De Laurentiis, Dino (propr. Agostino)
Alessandra Levantesi
Produttore cinematografico, naturalizzato statunitense, nato a Torre Annunziata (Napoli) l'8 agosto 1919. Tra i maggiori produttori del mondo, [...] , i capolavori di Federico Fellini La strada (1954) e Le notti di Cabiria (1957), già onusti di premi europei, ricevettero l'Oscar come migliori film stranieri. All'affacciarsi degli anni Sessanta, concluso il sodalizio con Ponti, D. L. era divenuto ...
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Animazione
animazióne s. f. – Cinema – La tecnica dell’a., nata dalle origini del cinema (per es., con Georges Méliès) e che consiste nell’animare sullo schermo personaggi e paesaggi disegnati, e talvolta, [...] di attrarre un pubblico adulto e di guadagnare premi in festival internazionali. Ciò non ha impedito che il mondo sottomarino di Finding Nemo (2003), vincitore di un Oscar, e quello postapocalittico abitato da un solitario robot innamorato di WALL ...
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Lancaster, Burt (propr. Burton Stephen)
Francesco Bolzoni
Attore e produttore cinematografico statunitense, nato a New York il 2 novembre 1913 e morto a Century City (California) il 20 ottobre 1994. [...] nella scelta dei ruoli, godendo di una duratura popolarità in ambito internazionale. Molte le nominations e i premi ottenuti, tra i quali l'Oscar come migliore attore protagonista per il film Elmer Gantry (1960; Il figlio di Giuda) di Richard Brooks ...
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Schindler's List
Daniele Dottorini
(USA 1993, Schindler's List ‒ La lista di Schindler, bianco e nero/colore, 196m); regia: Steven Spielberg; produzione: Steven Spielberg, Gerald R. Molen, Branko Lustig [...] può essere uno strumento di comprensione della Storia, più che un suo occultamento. Il film ha ottenuto moltissimi premi e riconoscimenti. Candidato a dodici Oscar nel 1994, ne ha vinti sette, tra cui quelli per il miglior film, la migliore regia, la ...
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Orfeu negro
Marco Giusti
(Francia/Italia/Brasile 1958, 1959, Orfeo negro, colore, 106m); regia: Marcel Camus; produzione: Sacha Gordine per Dispat/Gemma/Tupan; soggetto: dal testo teatrale Orfeu de [...] il film vinse la Palma d'oro al Festival di Cannes e l'Oscar per il miglior film straniero nel 1959; ebbe poi un successo strepitoso scena le intuizioni di de Moraes. Tutto questo, premi compresi, non poteva piacere agli intellettuali brasiliani che ...
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Lehman, Ernest
Patrick McGilligan
Scrittore e sceneggiatore statunitense, nato a New York l'8 dicembre 1915. Con il suo spirito mordace e iconoclasta, spesso venato di entusiasmo e idealismo, ma anche [...] corso della sua carriera ha ricevuto, assieme a Billy Wilder, il maggior numero di premi attribuiti dalla Writers Guild nonché numerose nominations all'Oscar, ricevendone infine, nel 2000, uno alla carriera, il primo assegnato a uno sceneggiatore non ...
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Hughes, Howard, Jr
Federica Pescatori
Produttore e regista cinematografico statunitense, nato a Huston (Texas) il 24 dicembre 1905 e morto ad Acapulco (Messico) il 5 aprile 1976. Impulsivo ed eccentrico [...] , battendo numerosi record di volo e vincendo altrettanti premi. Dopo l'esordio nella produzione con Swell hogan Arabian knights (1927) di Lewis Milestone, che ottenne nel 1929 l'Oscar per la regia.Nell'ottobre del 1927 H. iniziò a girare Hell' ...
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Barry, John (propr. Prendergast, Jonathan Barry)
Nicola Campogrande
Compositore inglese, nato a York il 3 novembre 1933. La sua notorietà è legata soprattutto alle musiche di molti film della serie dell'agente [...] , ha di gran lunga oltrepassato i confini di questo genere cinematografico. Durante la sua lunga carriera ha ricevuto numerosi premi, tra cui cinque Oscar: nel 1967 per la colonna sonora e la migliore canzone di Born free (1966; Nata libera) di James ...
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Delerue, Georges
Marta Tedeschini Lalli
Compositore e direttore d'orchestra francese, nato a Roubaix (Nord) il 12 marzo 1925 e morto a Burbank (Los Angeles) il 20 marzo 1992. Formatosi nel vivo della [...] Hill, una partitura di ispirazione jazzistica, e tre premi César rispettivamente per Préparez vos mouchoirs (1978; Preparate i di Charles Jarrott, la cui colonna sonora ottenne la nomination all'Oscar, con il primo film di Ken Russell Women in love ( ...
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Rotunno, Giuseppe
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Roma il 19 marzo 1923. Sensibile interprete della tradizione realista, dapprima nel bianco e nero e poi anche nel colore, ha attraversato [...] lavorare anche in grandi produzioni americane. Tra i molti premi ricevuti, vanno segnalati gli otto Nastri d'argento, i Donatello di cui uno alla carriera e uno speciale, una nomination all'Oscar e un BAFTA Award nel 1980 per All that jazz (1979; All ...
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oscar
òscar (più com. Òscar) s. m. [der., sembra, dall’esclamazione di una segretaria dell’Accademia sotto citata che notò una straordinaria rassomiglianza fra la statuetta e un suo zio, di nome appunto Oscar]. – 1. Propr., nome della statuetta...
hollywoodita
s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene alla grande tribù di Hollywood, al mondo del cinema americano, condividendone stili di vita, logiche e strategie. ◆ Come previsto, il FilmFest [di Berlino] si è confermato ancora una volta...