Farmacologo statunitense (Hoquiam, Wash ington, 1905 - Chapel Hill, North Carolina, 1998 ); dopo aver svolto attività di docente in varie università statunitensi, dal 1942 lavorò nel Burroughs Wellcome [...] con funzione antibiotica che sono in grado di inibire la crescita batterica senza coinvolgere le cellule dell'organismo ospite). Nel 1988 ricevette il premioNobel per la medicina o la fisiologia, insieme al farmacologo britannico Sir James Black. ...
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Farmacologo statunitense (New Haven 1941 - Dallas 2015). Laureatosi alla Yale University, si trasferì a Cleveland nel 1962, dove si dedicò a ricerche sull'AMP ciclico, e divenne prof. di farmacologia prima [...] Virginia (1971) e in seguito a Dallas (1981). Nel 1994 gli è stato conferito, insieme a M. Rodbell, il premioNobel per la medicina o la fisiologia per aver purificato, clonato e cristallizzato le proteine G, contribuendo così alla comprensione dei ...
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Medico e virologo (Ann Harbor, Michigan, 1915 - Needham, Mass., 2008), prof. alla scuola di igiene della Harvard University (Cambridge, Mass.). Ebbe il premioNobel per la medicina o fisiologia nel 1954, [...] insieme con F. C. Robbins e J. F. Enders, per le ricerche sulla coltivazione in vitro del poliovirus e la preparazione di un vaccino, sperimentato con successo dal 1949, contro la poliomielite e contro ...
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Immunologo tedesco (Monaco di Baviera 1946 - Friburgo, Brisgovia, 1995); lavorò presso il Medical research council di Cambridge e successivamente (dal 1976) presso l'Istituto di immunologia di Basilea. [...] delle basi genetiche della variabilità anticorpale, permise di scoprire il principio di produzione degli anticorpi monoclonali. Per questo lavoro nel 1984 ottenne, assieme a N. K. Jerne e C. Milstein, il premioNobel per la medicina o la fisiologia. ...
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Patologo statunitense (Yonkers 1923 - Tromsø 2008). Figlio di immigrati ungheresi si laureò in medicina alla Harvard University. Nel 1955 si recò in Australia dove ipotizzò che il kuru (affezione degli [...] così lo studio dei cosiddetti virus lenti ora considerati come possibili fattori etiologici di affezioni neurologiche insorgenti in età matura o presenile. Nel 1976 gli è stato conferito il premioNobel per la medicina, con a B. S. Blumberg. ...
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Neurologo e psichiatra (Wels 1857 - Vienna 1940), prof. a Graz (1889) e a Vienna (1928); premioNobel per la medicina (1927), per la scoperta del valore terapeutico della malarioterapia nel trattamento [...] della paralisi progressiva. Ha studiato numerosi altri argomenti (mixedema e cretinismo, applicando, con risultati favorevoli, il trattamento iodico; il riflesso oculocardiaco, ecc.). Ebbe notevole influenza ...
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Chirurgo tedesco (Berlino 1904 - Schopfheim, Baden-Württemberg, 1979); laureatosi a Berlino, divenne "soprintendente medico" nel reparto urologico del Diakonie Hospital di Bad Kreuznach. Nel 1956 gli fu [...] conferito il premioNobel per la medicina o la fisiologia, unitamente a D. W. Richards e ad A. F. Cour nand, per aver attuato arditamente su sé stesso il cateterismo del cuore (1929), e per aver successivamente messo a punto altre delicate indagini ...
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Medico (Ashland, New Hampshire, 1878 - Rochester, New York, 1976), direttore della Hooper Foundation per le ricerche mediche nell'univ. di California, prof. di patologia (1921) nell'univ. di Rochester. [...] Nel 1934 gli è stato conferito il premioNobel per la medicina (unitamente a G. R. Minot e a W. P. Murphy), in riconoscimento delle sue ricerche, che hanno costituito una valida premessa all'epatoterapia dell'anemia perniciosa. ...
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Medico statunitense (Pittsburgh 1896 - Ocho Rio, Giamaica, 1965), capo del reparto per le malattie reumatiche alla Clinica Mayo e dal 1947 prof. di medicina all'univ. del Minnesota; studiò le proprietà [...] terapeutiche del cortisone nei confronti di alcune artropatie. PremioNobel per la medicina o la fisiologia nel 1950. ...
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somatostatina In biochimica e fisiologia, ormone peptidico a struttura ciclica, formato da 14 amminoacidi, sintetizzato dall’ipotalamo, dal pancreas, dalla mucosa gastroduodenale, dalla tiroide e, in minor [...] gastroenterico, soprattutto di quelli secernenti somatotropina. La struttura chimica della s. è stata individuata in laboratorio dal premioNobel R. Guillemin (1973). Con procedimenti di manipolazione genetica si è riusciti a inserirne il gene nel ...
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Nobel
‹nobèl› (com. anche, ma non corr., ‹nòbel›) s. m. – Nome con cui è usualmente indicato, in modo abbreviato, il premio Nobel, ossia uno dei cinque premî istituiti con testamento nel 1895 dal chimico svedese Alfred Bernhard Nobel (1833-1896),...
premio
prèmio s. m. [dal lat. praemium, comp. di prae- «pre-» e emĕre «prendere, acquistare»; propr. «ciò che è preso prima»]. – 1. a. Ciò che si riceve come ricompensa e in riconoscimento di proprî meriti: l’onestà è p. a sé stessa; ogni...