L'Ottocento: fisica. Il caso francese
Matthias Dörries
Il caso francese
A metà del XIX sec., il laboratorio di Henri-Victor Regnault (1810-1878) al Collège de France di Parigi figurava come il più promettente [...] collezione di strumenti con la collaborazione del fisico Antoine-César Becquerel in qualità di curatore onorario, ma questo piano Brillouin, annoverava tra i suoi studenti il futuro premio Nobel Jean-Baptiste Perrin.
I nuovi laboratori portarono ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Dall'immunita al sistema immunitario
Gilberto Corbellini
Dall'immunità al sistema immunitario
Lo studio sperimentale dell'immunità [...] specificità. Nel 1975 Georges J.F. Köhler e César Milstein misero a punto una tecnica che consentiva di fenomeni di ipersensibilità, il solo Richet ricevette, nel 1913, il premio Nobel per la scoperta dell'anafilassi.
In realtà, Pirquet pensava ...
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BRANCACCIO, Giulio Cesare
Umberto Coldagelli
Nacque a Napoli intorno al 1515 da una cospicua famiglia cittadina appartenente alla nobiltà del sedile di Nido. La sua educazione fu quella consueta alla [...] il cardinale - y a Octaviano hizieron pedazos; como alcançaron a Julio Cesare ubo desta arte que dixo que no le matassen y que lo que un decennio di guerre ininterrotte in Francia. In premio di tanti servigi Carlo IX lo nominò sopraintendente generale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giuseppe Paolo Stanislao Occhialini
Pasquale Tucci
Studioso dei raggi cosmici, Occhialini svolse la sua prima attività di ricerca a Cambridge, dove collaborò con Patrick Maynard Stuart Blackett (1897-1974) [...] l’esistenza del positrone. Nel 1948 a Blackett fu assegnato il premio Nobel per la fisica. Occhialini fu ancora una volta vicino al struttura della materia. Essa fu confermata dalle misure di César Lattes nella stazione ad alta quota di Chacaltaya in ...
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RICHARD
Monika Poettinger
– La famiglia Richard, ugonotta e di conseguenza riparata dalla Francia in Svizzera dopo la revoca dell’editto di Nantes (1685), partecipò alle migrazioni imprenditoriali legate [...] . Gerenti erano Frédéric-Louis Dortu, Jacques-François Richard e César Prelaz, commerciante di Nyon. Il capitale assommava a 122. Nel 1856 la Società di incoraggiamento di arti e mestieri premiò il nuovo procedimento di cottura con una medaglia d’ ...
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MONUMENTO, Leone de
Marco Vendittelli
MONUMENTO, Leone de. – Se ne ignorano l’anno di nascita, che probabilmente deve essere collocato nel secondo quarto del secolo XII, e l’identità del padre, visto [...] in Italia, tant’è che Enrico nell’autunno del 1186 premiò gli honesta servitia che Leone, con «indefessa strenuitas, indeficiens a partecipare con le loro navi alla crociata («H. Cesar ilico precepit Leoni de Monumento, egregio Romanorum consuli, et ...
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GARELLI, Franco
Ilaria Schiaffini
Nacque a Diano d'Alba, nelle Langhe, il 19 ott. 1909 da Mario e da Maria Teresa Banzano.
Dopo aver frequentato il liceo classico M. d'Azeglio a Torino, dove la famiglia [...] sviluppata in quegli anni in direzione analoga da J. César, segnano l'appartenenza del G. al rinnovamento della numerose rassegne d'arte nazionali e internazionali, tra le quali il premio Carnegie a Pittsburg del 1958 (vi espose anche nel 1972) ...
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PODESTI, Giulio
Fabrizio Di Marco
PODESTI, Giulio. – Nacque a Roma il 10 luglio 1842, primogenito di Francesco, pittore, e di Clotilde Cagiati.
Dopo aver frequentato il collegio Nazareno, dove si diplomò [...] e collaboratore negli anni seguenti, Luigi Rolland e Cesare Salvatori, attivi nello studio ubicato in palazzo Doria di Potenza (1906), contribuendo all’assegnazione del primo premio a Marcello Piacentini e Giuseppe Quaroni. Piacentini nei primi ...
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SGRIZZI, Luciano
Carlo Piccardi
SGRIZZI, Luciano (Girolamo Donato). – Nacque a Bologna il 30 ottobre 1910 (battezzato il 13 gennaio 1911), secondogenito di Domenico, impiegato postale, originario di [...] trattato di composizione (1931-1934) e professore all’École César Franck; frequentò altresì Léonce de Saint-Martin, organista a Cecilia il 19 febbraio 1939 a Roma, vincitrice di un premio indetto da quella istituzione.
Nel 1947 si trasferì a Lugano ...
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Caratterista
Mino Argentieri
È dalla tradizione teatrale che il cinema ha mutuato la figura del caratterista. Nell'Ottocento si era soliti discernere in un ordinamento ove si diversificava 'il primo [...] etnie: dagli ispanici e latinoamericani Leo Carrillo, Cesar Romero, Rita Moreno, Sal Mineo, Emilio Valenti toccassero la vetta. Per contro, Victor McLaglen, vincitore del premio Oscar come migliore attore protagonista nel 1936 per The informer (1935 ...
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secondo1
secóndo1 agg. e s. m. [lat. secŭndus, der. di sequi «seguire»; propr. «che segue, che non offre resistenza», detto dapprima della corrente e del vento, quindi, per contrapp. ad adversus, «favorevole, conforme»; con diverso sviluppo...
empatizzare v. intr. 1. In psicologia, provare empatia. 2. Per estensione, nella lingua corrente, sentire la condizione altrui come se fosse la propria; immedesimarsi. ◆ Il Vogliolo [Giuliano V., autore di una Guida delle Langhe misteriose]...