1. «Si faceva chiamare Dante; era di Firenze, e fu condannato per non so quale delitto. Ti ricordi di quest’uomo?». Aggrottò le sopracciglia e si portò la mano alla fronte come chi cerca nella memoria. [...] » sugli uomini o perché Wystan Auden scrivesse che «la poesia nulla fa accadere»; o ancora perché Eugenio Montale ricevendo il PremioNobel parlasse delle sue poesie come di «un prodotto assolutamente inutile». Dante è un uomo con un messaggio. E per ...
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Nobel
‹nobèl› (com. anche, ma non corr., ‹nòbel›) s. m. – Nome con cui è usualmente indicato, in modo abbreviato, il premio Nobel, ossia uno dei cinque premî istituiti con testamento nel 1895 dal chimico svedese Alfred Bernhard Nobel (1833-1896),...
premio
prèmio s. m. [dal lat. praemium, comp. di prae- «pre-» e emĕre «prendere, acquistare»; propr. «ciò che è preso prima»]. – 1. a. Ciò che si riceve come ricompensa e in riconoscimento di proprî meriti: l’onestà è p. a sé stessa; ogni...
Nome con cui è usualmente indicato uno dei premi istituiti con testamento nel 1895 dal chimico svedese Alfred Bernhard Nobel (1833-1896). N., inventore della dinamite e della balistite, con i proventi ricavati tra l'altro dai suoi brevetti,...
Tecnologo e scienziato svedese (Stoccolma 1833 - Sanremo 1896). Inventore della dinamite, N. è stato l'ideatore del premio Nobel.
Vita e attività
Figlio di un imprenditore edile svedese che, immigrato a Pietroburgo nel 1842, si era dedicato...