Biologo giapponese (n. Nagoya 1939). Ha studiato nelle univ. di Kyoto e di San Diego in California; nel 1971 è passato a Basilea, come membro dell'Istituto di immunologia, dove ha soggiornato per un decennio. [...] fondamentali contributi forniti al controverso problema dell'induzione della differenziale specificità degli anticorpi, nel 1987 ha ricevuto il premioNobel per la medicina o fisiologia. T. ha svolto un'originale e tenace attività di ricerca che gli ...
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Psicologo israeliano (n. Tel Aviv 1934 - m. 2024). Trascorsa l'infanzia Parigi dove risiedeva la sua famiglia, fortunosamente scampata all'occupazione nazista, si trasferì nel 1946 in Palestina. Dopo gli [...] la teoria del prospetto sulle decisioni in condizioni di incertezza. Per i suoi studi di psicologia cognitiva applicata alla comprensione delle decisioni economiche gli è stato conferito, con V.L. Smith, il premioNobel per l’economia nel 2002. ...
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Biologo inglese (Rio de Janeiro 1915 - Londra 1987); prof. di zoologia all'univ. di Birming ham dal 1947 al 1951, poi all'University college di Londra; dal 1962 direttore del National institute for medical [...] pelle con tecniche basate su trasfusioni successive di sangue dal donatore all'individuo su cui era effettuato il trapianto. PremioNobel per la medicina e la fisiologia nel 1960 insieme con F. Burnett. Si occupò anche di epistemologia delle scienze ...
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Microbiologo statunitense (n. Oceanside, New York, 1939). Dopo essersi dedicato allo studio della lingua e della letteratura inglese presso la Harvard University, conseguì la laurea in medicina e avviò [...] altro, a individuare e analizzare i possibili rapporti tra virus e neoplasie e a dimostrare l'origine cellulare degli oncogèni. Per queste fondamentali ricerche, i due autori hanno condiviso, nel 1989, il premioNobel per la medicina o la fisiologia. ...
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Fisico statunitense (New York 1918 - Los Angeles 1988). Ha inizialmente lavorato a Princeton sul problema della separazione degl'isotopi dell'uranio, passando poi come fisico teorico al laboratorio scientifico [...] , tra i quali un procedimento di rinormalizzazione della carica e della massa dell'elettrone, gli è stato assegnato nel 1965 il premioNobel per la fisica insieme a J. S. Schwinger e S. Tomonaga. Nel 1969 ha elaborato un modello (detto a "partoni ...
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Fisico (Morrison, Illinois, 1868 - San Marino, California, 1958). Assistente e dal 1910 prof. di fisica presso l'univ. di Chicago; direttore, dal 1921, del laboratorio di fisica Norman Bridge e presidente [...] -45); vicepresidente del Board of Trustees. Accademico pontificio dal 1936 e socio straniero dei Lincei dal 1948. Ebbe il premioNobel per la fisica nel 1923 per le sue ricerche sulla carica dell'elettrone. Ha anche studiato la parte dello spettro ...
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Neuropatologo e biochimico statunitense (n. Des Moines 1942), prof. di neurologia, virologia e biochimica alla University of California. La sua attività si è rivolta allo studio della biochimica, della [...] è considerata una patologia determinata da un prione, e alla dimostrazione che tale patologia può essere contagiosa anche per l'uomo. Per il valore della sua scoperta, nel 1997 gli è stato conferito il premioNobel per la medicina o la fisiologia. ...
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Fisico olandese (Maastricht 1884 - Ithaca 1966). Professore di fisica teorica nelle univ. di Monaco, Zurigo, Utrecht, poi direttore dell'Istituto fisico in quella di Lipsia e infine direttore (1935) del [...] Kaiser Wilhelm Institut di Berlino. Ottenne il premioNobel per la chimica nel 1936 per il fondamentale contributo apportato dalle sue ricerche alle conoscenze sulla struttura molecolare. Dal 1936 accademico pontificio. Negli Stati Uniti dal 1940, fu ...
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Economista inglese (Swanage, Dorset, 1907 - Cambridge 1995), influenzato dalle idee di J. M. Keynes lavorò dapprima alla Società delle Nazioni (1937-40), fu poi consulente dell'esecutivo laburista (1946-47), [...] London school of economics (1947-57) e nell'univ. di Cambridge (1957-68), esperto di problemi del commercio internazionale. PremioNobel per le scienze economiche nel 1977 insieme a B. Ohlin. Opere princ.: The rate of interest in a progressive state ...
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Uomo politico giapponese (Tabuse, Yamaguchi, 1901 - Tokyo 1975). Eletto deputato per il Partito liberale nel 1949, fu ministro delle Finanze (1958-60) e dell'Industria e Commercio internazionale (1961-62). [...] al Giappone; nel 1970 firmò il Trattato sulla non proliferazione nucleare (ratificato nel 1976). Nel 1974 ricevette, con S. McBride, il premioNobel per la pace, in riconoscimento della sua politica per la pace e la stabilizzazione nel Pacifico. ...
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Nobel
‹nobèl› (com. anche, ma non corr., ‹nòbel›) s. m. – Nome con cui è usualmente indicato, in modo abbreviato, il premio Nobel, ossia uno dei cinque premî istituiti con testamento nel 1895 dal chimico svedese Alfred Bernhard Nobel (1833-1896),...
premio
prèmio s. m. [dal lat. praemium, comp. di prae- «pre-» e emĕre «prendere, acquistare»; propr. «ciò che è preso prima»]. – 1. a. Ciò che si riceve come ricompensa e in riconoscimento di proprî meriti: l’onestà è p. a sé stessa; ogni...