Batteriologo (Pretoria 1899 - New Haven, Connecticut, 1972), di famiglia svizzera, membro della Fondazione Rockefeller di New York, dove lavorò nella International health division. PremioNobel (1951) [...] per la medicina o fisiologia in riconoscimento dei suoi studî sulla febbre gialla; riuscì (1930) a trovare il metodo per produrre lesioni encefalitiche nel topo col virus della febbre gialla e a ottenere ...
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Medico olandese (Nijkerk, Gheldria, 1858 - Utrecht 1930). Svolse una notevole attività scientifica a Weltenreden (Batavia), dove diresse l'Istituto di patologia e insegnò fisiologia e chimica organica, [...] e a Utrecht dove fu professore di igiene e di medicina legale. Nel 1929, con F. G. Hopkins, ebbe il premioNobel per la medicina. I suoi studî principali concernono la fisiopatologia tropicale (riconobbe l'etiologia del beri-beri) e la patologia ...
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Fisico giapponese (n. Osaka 1925); ricercatore presso la Sony corporation a Tokyo, poi, dal 1960, presso la IBM a New York; dal 1973 direttore dell'American vacuum society; dal 1992 rettore dell'univ. [...] di Tsukuba. Nel 1957, studiando l'effetto tunnel nelle giunzioni p‒n nel germanio fortemente drogato, realizzò il diodo tunnel. Per gli studî in questo campo ha ricevuto nel 1973, insieme a I. Giaever e B. D. Josephson, il premioNobel per la fisica. ...
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Biochimico statunitense (n. Northfield, Minnesota, 1949). Docente e ricercatore presso la Johns Hopkins university school of medicine di Baltimora, dal 2008 dirige il Johns Hopkins malaria research institute. [...] l'esistenza di canali selettivi che regolano il passaggio dell'acqua e identificando le proteine (acquaporine) che ne costituiscono la struttura. Per i suoi contributi ha ricevuto il premioNobel per la chimica nel 2003 insieme a R. MacKinnon. ...
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Fisiologo e medico (Parigi 1895 - Great Barrington, Massachusetts, 1988). Laureatosi in medicina a Parigi, si trasferì nel 1930 negli USA, di cui prese la cittadinanza nel 1941. Fu professore di medicina [...] alla Columbia University di New York. Nel 1956 gli venne conferito il premioNobel per la medicina o la fisiologia, unitamente a D. W. Richards e a W. Forssmann, in riconoscimento delle sue scoperte relative al cateterismo del cuore, che aprirono ...
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Biochimico (Chicago 1901 - White Plains, New York, 1978); dopo aver studiato negli USA, in Germania e in Inghilterra, nel 1938 fu nominato prof. di biochimica nella facoltà di medicina della Cornell University [...] rivolta allo studio degli ormoni; data l'importanza biologica degli ormoni sintetizzati e studiati, e in particolare "per la prima sintesi di un ormone polipeptidico" (l'ossitocina), nel 1955 gli fu conferito il premioNobel per la chimica. ...
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Farmacologa statunitense (New York 1918 - Chapel Hill 1999). Assistente di biochimica nel 1937 presso il New York hospital school nursing, svolse poi attività di ricerca in alcuni laboratorî industriali [...] come quelli della Burrough Wellcome, dove collaborò con G. Hitchings. Le fu assegnato il premioNobel nel 1988 per la fisiologia o la medicina, per le ricerche sull'acyclovir, farmaco ad azione antivirale, capostipite di una serie di molecole, che ha ...
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Fisico (Glencorse, Edimburgo, 1869 - Pentland 1959). Prof. di fisica a Cambridge (1925-34). Dal 1895 si dedicò a ricerche sui processi di condensazione dei vapori, sugli ioni e sull'elettricità atmosferica. [...] Prendendo lo spunto da tali ricerche realizzò la camera di W., con cui fu possibile rendere visibili le traiettorie di particelle elettricamente cariche; ciò gli valse (1927) il premioNobel per la fisica, che condivise con A. H. Compton. ...
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Fisico e tecnico svedese (Stenstorp, Skaraborg, 1869 - Stoccolma 1937). Inventore, ingegnere, si occupò dapprima di problemi inerenti alle turbine; ma deve la sua celebrità a varie ricerche e realizzazioni [...] nel campo dei dispositivi automatici, che gli valsero il premioNobel per la fisica (1912); tra le sue realizzazioni è nota in partic. la "valvola solare", dispositivo fotoelettrico per l'accensione e lo spegnimento automatico dei fari e delle boe. ...
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Fisico e biologo tedesco (Berlino 1906 - Pasadena, California, 1981), naturalizzato americano dal 1945; prof. di biologia al California Institute of Technology di Pasadena. Ha eseguito studî di fisica [...] teorica del nucleo e di biologia, dando inizio alle indagini sulla genetica dei virus con classiche ricerche sul batteriofago, per le quali ha ricevuto nel 1969, con S. Luria e A. Hershey, il premioNobel per la medicina e la fisiologia. ...
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Nobel
‹nobèl› (com. anche, ma non corr., ‹nòbel›) s. m. – Nome con cui è usualmente indicato, in modo abbreviato, il premio Nobel, ossia uno dei cinque premî istituiti con testamento nel 1895 dal chimico svedese Alfred Bernhard Nobel (1833-1896),...
premio
prèmio s. m. [dal lat. praemium, comp. di prae- «pre-» e emĕre «prendere, acquistare»; propr. «ciò che è preso prima»]. – 1. a. Ciò che si riceve come ricompensa e in riconoscimento di proprî meriti: l’onestà è p. a sé stessa; ogni...