Economista statunitense (Chicago 1927 - San Diego 2023); prof. di economia finanziaria all'univ. di Los Angeles (1968-69), al Baruch College di New York (dal 1982) e all'univ. di Tokyo. Nel 1990 ha ricevuto [...] il premioNobel per l'economia (con M. H. Miller e W. F. Sharpe) per i suoi contributi nell'analisi della ripartizione migliore del portafoglio tra titoli con rendimenti e rischi diversi. Opere principali: Efficient diversification of assets (1959); ...
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Chimico statunitense (New York 1917 - Richmond, Virginia, 2010). Già prof. alla Princeton University (1952-67) e alla Yale University (emerito dal 1987), insegna (dal 1994) alla Virginia Commonwealth University [...] , incentrati soprattutto sulla struttura tridimensionale delle proteine, gli sono valsi, con Tanaka Koichi e K. Wüthrich, il premioNobel per la chimica nel 2002. Ha elaborato, in partic., la tecnica dell'electrospray, che prevede l'inserimento delle ...
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Fisico (n. Indianapolis 1923 - Princeton 2020), ricercatore presso i Bell Telephone Laboratories e dal 1975 professore di fisica all'Univ. di Princeton. Autore di numerosi studi teorici sulla fisica dello [...] il comportamento degli isolanti magnetici. Per questi fondamentali contributi ha ricevuto, insieme a N. F. Mott e J. H. Van Vleck, il premioNobel per la fisica nel 1977. Socio straniero dei Lincei (1985). Tra le sue opere: Concepts in solids (1963). ...
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Biologo statunitense (Brooklyn 1918 - Palo Alto, California 2007); prof. (1953-59) di microbiologia alla Washington University di St. Louis, Missouri, poi prof. di biochimica presso la Stanford University, [...] , chiarendo in modo fondamentale gli aspetti chimici dell'eredità. Per questi studî gli è stato conferito, nel 1959, il premioNobel per la medicina o la fisiologia (insieme con S. Ochoa). A lui si deve la scoperta della prima DNA-polimerasi ...
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Economista norvegese (n. Ålgård, Stavanger, 1943). Al termine degli studi compiuti presso la Norges Handelshøyskole (NHH) di Bergen (1968), ha conseguito il dottorato in economia alla Carnegie Mellon University [...] . Ha introdotto il concetto di "time consistency", ovvero la possibilità di mantenere nel lungo periodo le teorie di politica economica alla luce dei cambiamenti. Per i suoi studi ha vinto, con E. C. Prescott, il premioNobel per l'economia nel 2004. ...
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Scrittore danese (Roholte 1857 - Klotzsche, Dresda, 1919). In giovinezza aderì al naturalismo, allora trionfante, con G. Brandes (il romanzo En idealist "Un idealista", 1878; le liriche Aander og tider [...] Laerling ("L'apprendista dei Germani", 1882); Minna (1889); il fortunato Møllen (1896; trad. it. Il mulino, 1965); Pilgrimmen Kamanita ("Il pellegrino Kamanita", 1906). Nel 1917 divise con H. Pontoppidan il premioNobel per la letteratura. ...
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Economista statunitense (Yakima, Washington, 1937 - Chicago 2023). Prof. nelle univ. di Carnegie-Mellon (1970-74) e di Chicago (dal 1974). La sua notorietà è dovuta agli studi di econometria e ai contributi [...] and economic practice (in collab. con T. J. Sargent, 1981); Lectures on economic growth (2002). Nel 1995 gli è stato conferito il premioNobel per l'economia. Membro dell'American economic association (dal 1980), ne è stato presidente (2001-2002). ...
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Fisico tedesco (Amburgo 1887 - Berlino Est 1975). È stato direttore dell'istituto di fisica del politecnico di Berlino; dal 1945 al 1954 ha lavorato nell'URSS, da dove è passato alla direzione dell'istituto [...] esperienza che ha dimostrato l'esistenza di livelli energetici caratteristici negli atomi di ogni elemento, di cui ha potuto determinare la corrispondente energia; per tali risultati ebbe, insieme a J. Franck, il premioNobel per la fisica nel 1925. ...
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Tirole, Jean Marcel. – Economista francese (n. Troyes 1953). Laureato in ingegneria, con un dottorato in matematica e poi uno al MIT di Boston, attualmente è professore di economia e direttore della Fondazione [...] : Financial crises, liquidity, and the international monetary system (2002); The theory of corporate finance (2006). Nel 2014 è stato insignito del premioNobel per l’Economia “per la sua analisi delle forze di mercato e della regolamentazione”. ...
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Chirurgo statunitense (Milford, Mass., 1919 - Boston 2012). Ha svolto la parte più significativa della sua attività presso il Peter Bent Brigham hospital di Boston, dove è stato (1964-86) direttore del [...] danno ischemico altrimenti verificabile nell'intervallo di tempo tra espianto e impianto. Nel 1990 ha ricevuto, con E. D. Thomas, il premioNobel per la medicina o la fisiologia. I suoi numerosi articoli sono raccolti in Surgery of the soul (2001). ...
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Nobel
‹nobèl› (com. anche, ma non corr., ‹nòbel›) s. m. – Nome con cui è usualmente indicato, in modo abbreviato, il premio Nobel, ossia uno dei cinque premî istituiti con testamento nel 1895 dal chimico svedese Alfred Bernhard Nobel (1833-1896),...
premio
prèmio s. m. [dal lat. praemium, comp. di prae- «pre-» e emĕre «prendere, acquistare»; propr. «ciò che è preso prima»]. – 1. a. Ciò che si riceve come ricompensa e in riconoscimento di proprî meriti: l’onestà è p. a sé stessa; ogni...