Neurobiologo svedese (n. Uppsala 1924). Ha conseguito il dottorato in medicina presso il Karolinska Institut di Stoccolma (1954) e l'anno successivo si è trasferito negli USA, dapprima alla Johns Hopkins [...] della visione, a livello del corpo genicolato laterale e della corteccia, è stata contrassegnata da un rapporto di collaborazione con D. H. Hubel, col quale (e con R. W. Sperry) ha condiviso nel 1981 il premioNobel per la medicina o fisiologia. ...
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Patologo (Baltimora 1879 - New York 1970); impiegnato dal 1909 al 1945 presso il Rockefeller institute for medical research di New York; ha pubblicato ricerche di patologia. Nel 1966 fu insignito del premio [...] Nobel per i suoi studî condotti sul sarcoma infettivo dei polli e come iniziatore (1911) di un filone di ricerche sui rapporti tra virus e tumori, di cui soltanto dopo molti decennî si è avvertita l'importanza. n Sarcoma di R. (o sarcoma infettivo ...
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Patologo (Vienna 1868 - New York 1943), svolse attività di ricerca a Vienna e, dal 1922, nel Rockefeller institute for medical research di New York. Nel 1930 fu insignito del premioNobel per la medicina. [...] Ha legato il suo nome alla scoperta dei gruppi sanguigni A B O (1900) e del fattore Rh (con A. Wiener, 1940); è autore di un'ampia serie di ricerche, di fondamentale importanza, di patologia sperimentale, ...
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Fisiologo (Londra 1889 - ivi 1977). Allievo di W. H. Gaskell e J. N. Langley, professore (1937-51) a Cambridge. Socio straniero dei Lincei (1947). È uno dei creatori della moderna neuroelettrofisiologia: [...] di studî sui rapporti funzionali tra corteccia cerebrale e cervelletto. Nel 1932, assieme a Ch. S. Sherrington, ottenne il premioNobel per la fisiologia o la medicina. Tra le sue opere: The basis of sensation (1928), The mechanism of nervous
action ...
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Patologo tedesco (Lagow, Brandeburgo, 1895 - Burgberg, Baviera, 1964). Prof. di patologia generale a Münster, poi direttore dell'Istituto di patologia e batteriologia sperimentali della I. G. Farbenindustrie [...] , che aprì un nuovo capitolo della chemioterapia - e dell'azione antitubercolare dei tiosemicarbazoni (1948). Nel 1939 gli fu conferito il premioNobel per la medicina o fisiologia, che rifiutò in ottemperanza alle disposizioni del governo nazista. ...
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Medico (Auburn, Alabama, 1916 - Cleveland, Ohio, 2003), professore della Scuola di medicina della Western Reserve di Cleveland, Ohio dove diresse il reparto di pediatria e malattie infettive dell'ospedale [...] problemi di virologia; nel 1954 gli venne conferito, insieme con J. F. Enders e Th. H. Weller, il premioNobel per la medicina, per ricerche sulla coltivazione in vitro del virus della poliomielite. Altri lavori scientifici riguardarono, oltre alle ...
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Medico olandese (Nijkerk, Gheldria, 1858 - Utrecht 1930). Svolse una notevole attività scientifica a Weltenreden (Batavia), dove diresse l'Istituto di patologia e insegnò fisiologia e chimica organica, [...] e a Utrecht dove fu professore di igiene e di medicina legale. Nel 1929, con F. G. Hopkins, ebbe il premioNobel per la medicina. I suoi studî principali concernono la fisiopatologia tropicale (riconobbe l'etiologia del beri-beri) e la patologia ...
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Medico (n. Stoughton, Wisconsin, 1892 - m. 1987); prof. di medicina alla Harvard university medical school. Le sue ricerche sperimentali sulla dieteticoterapia lo portarono, insieme a G. R. Minot e G. [...] H. Whipple, alla introduzione dell'epatoterapia nel trattamento dell'anemia perniciosa. Per questi studî ebbe (1934), insieme agli altri due ricercatori, il premioNobel per la medicina. ...
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Farmacologo (Gand 1892 - Knokke 1968); prof. di farmacodinamica e terapia a Gand (dal 1930); autore di lavori sulla fisiologia della termoregolazione e sul riflesso seno-carotideo; ottenne nel 1938 il [...] premioNobel per la medicina o la fisiologia per le sue scoperte sui meccanismi chemocettivi della regolazione della respirazione. Accademico pontificio dal 1942. ...
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Anatomopatologo danese (Silkeborg 1867 - Copenaghen 1928); prof. di anatomia patologica a Copenaghen dal 1900; premioNobel per la medicina nel 1926. I suoi studî più noti furono dedicati alla tubercolosi, [...] alla difterite e all'eziologia dei tumori maligni, secondo il F. attribuibile a un particolare agente patogeno, Spiroptera neoplastica ...
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Nobel
‹nobèl› (com. anche, ma non corr., ‹nòbel›) s. m. – Nome con cui è usualmente indicato, in modo abbreviato, il premio Nobel, ossia uno dei cinque premî istituiti con testamento nel 1895 dal chimico svedese Alfred Bernhard Nobel (1833-1896),...
premio
prèmio s. m. [dal lat. praemium, comp. di prae- «pre-» e emĕre «prendere, acquistare»; propr. «ciò che è preso prima»]. – 1. a. Ciò che si riceve come ricompensa e in riconoscimento di proprî meriti: l’onestà è p. a sé stessa; ogni...