Danimarca
Stefano Boni
Cinematografia
Il cinema danese si sviluppò assai presto e conobbe un periodo aureo nella prima metà degli anni Dieci, quando divenne, nonostante le limitatissime dimensioni del [...] decenni aveva realizzato film ignorati dalla critica, conquistò nel 1988 l'Oscar con Babettes gæstebud (1987; Il pranzo di Babette), da un A sancire il suo successo è poi arrivato il Gran premio della giuria vinto a Cannes con Breaking the waves ( ...
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Europa
Bruno Roberti
Paolo Marocco
Cinematografia
Caratteri di un cinema europeo
La faticosa ricerca di un'identità complessiva del prodotto cinematografico europeo, avvenuta nel quadro della travagliata [...] di Venezia, dal film sloveno Kruh in mleko (noto anche come Bread and milk) di Jan Cvitkovič, pure premiato nel 2001 a Venezia per la regia, fino all'Oscar del 2002 per il miglior film straniero assegnato a No man's land (2001) del bosniaco Danis ...
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Canada
Bruno Roberti
Cinematografia
di Bruno Roberti
Il carattere composito della cinematografia canadese, soprattutto nelle sue due componenti linguistico-culturali francofona e anglofona, ha rispecchiato, [...] : Kathleen Shannon diresse negli anni Settanta lo studio D dell'ONF producendo molti lavori di cineaste, spesso premiate con l'Oscar per il miglior documentario, come Beverly Shaffer, Terre Nash, Cynthia Scott.
In ambito francofono Anne-Claire Poirer ...
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Israele
Sergio Di Giorgi
Cinematografia
La storia del cinema israeliano è legata inestricabilmente alle travagliate vicende storiche e politiche che, dalla nascita ufficiale del movimento sionista (1897) [...] e alla coesistenza, venne proiettato nell'ambito di numerosi festival, ottenendo il premio della critica internazionale alla Mostra del cinema di Venezia e una nomination all'Oscar come miglior film straniero.
Dalla fine degli anni Ottanta il cinema ...
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India
Italo Spinelli
Cinematografia
La pluralità espressiva del cinema indiano può essere apprezzata considerando che nel Paese sono ufficialmente riconosciute dalla Costituzione numerose lingue, con [...] antibritannico ‒ e che ha ricevuto il riconoscimento sia della critica internazionale (la nomination all'Oscar per il miglior film straniero e il premio del pubblico al Festival internazionale di Locarno del 2001) sia del pubblico indiano (grazie ...
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TOGNAZZI, Ugo
Michele Sancisi
(Ottavio Ugo). – Nacque a Cremona il 23 marzo 1922, primogenito di una famiglia piccolo borghese, seguito da Ines due anni dopo.
Il padre Ermenegildo, detto Gildo, un assicuratore [...] e Tarabusi. La stessa cosa accadde poi, in proporzioni ancora maggiori e su scala internazionale (tre candidature all’Oscar, tra i molti premi), con un’altra trilogia, quella francese di Il vizietto (1978), di Édouard Molinaro, seguito da Il vizietto ...
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Renoir, Jean
Giorgio De Vincenti
Regista cinematografico francese, nato a Parigi il 15 settembre 1894 e morto a Los Angeles il 12 febbraio 1979. Maestro dell'arte cinematografica, fu considerato un [...] Venezia e ottenne una nomination all'Oscar; nel 1975 gli venne conferito l'Oscar alla carriera.
Secondogenito del pittore di Calcutta nel 1950 e che l'anno dopo ottenne il Premio internazionale speciale alla Mostra del cinema di Venezia. Primo film a ...
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Berlino, Festival di
Ettore Zocaro
Bruno Roberti
L'Internationale Filmfestspiele Berlin, presto conosciuto come Berlinale, fu istituito nel 1951 su iniziativa politico-culturale degli Stati Uniti e [...] avvenuto nel periodo nazista.
Presieduto da Oscar Martay, consulente cinematografico del Dipartimento di Stato il tiranno) di David Lean, nel 1954 il pubblico affiancò il premio conferito a Pane, amore e fantasia (1953) di Luigi Comencini, ...
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Taiwan
Alberto Pezzotta
Cinematografia
Colonia giapponese dal 1895 al 1945 e sede dal 1949 della Repubblica di Cina, nello sviluppare una propria cinematografia T. ha dovuto per lungo tempo fare i conti [...] infine Yi Yi (1999; Yi Yi ‒ e uno…e due…, premio per la regia al Festival di Cannes), toccante affresco plurigenerazionale di una (2000; La tigre e il dragone), che ha vinto quattro Oscar e reso popolare in tutto il mondo il genere hongkonghese delle ...
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PONTECORVO, Gilberto
Stefania Carpiceci
PONTECORVO, Gilberto (Gillo). – Nacque a Pisa il 19 novembre 1919 da Massimo e da Maria Maroni.
Il nonno materno, Arrigo, fu primario dell’ospedale Fatebenefratelli [...] critiche entusiaste. Ottenne quindi la nomination all’Oscar come miglior film straniero.
Negli anni Corriere della Sera, 17 gennaio 1985; [M. S. P.], Sceneggiatori, ecco il vostro premio, in L’Unità, 29 ottobre 1985, p. 7; [An.], Arriva P., in La ...
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oscar
òscar (più com. Òscar) s. m. [der., sembra, dall’esclamazione di una segretaria dell’Accademia sotto citata che notò una straordinaria rassomiglianza fra la statuetta e un suo zio, di nome appunto Oscar]. – 1. Propr., nome della statuetta...
oscarizzato
p. pass. e agg. Insignito di un premio Oscar. ◆ Borbotta [Carlo] Ponti: «Per me, dovrebbe vincere come miglior regista americano Terrence Malick: [Steven] Spielberg è già stato troppo “oscarizzato”. Anche tu, Sofia, la pensi come...