(IV, p. 184; App. I, p. 145; II, I, p. 242; III, I, p. 126; IV, I, p. 153)
Popolazione. − Secondo una stima del 1989 la popolazione sale a 31.903.275 ab. (11 ab. per km2). L'evoluzione demografica recente [...] di significativa importanza organizzazioni quali quella delle ''Madri di Plaza de Mayo'' e il ''Servizio Pace e Giustizia'' del premioNobel A. Pérez Esquivel che posero al centro del dibattito la questione dei diritti umani. Intorno a esse sorse ...
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Globalizzazione
Henri Bartoli
sommario: 1. Introduzione. 2. La globalizzazione: un processo a più dimensioni. 3. Gli attori della globalizzazione: a) le imprese e i gruppi multinazionali, attori primari [...] mondo) e quello locale (gli Stati nazionali).
a) Governo e governabilità a livello globale
Già nel 1962 Jan Tinbergen, premioNobel per l'economia, sosteneva la necessità di aprire gli occhi sulle catastrofi prevedibili e di affidare a un organismo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Franco Modigliani
Carlo D'Adda
Studioso molto fecondo e dotato di una straordinaria capacità di comunicare le proprie idee, Modigliani occupa una posizione di rilievo tra i grandi economisti del Novecento [...] del risparmio e del consumo (è sua a questo riguardo la Teoria del ciclo vitale, menzionata nell’attribuzione del premioNobel nel 1985). Anche da cittadino statunitense ha mantenuto intensi e permanenti legami con l’Italia, favorendo in ogni modo ...
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Maurizio Franzini
Sempre più disuguali
Recenti studi dell’OCSE e del FMI denunciano l’acuirsi dei divari di reddito in quasi tutti i paesi avanzati, e l’effetto negativo di questo fenomeno sulla società. [...] nel 1945 e dal 1983 professore all’Università di Princeton negli Stati Uniti), insignito del premioNobel per l’economia 2015. Il Comitato del premioNobel spiega che le opere di Deaton si ricollegano all’analisi di consumi, povertà e welfare ...
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Mirrlees, Sir James Alexander
Stefania Schipani
Economista britannico, nato a Minnigaff (Scozia) il 5 luglio 1936. Ha ottenuto il master in matematica a Edimburgo (1957) e il Ph.D. a Cambridge (1963). [...] economia presso l'università di Oxford (1969-1995) e successivamente presso quella di Cambridge (dal 1995), è stato insignito del premioNobel per l'economia nel 1996 insieme a W. Vickrey per il suo contributo alla teoria economica degli incentivi in ...
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PAULING, Linus Carl (App. II, 11, p. 511; III, 11, p. 378)
Dopo le ricerche dedicate alla natura del legame chimico, P. insieme con R.B. Corey ha concentrato il proprio interesse sulla struttura di molecole [...] con decisione per la messa al bando degli esperimenti atomici. Questo impegno gli ha meritato il conferimento del premioNobel per la pace del 1962 e anche dei premi Lenin e Ghandi, sempre per la pace. Dal 1959 è socio dell'Accademia dei Lincei. ...
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Finanza dei derivati
Paolo Savona
di Paolo Savona
Finanza dei derivati
sommario: 1. Definizione, finalità e proprietà dei contratti derivati. 2. Caratteristiche strumentali e funzionali dei derivati. [...] , di quella fiscale.
Tra i vari modi di affrontare il problema della sostituibilità vi è quello proposto da James Tobin, premioNobel per l'economia nel 1981 (v. Tobin e Brainard, 1976), il quale ha individuato lo 'snodo' del problema nel parametro ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giacinto Dragonetti
Luigino Bruni
L’importanza dei premi per sostenere e alimentare le virtù civili (insieme, e prima delle pene) nasce da un’antropologia sociale e ottimistica che nel Settecento prende [...] si trova in Bruni (2012). Inoltre, l’incentivo è ex ante rispetto all’azione premiata (non si fa normalmente un articolo scientifico buono per vincere il premioNobel, mentre si fa un’ora di straordinario in più perché si riceve un incentivo), tende ...
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Nobel
‹nobèl› (com. anche, ma non corr., ‹nòbel›) s. m. – Nome con cui è usualmente indicato, in modo abbreviato, il premio Nobel, ossia uno dei cinque premî istituiti con testamento nel 1895 dal chimico svedese Alfred Bernhard Nobel (1833-1896),...
premio
prèmio s. m. [dal lat. praemium, comp. di prae- «pre-» e emĕre «prendere, acquistare»; propr. «ciò che è preso prima»]. – 1. a. Ciò che si riceve come ricompensa e in riconoscimento di proprî meriti: l’onestà è p. a sé stessa; ogni...