Embriologo (Stoccarda 1869 - Friburgo in Brisgovia 1941); laureatosi in scienze naturali a Würzburg, fu prof. di zoologia nell'univ. di Rostock, poi direttore di una sezione del Kaiser-Wilhelm-Institut [...] nel sobborgo di Dahlem), indi prof. di zoologia nell'univ. di Friburgo in Brisgovia; socio straniero dei Lincei (1929); premioNobel per la medicina nel 1935. A lui si deve una nuova impostazione del problema della determinazione embrionale e delle ...
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Fisico (Schloss Waldstein, Stiria, 1883 - Mount Vernon, New York, 1964); prof. nell'univ. di Graz e, dal 1938, alla Fordham University, New York. Accademico pontificio dal 1961. Proseguendo ad alta quota [...] , quella che oggi, nel suo complesso, è detta radiazione cosmica. Per tali sue ricerche ebbe nel 1936 il premioNobel per la fisica. Ha anche compiuto numerose altre ricerche nel campo della radioattività e della radioterapia, interessandosi in ...
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Fisico tedesco (n. Schroda 1943), ha svolto la sua attività presso l'univ. di Würzburg fino al 1978, poi nel Laboratorio di alti campi magnetici del Max-Planck-Institut a Grenoble (fino al 1980); dal 1980 [...] dei semiconduttori) valori discontinui che sono sottomultipli interi della grandezza fondamentale h/e2 (dove h è la costante di Planck ed e la carica elettrica dell'elettrone). Per questa scoperta ha ricevuto nel 1985 il premioNobel per la fisica. ...
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Myerson, Roger Bruce. – Economista statunitense (n. Boston 1950). Dopo aver conseguito un dottorato di ricerca in matematica applicata ad Harvard nel 1976, è stato professore di economia alla Northwestern [...] rilevazione ha trovato importanti applicazioni nella teoria delle aste, nella teoria della regolamentazione dei mercati e nello studio dei mercati monopolistici. Nel 2007 ha ricevuto il premioNobel per l’economia insieme a L. Hurwicz ed E. Maskin. ...
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Biochimico statunitense (South Norwalk, Connecticut, 1886 - Rahway, New Jersey, 1972), prof. di chimica fisiologica e direttore della sezione di biochimica presso la fondazione Mayo di Rochester (Minnesota). [...] e cristallizzò quasi contemporaneamente a T. Reichstein, nel 1936, e che poi introdusse in terapia, nel 1948-49, unitamente a P. S. Hench, nel 1950 gli fu conferito il premioNobel per la medicina o la fisiologia con P. S. Hench e T. Reichstein. ...
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Biologo statunitense (New York 1927 - ivi 2010); laureato in biochimica all'univ. del Michigan nel 1957, dal 1962 è stato capo della sezione di genetica biochimica del National institute of health di Bethesda [...] (polifenilalanina). Questa esperienza costituì il primo contributo fondamentale per la decifrazione del codice genetico e valse a N. l'attribuzione (con R. W. Holley e H. G. Khorana) del premioNobel per la medicina o la fisiologia nel 1968. ...
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Biochimico statunitense (n. St. Louis, Missouri, 1947), figlio di Arthur. Laureatosi presso la Harvard University (1967), ha in seguito conseguito il dottorato a Stanford (1972) dove è professore di biologia [...] è in corso, contribuendo così a fare luce sui problemi che nel processo di copia genetica sarebbero alla base di malattie come quelle coronariche e il cancro. Per i suoi importanti studi ha ricevuto nel 2006 il premioNobel per la chimica. ...
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Fisiologo (Burlingame, Kansas, 1915 - Miami 1974). Svolse attività di ricerca e d'insegnamento principalmente presso la Washington University di St. Louis, come prof. di farmacologia presso la Western [...] 63) e presso la Wanderbilt university school of medicine di Nashville, dove insegnò fisiologia. Nel 1971 fu insignito del premioNobel per la medicina per la definizione del meccanismo dell'azione ormonale e per la scoperta della funzione che in essa ...
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Fisico statunitense (Londra 1910 - Stanford, California, 1989). Dal 1936 ricercatore nei Bell telephone laboratories; dopo aver ricoperto varî importanti incarichi durante la seconda guerra mondiale, divenne [...] J. Bardeen e W. H. Brattain, il transistore a punte: per tali ricerche ebbe, con i due fisici ora ricordati, il premioNobel per la fisica nel 1956. Tra le opere: Electrons and holes in semiconductors (1950).
Esperienza di S.: realizzata nel 1949 da ...
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Biochimico tedesco (Monaco 1911 - ivi 1979), dal 1947 professore all'univ. di Monaco e direttore dell'Istituto Max Planck di chimica cellulare. Riallacciandosi alle ricerche di K. E. Bloch e D. Rittenberg, [...] aspetti del metabolismo del colesterolo e degli acidi grassi, aprirono nuove prospettive nell'interpretazione patogenetica e nella terapia dell'aterosclerosi e valsero a L., unitamente a Bloch, il premioNobel 1964 per la medicina o la fisiologia. ...
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Nobel
‹nobèl› (com. anche, ma non corr., ‹nòbel›) s. m. – Nome con cui è usualmente indicato, in modo abbreviato, il premio Nobel, ossia uno dei cinque premî istituiti con testamento nel 1895 dal chimico svedese Alfred Bernhard Nobel (1833-1896),...
premio
prèmio s. m. [dal lat. praemium, comp. di prae- «pre-» e emĕre «prendere, acquistare»; propr. «ciò che è preso prima»]. – 1. a. Ciò che si riceve come ricompensa e in riconoscimento di proprî meriti: l’onestà è p. a sé stessa; ogni...