi per Cristaldifilm/ Les Films Ariane; sceneggiatura: Giuseppe Tornatore; [...] .
Prima di conquistare uno dei più alti panieri di allori mai raggiunti da un film italiano (l'Oscar per il miglior film straniero e il Gran premio speciale della giuria a Cannes su tutti, ma anche fra gli altri il Golden Globe della stampa estera ...
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Jordan, Neil
Bruno Roberti
Regista, sceneggiatore e scrittore irlandese, nato a Sligo il 25 febbraio 1950. Caratterizza il suo cinema lo slittamento progressivo da una situazione realistica a dimensioni [...] di critica e di pubblico, confermato da sei candidature all'Oscar nel 1993 e da quello per la migliore sceneggiatura originale in un furente impatto visivo. Con The butcher boy (1997), premiato nel 1998 al Festival di Berlino con l'Orso d'argento per ...
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Z
Piero Pruzzo
(Francia/Algeria 1968, 1969, Z ‒ L'orgia del potere, colore, 127m); regia: Constantin Costa-Gavras; produzione: Jacques Perrin, Hamed Rachedi per Reggane/ONCIC/Valoria; soggetto: dall'omonimo [...] Festival di Cannes 1969 (Premio Speciale della Giuria al film e Palma d'oro come miglior attore a Jean-Louis Trintignant) e dall'Oscar come miglior film straniero nello stesso anno.
L'etichetta che viene rapidamente applicata a Z è quella di 'cinema ...
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Lang, Charles (propr. Charles Bryant Jr)
Stefano Masi
Direttore della fotografia statunitense, nato a Bluff (Utah) il 27 marzo 1902 e morto a Santa Monica (California) il 3 aprile 1998. Sensibile interprete [...] di alcuni celebri western. Pur se ricordato come il direttore della fotografia con il maggior numero di nominations all'Oscar (ben diciotto), vinse il premio una sola volta, per il bianco e nero di A farewell to arms (1932; Addio alle armi) di Frank ...
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Wajda, Andrzej
Serafino Murri
Regista cinematografico polacco, nato a Suwałki il 6 marzo 1927. Ha rappresentato una delle voci più significative del cinema dell'Est europeo nel periodo del 'disgelo' [...] Resistenza in opere come Kanał (1957; I dannati di Varsavia; Premio della giuria a Cannes) e Popiół i diament (1958; Cenere l'Orso d'argento al Festival di Berlino e nel 2000 l'Oscar onorario.
Figlio di un militare di carriera, durante la guerra si ...
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Les 400 coups
Flavio Santi
(Francia 1958, 1959, I quattrocento colpi, bianco e nero, 93m); regia: François Truffaut; produzione: Georges Charlot per Les Films du Carrosse/SEDIF; soggetto: François Truffaut; [...] detstvo (L'infanzia di Ivan, Andrej Tarkovskij 1962). Les 400 coups vinse a Cannes il premio per la regia e ottenne una nomination all'Oscar per la migliore sceneggiatura originale.
Interpreti e personaggi: Jean-Pierre Léaud (Antoine Doinel), Albert ...
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Robinson, Edward G.
Francesco Zippel
Nome d'arte di Emanuel Goldenberg, attore cinematografico romeno, naturalizzato statunitense, nato a Bucarest il 12 dicembre 1893 e morto a Los Angeles il 26 gennaio [...] fosse unanimemente riconosciuta, R. ottenne in vita solo un premio, quello come migliore attore al Festival di Cannes per House mancare due mesi prima del conferimento, nel 1973, dell'Oscar alla carriera.
Appartenente a una famiglia ebrea della media ...
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Saturday Night Fever
Federica De Paolis
(USA 1977, La febbre del sabato sera, colore, 118m); regia: John Badham; produzione: Robert Stigwood per Paramount; soggetto: dall'articolo Tribal Rites of the [...] fama di cui gode nella discoteca, va a consegnare il premio ai secondi classificati. Abbattuto e sconsolato, cerca con la violenza Fever l'attore si aggiudicò nel 1978 una nomination all'Oscar (per averne un'altra, ha dovuto aspettare Pulp Fiction, ...
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oscar
òscar (più com. Òscar) s. m. [der., sembra, dall’esclamazione di una segretaria dell’Accademia sotto citata che notò una straordinaria rassomiglianza fra la statuetta e un suo zio, di nome appunto Oscar]. – 1. Propr., nome della statuetta...
oscarizzato
p. pass. e agg. Insignito di un premio Oscar. ◆ Borbotta [Carlo] Ponti: «Per me, dovrebbe vincere come miglior regista americano Terrence Malick: [Steven] Spielberg è già stato troppo “oscarizzato”. Anche tu, Sofia, la pensi come...