Chimico statunitense (Alice, Texas, 1933 - Houston 2022). Ha lavorato alla Harvard University (1957-58) e poi alla Rice University, dove è divenuto professore nel 1967. Ha compiuto ricerche nel campo dell'ablazione [...] tra loro; tale ipotesi è stata poi confermata da diverse investigazioni sperimentali. Per queste ricerche, che hanno dato inizio allo studio dei fullereni, C. ha ricevuto, insieme con Kroto e Smalley, il premioNobel per la chimica nel 1996. ...
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Biochimico inglese (Rendcomb, Gloucestershire, 1918 - Cambridge 2013). Laureatosi nel 1943 all'università di Cambridge, vi proseguì i suoi primi studi sperimentali sul metabolismo amminoacidico e la determinazione [...] amminoacido N-terminale, metodo innovativo da lui stesso messo a punto. Per questi studi gli è stato conferito nel 1958 il premioNobel per la chimica. Negli anni seguenti, S. si è dedicato attivamente allo studio del DNA, tanto da mettere a punto un ...
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Biochimico di origine tedesca naturalizzato inglese (Lipsia 1911 - Londra 2003). Emigrato in Gran Bretagna in seguito a persecuzioni politiche, si trasferì poi in Australia, dove condusse attività di ricerca [...] di tali ricerche furono complementari con quelli di J. Axelrod e di U. von Euler, con i quali K. divise il premioNobel nel 1970 per la fisiologia o la medicina. Gli studî di questi tre autori aprirono la possibilità d'interpretare il meccanismo d ...
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Chimico tedesco (Amburgo 1876 - Kiel 1954), figlio di Hermann. Allievo di E. Fischer, fu prof. a Berlino (1906) e successivamente (1916) direttore dell'Istituto chimico dell'univ. di Kiel. Sintetizzò (1906) [...] ) difficilmente ottenibili per altre vie. Per questi lavori, ottenne, insieme al suo allievo e collaboratore K. Alder, il premioNobel per la chimica nel 1950. Tra le sue opere: Einführung in die organische Chemie (1907); Einführung in die ...
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Chimico e fisico svedese (castello di Vik, Uppland, 1859 - Stoccolma 1927). Dal 1891 prof. di fisica all'univ. di Stoccolma, della quale fu anche rettore (1897-1902). I suoi lavori sulla conducibilità [...] teoria della dissociazione elettrolitica che segna l'inizio di una nuova era per l'elettrochimica, e che gli valse il premioNobel per la chimica (1903). A. avanzò l'idea di una spontanea dissociazione delle molecole in acqua e della esistenza di ...
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Biochimico austriaco naturalizzato britannico (Vienna 1914 - Cambridge, Gran Bretagna, 2002). Vicedirettore (1962-79) dell'Istituto di biologia molecolare del Medical research council presso l'univ. di [...] coinvolti nei legami deboli che stabilizzano tali modificazioni conformazionali. Nel 1962, insieme a J. Kendrew, ricevette il premioNobel per la chimica per i risultati ottenuti nella conoscenza della struttura delle macromolecole biologiche. ...
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Chimico (Budapest 1885 - Friburgo in Brisgovia 1966); allievo di G. Meyer, collaboratore di F. Haber e di E. Rutherford; prof. di chimica fisica a Copenaghen, a Friburgo e a Stoccolma. Ha compiuto fondamentali [...] piante e studiò il metabolismo del calcio e del fosforo, con particolare riguardo alla formazione dell'ATP. Queste indagini gli valsero il premioNobel per la chimica per il 1943. Socio straniero dei Lincei (1947) e accademico pontificio (1961). ...
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Chimico svizzero (Mosca 1889 - Zurigo 1971); allievo di A. Werner, collaboratore di P. Ehrlich; prof. di chimica organica a Zurigo (dal 1918); socio straniero dei Lincei (1948). Le sue prime ricerche, [...] , cellulosa), la configurazione degli amminoacidi, i coloranti delle piante, le vitamine, i carotenoidi, ecc. Nel 1937 ebbe il premioNobel per la chimica con W. N. Haworth per le sue ricerche sulla costituzione e sulla sintesi dei carotenoidi, delle ...
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Biochimico statunitense (Provo 1918 - Los Angeles 2018). Dopo aver conseguito (1943) il PhD presso la University of Wisconsin di Madison, ha lavorato alla Stanford University (1943-45) e alla University [...] quale l'enzima ATP-sintetasi favorisce la formazione dell'ATP in presenza di un gradiente protonico attraverso la membrana mitocondriale. Per le sue ricerche ha ricevuto il premioNobel per la chimica nel 1997, insieme a J. E. Walker e a J. C. Skou. ...
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Chimico inglese (Londra 1897 - ivi 1967); prof. di chimica all'univ. di Oxford (1937-64), presidente (1955-60) della Royal Society, socio straniero dei Lincei (1948) e accademico pontificio (1961). Autore [...] di crescita dei microrganismi. Tra le opere: The kinetics of chemical change (1926; 4a ed. 1946); The chemical kinetics of the bacterial cell (1946). Per le sue ricerche di cinetica chimica gli fu conferito nel 1956 il premioNobel per la chimica. ...
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Nobel
‹nobèl› (com. anche, ma non corr., ‹nòbel›) s. m. – Nome con cui è usualmente indicato, in modo abbreviato, il premio Nobel, ossia uno dei cinque premî istituiti con testamento nel 1895 dal chimico svedese Alfred Bernhard Nobel (1833-1896),...
premio
prèmio s. m. [dal lat. praemium, comp. di prae- «pre-» e emĕre «prendere, acquistare»; propr. «ciò che è preso prima»]. – 1. a. Ciò che si riceve come ricompensa e in riconoscimento di proprî meriti: l’onestà è p. a sé stessa; ogni...