La battaglia di Algeri
Flavio Santi
(Italia/Algeria 1965, 1966, bianco e nero, 121m); regia: Gillo Pontecorvo; produzione: Antonio Musu, Yacef Saadi per Igor Film/Casbah; sceneggiatura: Franco Solinas; [...] contro l'oppressione.
Il film vinse il Leone d'oro e il premio della critica internazionale alla Mostra del Cinema di Venezia; ebbe tre nominations all'Oscar, per il miglior film straniero, il miglior regista e la migliore sceneggiatura originale ...
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Memorias del subdesarrollo
Gualtiero De Marinis
(Cuba 1968, Memorie del sottosviluppo, bianco e nero, 97m); regia: Tomás Gutiérrez Alea; produzione: Miguel Mendoza per ICAIC; soggetto: dall'omonimo [...] la National Society of Film Critics decise di assegnarli un premio che consisteva, tra l'altro, in un assegno di 1994 si tolse anche il gusto di ricevere una nomination all'Oscar per la love story omosessuale Fresa y chocolate (Fragola e cioccolato ...
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Nashville
Roberto Chiesi
(USA 1975, colore, 161m); regia: Robert Altman; produzione: Robert Altman per Landscape/American Broadcasting Company/Paramount; sceneggiatura: Joan Tewkesbury; fotografia: [...] con crudele insofferenza, quasi in un preludio all'atto omicida del finale.
Il film ha ottenuto il Premio dei critici newyorchesi e l'Oscar per la migliore canzone originale (I'm Easy di Keith Carradine). Altman supervisionò anche il montaggio di ...
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Schlöndorff, Volker
Giovanni Spagnoletti
Regista cinematografico tedesco, nato a Wiesbaden il 31 marzo 1939. È stato una personalità di punta dello Junger Deutscher Film e, tra tutti i registi del rinnovamento [...] nel corso della sua carriera ha vinto, tra l'altro, il premio Fipresci per la sua opera di debutto Der junge Törless (1966; suo Die Blechtrommel (1979; Il tamburo di latta) è andato l'Oscar per il migliore film straniero.
Figlio di un medico, nel 1956 ...
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De Santis, Pasqualino
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Fondi il 24 aprile 1927 e morto a L′viv (Ucraina) il 23 giugno 1996. Fratello minore del regista Giuseppe De Santis, è stato un [...] anni Settanta e Ottanta. Fu il primo direttore della fotografia italiano a vincere l'Oscar, per le immagini del film di Franco Zeffirelli Romeo e Giulietta (1968): un premio sorprendente se si considera che D. S. era soltanto al suo terzo film.
Dopo ...
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Kovács, László
Stefano Masi
Direttore della fotografia ungherese, naturalizzato statunitense, nato nei pressi di Budapest il 14 maggio 1933. Uno dei personaggi più rappresentativi della cosiddetta New [...] ridisegnando la propria identità. Dagli anni Ottanta si è dedicato soprattutto al cinema commerciale di qualità. Sebbene non sia mai stato premiato con un Oscar, è considerato tra i maggiori operatori degli ultimi trent'anni e nel 2002 ha ricevuto un ...
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Barry, John (propr. Prendergast, Jonathan Barry)
Nicola Campogrande
Compositore inglese, nato a York il 3 novembre 1933. La sua notorietà è legata soprattutto alle musiche di molti film della serie dell'agente [...] , ha di gran lunga oltrepassato i confini di questo genere cinematografico. Durante la sua lunga carriera ha ricevuto numerosi premi, tra cui cinque Oscar: nel 1967 per la colonna sonora e la migliore canzone di Born free (1966; Nata libera) di James ...
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Un homme et une femme
Roy Menarini
(Francia 1965, 1966, Un uomo, una donna, colore/bianco e nero, 110m); regia: Claude Lelouch; produzione: Claude Lelouch per Les Films 13; sceneggiatura: Claude Lelouch, [...] ai sorprendenti incassi in tutto il mondo, Un homme et une femme ha infatti meritato il premio di miglior film al Festival di Cannes del 1966, l'Oscar come miglior film straniero e come miglior sceneggiatura originale, il Golden Globe e molti altri ...
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Howe, James Wong (propr. Wong Tung Jim)
Stefano Masi
Direttore della fotografia cinese, naturalizzato statunitense, nato a Canton il 28 agosto 1899 e morto a Hollywood il 12 luglio 1976. Celebre per [...] , diede il meglio di sé nei film girati in esterni e in quelli di guerra degli anni Quaranta. Candidato all'Oscar per ben dieci volte, ottenne il premio per il cupo bianco e nero del melodramma The rose tattoo (1955; La rosa tatuata) di Daniel Mann e ...
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Fábri, Zoltán
Silvana Silvestri
Regista e scenografo cinematografico ungherese, nato a Budapest il 15 ottobre 1917 e morto ivi il 24 agosto 1994.
Considerato il più autorevole rappresentante della cinematografia [...] culto della personalità, era una metafora del presente. Venne inoltre premiato al Festival di Mosca nel 1965 per Húsz óra (Venti romanzo di F. Molnár, che ottenne una nomination all'Oscar. Anche in questo film non mancano i riferimenti politici, ...
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oscar
òscar (più com. Òscar) s. m. [der., sembra, dall’esclamazione di una segretaria dell’Accademia sotto citata che notò una straordinaria rassomiglianza fra la statuetta e un suo zio, di nome appunto Oscar]. – 1. Propr., nome della statuetta...
oscarizzato
p. pass. e agg. Insignito di un premio Oscar. ◆ Borbotta [Carlo] Ponti: «Per me, dovrebbe vincere come miglior regista americano Terrence Malick: [Steven] Spielberg è già stato troppo “oscarizzato”. Anche tu, Sofia, la pensi come...