Voight, Jon (propr. Jonathan). – Attore statunitense (n. Yonkers, New York, 1938). Caratterizzato da un fisico massiccio, da uno sguardo dolce e indifeso, ma al contempo acuto e spietato, si è rivelato, [...] nel ruolo di un reduce dalla guerra del Vietnam paraplegico, ha vinto come miglior attore protagonista il premio al festival di Cannes, il Golden Globe e l'Oscar (1979). Tra gli altri film: l'emozionante Runaway train (A 30 secondi dalla fine, 1985 ...
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Le voci di argomento cinematografico compaiono sin dall'inizio nell'Enciclopedia Italiana (v. cinematografo, X, p. 335), in cui sono rievocati gli esperimenti sugli oggetti in movimento e i 'macchinari' [...] italiana, da C. Verdone (Viaggi di nozze, 1995; Gallo cedrone, 1998) a R. Benigni (La vita è bella, 1997, vincitore di tre premiOscar), da M. Nichetti (Luna e l'altra, 1996) ad A. Benvenuti (Ivo il tardivo, 1995; Ritorno a casa Gori, 1996), a L ...
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(IV, p. 184; App. I, p. 145; II, I, p. 242; III, I, p. 126; IV, I, p. 153)
Popolazione. − Secondo una stima del 1989 la popolazione sale a 31.903.275 ab. (11 ab. per km2). L'evoluzione demografica recente [...] Mayo'' e il ''Servizio Pace e Giustizia'' del premio Nobel A. Pérez Esquivel che posero al centro del S. Renán realizza il primo film argentino che riceve la nomination per l'Oscar, La Tregua, storia dell'incontro tra un prete e una giovane donna. ...
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Regista cinematografico britannico (anche teatrale e televisivo), nato a Bangalore (India) il 17 aprile 1923. Personalità fra le più rappresentative del free cinema inglese, si forma alla scuola documentaristica [...] d'ispirazione realistica e di severo impegno sociale: Thursday's children (1954), su una scuola di piccoli sordomuti, premiato con l'Oscar, O dreamland, sul pubblico delle fiere, che, presentato a Londra nel 1956, anticipa quasi programmaticamente l ...
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Bertolucci, Bernardo
Paolo Bertetto
Regista cinematografico, nato a Parma il 16 marzo 1941. Per B. il cinema rappresenta insieme un'estensione della vita e una profonda avventura nell'immaginario, un [...] (1987; L'ultimo imperatore) sancito dalla vittoria dei nove Oscar (tra cui quello alla regia), due Golden Globe e un quindi esordì giovanissimo nella poesia (In cerca del mistero, 1962, Premio Viareggio opera prima) e nel cinema. Il suo primo film, ...
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Germi, Pietro
Alessandra Cimmino
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico, nato a Genova il 14 settembre 1914 e morto a Roma il 5 dicembre 1974. La figura e l'opera di G. risultano profondamente [...] satirico. Nel corso di tutta la carriera gli vennero conferiti numerosi Nastri d'argento; inoltre nel 1963 ottenne il premioOscar per il miglior soggetto originale (nonché la nomination come miglior regista) con il film Divorzio all'italiana (1961 ...
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Coen, Joel ed Ethan
Daniela Daniele
Registi e sceneggiatori cinematografici statunitensi: Joel, nato a St. Louis Park (Minneapolis) il 29 novembre 1954; Ethan, nato ivi il 21 settembre 1957. Nell'ambito [...] Palma d'oro al Festival di Cannes per Barton Fink (Barton Fink ‒ È successo a Hollywood) e nel 1997 il premioOscar per la migliore sceneggiatura con Fargo (1996).Provenienti da una famiglia di intellettuali ebrei, dopo aver studiato al Simon's Rock ...
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Hoffman, Dustin
Simone Emiliani
Attore cinematografico statunitense, di origine ebraica, nato a Los Angeles l'8 agosto 1937. Sin dagli esordi, seppe imporre un modello antidivistico: si affermò infatti [...] Sydney Pollack e Stephen Frears). Ha vinto il premioOscar come miglior attore protagonista nel 1980 per Kramer vs (Un uomo da marciapiede) di John Schlesinger (seconda nomination all'Oscar) dette vita a un personaggio alla deriva (lo zoppo Rico, ...
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Consumi e pratiche culturali nelle regioni italiane
Paolo Magaudda
Marco Santoro
Il consumo culturale come pratica sociale
Esaminare il consumo culturale in Italia, e in particolare nelle regioni italiane, [...] con un senso di nostalgia dei tempi andati: si pensi a Nuovo cinema Paradiso (1988) di Giuseppe Tornatore, vincitore del premioOscar come miglior film straniero, che mette in scena l’importanza di una sala cinematografica nella vita collettiva di un ...
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Animazione, Cinema di
Gianni Rondolino
Da un punto di vista tecnico il cinema di a. si differenzia da quello fotografico, o 'dal vero', per il fatto che l'effetto del movimento è ottenuto attraverso [...] da L. Carroll). In Iugoslavia si affermò la cosiddetta scuola di Zagabria con Dušan Vukotić (Surogat, 1961, Il surrogato, premioOscar nel 1962), Vatroslav Mimica (passato al cinema 'dal vero' negli anni Sessanta), Boris Kolar, Zlatko Bourek e altri ...
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oscar
òscar (più com. Òscar) s. m. [der., sembra, dall’esclamazione di una segretaria dell’Accademia sotto citata che notò una straordinaria rassomiglianza fra la statuetta e un suo zio, di nome appunto Oscar]. – 1. Propr., nome della statuetta...
oscarizzato
p. pass. e agg. Insignito di un premio Oscar. ◆ Borbotta [Carlo] Ponti: «Per me, dovrebbe vincere come miglior regista americano Terrence Malick: [Steven] Spielberg è già stato troppo “oscarizzato”. Anche tu, Sofia, la pensi come...